Quaderno del 31 marzo 2020
FOCUS
Scheda guida Sostenibilità ambientale
Scheda guida Sostenibilità ambientale
Il Green Deal europeo mira a rendere l'Europa il primo continente a diventare neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, con una crescita più efficiente sotto il profilo delle risorse. Esso evidenzia un approccio globale da applicare sia a tutte le questioni ambientali e climatiche - affrontando in particolare le sfide in materia di cambiamenti climatici, transizione energetica, biodiversità, inquinamento ed economia circolare -, sia a tutti i settori, compresi la mobilità, l'industria e i sistemi alimentari. La sfida vale sia a livello UE sia rispetto agli Stati membri, al fine di interiorizzare l'impatto ambientale dei modelli di produzione e consumo esistenti e creare gli incentivi adeguati per migliorare la loro sostenibilità.
La transizione verde richiederà investimenti significativi e mirati, sia pubblici che privati, nonché profonde riforme strutturali. Sarà necessario:
1) individuare le esigenze di investimenti chiave,
2) preparare progetti di investimento ad alto impatto,
3) abbinare i progetti alle fonti di finanziamento disponibili,
4) accompagnare i progetti con il giusto approccio normativo.
L'analisi presentata nelle Relazioni per Paese sulle riforme strutturali e le esigenze di investimento più significative, in settori come l'energia, i trasporti e gli edifici, compresa l'efficienza energetica, può guidare le azioni politiche degli SM in linea con le priorità concordate a livello della UE. Le Relazioni contengono anche informazioni sulle fonti di finanziamento a livello della UE.
Il sostegno finanziario pubblico, anche attraverso il piano di investimenti del Green Deal europeo, può sfruttare i fondi privati per aumentare i volumi di investimenti sostenibili.
Il meccanismo per una transizione giusta (JTM) e il Fondo per una transizione giusta (JTF)
Il bilancio della UE fornirà un contributo sostanziale attraverso tutti gli strumenti direttamente pertinenti alla transizione verde. La proposta della Commissione relativa a un Just Transition Mechanism nell'ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale 2021-2027 comprende il Just Transition Fund, un regime specifico nell'ambito di InvestEU e un nuovo strumento di prestito per il settore pubblico in collaborazione con la BEI. La proposta si prefigge di fornire ulteriore sostegno alle regioni e alle persone più colpite dalla transizione, in particolare a quelle che fanno affidamento sull'estrazione di combustibili fossili solidi e sull'uso a fini energetici (carbone, lignite, torba, scisto bituminoso) e industrie ad alta intensità di gas serra. Tutte le Relazioni per Paese includono, quindi, un'analisi delle sfide della transizione e presentano le opinioni preliminari dei servizi della Commissione sulle priorità per il sostegno del JTF. Ciò fornirà input agli Stati membri al momento di preparare i loro piani territoriali di giusta transizione, che identificheranno i territori ammissibili, specificando i bisogni di diversificazione economica, creazione di occupazione, utilizzo delle competenze, innovazione locale e risanamento ambientale, a seconda dei casi. La Commissione fornirà supporto tecnico dedicato agli Stati membri per l'elaborazione dei piani di transizione. Tali piani saranno elaborati dagli Stati membri in dialogo con la Commissione e saranno coerenti con i rispettivi piani nazionali per l'energia e il clima (PNEC).
Country Report Italia: nell'Allegato D della Relazione per Paese sono indicate le principali priorità del JTF per una transizione giusta. Tali priorità si basano sull'analisi delle sfide dovute alla transizione delineate nella relazione medesima per garantire che la transizione verso la neutralità climatica della UE sia equa e che si aiutino le regioni italiane maggiormente interessate ad affrontarne le conseguenze sociali ed economiche. In Italia le attività connesse al carbone sono molto limitate, ma rappresentano una fonte significativa di emissioni di gas a effetto serra e sono concentrate in alcune aree (Sulcis e Taranto).
Per realizzare la transizione verde l’Italia:
- è sulla buona strada rispetto all'efficienza energetica per raggiungere i suoi obiettivi in materia di clima ed energia previsti per il 2020; tuttavia negli ultimi tempi i progressi sono rallentati, in particolare per quanto riguarda l'obiettivo per il 2020 in materia di energie rinnovabili, a causa della situazione economica e della riduzione generale dei regimi di sostegno. È fondamentale migliorare nel settore edilizio, che riveste un ruolo cruciale nell’ambito dell’efficienza energetica.
- È necessario promuovere i trasporti sostenibili, perché possono contribuire a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e migliorare la qualità dell'aria.
- Serve favorire lo sviluppo dell'economia circolare, che varia notevolmente tra le Regioni, specie in quelle caratterizzate da un ritardo nello sviluppo e alla luce anche delle multe per violazioni della normativa UE.
- L'Italia potrebbe infine ridurre le spese emergenziali dovute a catastrofi naturali rafforzando la prevenzione dei rischi.