prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 22 dicembre 2015

+T -T FOCUS

I “nuovi” servizi per il lavoro nel Jobs Act


Introduzione

di Cristina Iacobelli
Tecnostruttura - Settore Lavoro

Lo scorso 10 dicembre il Jobs Act ha spento la sua prima candelina. Sono trascorsi, infatti, dodici mesi dall’approvazione della legge 10 dicembre 2014 n. 183 (cd. Jobs Act), con cui sono stati definiti i criteri e i principi direttivi per la delega al governo ad adottare provvedimenti di riforma in materia di ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro e politiche attive, disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva, tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e professionali.

Il percorso generale di attuazione della legge delega, con la definizione dei relativi decreti legislativi, è stato piuttosto complesso ed ha visto la partecipazione integrata di tutti i livelli istituzionali. A monte, va rilevato come tale percorso sia ancora aperto, perché permangono numerosi nodi irrisolti e laborioso è l’impegno che attende tutte le amministrazioni, le Regioni in primis, concretamente coinvolte nell’implementazione delle norme.

Approfondiamo, in questa sede, la tematica che maggiormente impatta sui sistemi regionali, investendo direttamente il cuore delle competenze delle Regioni in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. Ci si riferisce, in particolare, al decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, recante disposizioni per il riordino dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, con cui il legislatore ha tracciato le coordinate del nuovo sistema nazionale del lavoro, istituendo dal 1° gennaio 2016 un’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (di seguito, ANPAL) e riconfigurando i servizi pubblici e privati preposti all’erogazione delle stesse sul territorio. In altre parole, riformando alla radice i servizi per l’impiego e delineando il ruolo delle Regioni e delle Province autonome rispetto alla loro gestione, anche in vista di futuri, sostanziali cambiamenti che si profilano sul versante dell’assetto costituzionale.