prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 22 dicembre 2015

+T -T FOCUS

2.3 I prossimi passi


2.3 I prossimi passi

I lavori sono ancora in corso e si sviluppano su un triplice versante:

- da una parte, l’attività di sottoscrizione nei territori regionali delle convenzioni bilaterali con il ministero del Lavoro, per l’organizzazione dei servizi sul territorio e la gestione del relativo personale, nell’alveo delle norme nazionali e degli impegni assunti con l’Accordo Quadro di luglio 2015 (sul quale, infra);

- dall’altra, la riflessione congiunta tra le amministrazioni regionali e le amministrazioni centrali sui contenuti e le modalità attuative del Piano di Rafforzamento dei servizi per il lavoro, che sarà declinato nelle diverse realtà territoriali in coerenza con i modelli organizzativi e programmatori esistenti;

- parallelamente, un’attività di normazione e di indirizzo per adeguare i dispositivi regionali alle nuove norme contenute nel Jobs Act, a partire dalla nuova definizione dello stato di disoccupazione, fino ad un’opera più profonda di ridefinizione degli assetti organizzativi, anche mediante la costituzione di organismi ad hoc (quali, ad esempio, le Agenzie regionali per il lavoro),  in funzione di un riordino istituzionale complessivo. Sotto tale profilo, l’attuazione del Jobs Act e il recepimento della legge Delrio appaiono inevitabilmente fasi complementari di un processo integrato, nonché due volti della medesima problematica.

Alla base, si pone comunque l’esigenza che l’intervento di riforma/recepimento delle indicazioni del legislatore nazionale non risulti “calato dall’alto”, ma frutto di un’opera di concertazione degli interventi con tutti gli attori del sistema, in una logica di modulazione alle effettive condizioni del contesto e di riduzione, il più possibile, degli eventuali impatti negativi.

Appare ugualmente chiaro che l’implementazione del provvedimento sul territorio necessita, a monte, di una cornice nazionale chiara e soprattutto effettiva. Provvedimenti quali il decreto ministeriale di specificazione dei LEP dei servizi per il lavoro, previsto dall’articolo 2 del decreto legislativo n. 150/2015, come la definizione a livello nazionale del concetto di offerta di lavoro congrua, richiamata dagli articoli 3, comma 3 e 25, si pongono, infatti, come necessari per la corretta applicazione di disposizioni sostanziali e dirimenti, prime tra tutte quella in materia di condizionalità. Analogamente, si rende urgente la messa a regime delle infrastrutture di servizio previste dal decreto per la sua operatività: un esempio tra molti, la registrazione presso il costituendo portale nazionale delle politiche del lavoro, a norma dell’articolo 13, rappresenterà a regime la condizione per sostanziare il riconoscimento dello stato di disoccupazione (ex articolo 19) con i connessi adempimenti; allo stesso modo, occorre definire le modalità tecniche condivise per una profilazione automatica degli utenti secondo parametri omogenei, ai fini dell’erogazione da parte dei servizi delle misure di politica attiva del lavoro correlate al livello di occupabilità delle persone.