Quaderno del 1° ottobre 2013
FOCUS - QFP
Il Quadro finanziario pluriennale 2014 - 2020
Focus Italia
Glossario:
L'Ufficio Statistico dell'Unione europea (Eurostat) è una direzione generale della Commissione europea; raccoglie ed elabora dati dagli Stati membri dell'Unione europea a fini statistici, promuovendo il processo di armonizzazione della metodologia statistica tra gli Stati membri. La sua missione è quella di fornire all'Unione europea un servizio informativo statistico di elevata qualità, con dati comparabili tra Paesi e regioni.
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Le politiche di coesione, o politiche regionali, impiegano risorse pubbliche, europee e nazionali, con la finalità di rimuovere le disuguaglianze di sviluppo, incrementare le opportunità di crescita e inclusione sociale dei cittadini e promuovere la coesione economica fra i territori italiani. Gli interventi delle politiche di coesione traggono fondamento e legittimazione dalla Costituzione italiana (art. 119, quinto comma e art. 3, secondo comma) e dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (art. 174), che richiedono "interventi speciali" per promuovere uno "sviluppo armonico" (Trattato) e per "rimuovere gli squilibri economici e sociali" (Costituzione).
Le risorse dedicate alle politiche di coesione territoriale agiscono, pur se in misura diversa, in tutto il Paese.
Fonte: Sito ufficiale MISE – Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica
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L'iniziativa per l'occupazione giovanile (YEI) è una dotazione di 6 miliardi di euro a livello europeo, decisa nell’ambito dell’accordo sul Quadro Finanziario Pluriennale 2014-2020, adottato dal Consiglio europeo del 7-8 febbraio 2013. “L'iniziativa è rivolta ai giovani con meno di 25 anni disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione, residenti in regioni ammissibili, inattivi o disoccupati, compresi i disoccupati di lunga durata, registrati o meno nelle liste dei disoccupati alla ricerca di un'occupazione. Su base volontaria gli Stati membri possono decidere di ampliare il gruppo obiettivo al fine di includere i giovani con meno di 30 anni”. È realizzata nelle Regioni dell'Unione che nel 2012 hanno registrato un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25%. “L’Iniziativa è integrata nella programmazione del FSE”.
L’attuazione dell’iniziativa ha beneficiato di una anticipazione sul bilancio comunitario rispetto al resto della programmazione dei Fondi, pertanto sarà concentrata nel biennio 2014-2015; in Italia è attuata attraverso un Programma operativo nazionale a titolarità del Ministero del lavoro (con una dotazione pari a circa 1.400.0000 euro) del quale le Regioni sono organismi intermedi; il PON intende affrontare le sfide poste dalla Raccomandazione del Consiglio sulla Garanzia Giovani.
Fonte: Art. 16 del Regolamento (UE) 1304/2013 relativo al Fondo sociale europeo; Conclusioni del Consiglio europeo del 7-8 febbraio 2013
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L’Italia, durante il negoziato, ha migliorato la sua posizione nell’ambito del cosiddetto “saldo netto” (la differenza tra i contributi dell’Italia al bilancio UE ed i fondi ricevuti) che, pur restando negativo, passerà dagli attuali 4.500 milioni di euro l’anno per il periodo 2007-2013, corrispondenti allo 0,28% del Reddito nazionale lordo (RNL), a 3.850 milioni di euro l’anno per il periodo 2014-2020, corrispondenti allo 0,23% del RNL, con una riduzione media annuale di 650 milioni di euro per l’intero periodo 2014-2020. L’Italia diverrà così il terzo minor contribuente netto, dopo Belgio e Spagna. Il miglioramento della situazione del saldo netto dell’Italia è stato ottenuto in gran parte grazie ad un aumento delle risorse destinate all’Italia nell’ambito della politica di coesione, in controtendenza rispetto ad una generalizzata riduzione dei finanziamenti (tra l’8% e il 10 %) per gli altri Stati membri. L’altro elemento che consente una minore erogazione di risorse è, quasi paradossalmente, il maggior differenziale in negativo dei dati economici dell’Italia rispetto agli altri Paesi.
Per quanto riguarda le risorse attribuibili all’Italia, sulla base delle più recenti informazioni ufficiali (11) e delle simulazioni realizzate utilizzando i dati socio-economici pubblicati da Eurostat, è possibile stimare una dotazione pari a 29,2 miliardi di euro (a cui andrà sommata la dotazione YEI ), dettagliata per gruppi di regioni nella tabella 2.
L’Italia, rispetto alla prima proposta fatta da Van Rompuy ad inizio novembre, ha ottenuto l’assegnazione di fondi aggiuntivi per 3,5 miliardi di euro sui sette anni. Più in dettaglio ha ottenuto nel corso della fase finale del negoziato nel Consiglio europeo:
- 1,5 miliardi aggiuntivi per lo sviluppo rurale in Italia nel contesto della Politica Agricola Comune;
- 1,5 miliardi aggiuntivi per le regioni meno sviluppate del Mezzogiorno, di cui 500 milioni per le aree rurali;
- oltre 500 milioni sul nuovo Fondo per l’occupazione giovanile.
Come già accennato, non sono confortanti, però, i dati che emergono dall’analisi della tabella 1 (vedi paragrafo “Ammissibilità e metodologia di assegnazione”) per cui l’incremento della dotazione per l’Italia è conseguente all’aumento del numero di regioni eleggibili nelle categorie “meno sviluppate” e “in transizione”.
Nella programmazione 2007-2013, infatti, avevamo 15 regioni nell’obiettivo Competitività, 4 nell’obiettivo Convergenza e 2 in regime transitorio.
Alla luce degli ultimi dati sul PIL pro capite invece, si è aggiunta una regione a quelle “meno sviluppate” (Basilicata) e 2 dell’obiettivo competitività (Abruzzo e Molise) saranno ammissibili nella categoria “in transizione”.
Infine, la pubblicazione dei dati Eurostat 2012 sulla disoccupazione giovanile ha permesso l’elaborazione di una stima attendibile sulle risorse che saranno attribuite all’Italia relativamente alla Youth Employment Initiative (circa 530 milioni e altrettanti dalla linea di bilancio dedicata) ma, al contempo, pone l’attenzione sulla preoccupante crescita del dato rispetto al resto dell’Europa (circa il 17,7% delle risorse dedicate, subito dietro la Spagna con il 29,5%).
Tabella 2 |
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Bilancio |
Accordo 27/06/2013 |
Differenze Bilancio |
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assolute |
% |
1b. Politiche di coesione |
347.410 |
325.149 |
-22.261 |
-6,41% |
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Dettaglio Italia** |
28.811 |
29.201 |
390 |
1,35% |
Totale Regioni meno sviluppate |
21.640 |
20.236 |
-1.404 |
-6,49% |
Totale Regioni in transizione |
1.348 |
999 |
-349 |
-27,82% |
Totale Regioni più sviluppate |
4.977 |
6.972 |
1.995 |
40,08% |
Totale Cooperazione Territoriale Europea |
846 |
995 |
149 |
17,61% |
*A prezzi 2011 |
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** Le categorie di regioni sono state aggiornate agli insiemi previsti nel nuovo quadro 2014-2020 |
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(11) I dati della Tabella 2, sebbene ancora provvisori, sono stati forniti dalla CE alle Autorità italiane e divulgati in data 9 agosto 2013 dal DPS, e risultano in linea con le simulazioni precedentemente elaborate da Tecnostruttura.