Quaderno del 31 marzo 2022
FOCUS
La previsione strategica e le transizioni green e digitale per il futuro dei giovani europei
Introduzione
di Cecilia Cellai
Tecnostruttura - Dirigente Settore Sviluppo Sostenibile E Pnr
Le rivoluzioni gemelle verde e digitale, che si realizzeranno attraverso l’attuazione degli investimenti e delle riforme previste nel Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR), produrranno effetti consistenti sul mercato del lavoro. Col Next Generation Eu (NGEU) l’Unione Europea ha inteso promuovere la ripresa dell’economia europea dalla pandemia all’insegna della transizione ecologica, della digitalizzazione, della competitività, della formazione e dell’inclusione sociale, territoriale e di genere. All’interno di ogni Piano nazionale le due transizioni dovranno assumere un ruolo fondamentale, azionate in maniera interdipendente e radicale; in Italia si prevede che impattino maggiormente sullo scenario occupazionale già in precedenza segnato da difficoltà e squilibri difficili da governare: sia perché, dal punto di vista finanziario, nel green e nel digitale verrà speso il maggior numero delle risorse provenienti dal PNRR; sia perché, dal punto di vista delle ricadute e degli effetti sull’occupazione e sul mercato del lavoro, le transizioni dovranno intervenire con un impulso integrato, per consentire l’ideazione e l’affermazione di nuovi mestieri e professioni.
Indispensabile, altresì, un profondo cambiamento nell’organizzazione del modo di lavorare: la sfida della trasformazione organizzativa che si è presentata configura una moderna gestione anche del mondo del lavoro pubblico. La digitalizzazione e le nuove tecnologie stanno cambiando radicalmente la natura del lavoro, i modelli di business, ma anche le istituzioni e la società nel suo insieme.
Per sfruttare le opportunità di lavoro offerte dalla duplice transizione è necessaria un’azione politica a sostegno della trasformazione del mercato del lavoro verso nuovi tipi di occupazione. Si tratta, dunque di conoscere le prospettive, i rischi e le incertezze per prevedere in maniera strategica il futuro ed operare le scelte più opportune: fondamentale sostenere istituzioni, territori e lavoratori nei settori soggetti alla trasformazione e consentire anche ai giovani di accedere più agevolmente a lavori di qualità. Diventa altresì strategico individuare le competenze del futuro.
Gli avvenimenti determinati dal conflitto aperto in Ucraina costituiscono, purtroppo, un esempio di come la sottovalutazione di alcuni megatrend, pur noti e di considerevole importanza, abbia portato alla situazione attuale. La crisi post pandemica ha accentuato le vulnerabilità e le disuguaglianze nei paesi fragili e in quelli sconvolti dai conflitti. Per promuovere una visione strategica coerente, l'UE ha bisogno di una comprensione comune del contesto di sicurezza e di obiettivi comuni. È necessario, dunque, che si sviluppi a tutti i livelli una attitudine di “avvicinamento al futuro” e che si acquisiscano competenze per operare le scelte migliori. Se le generazioni di oggi, compresi i giovani, riusciranno con impegno e consapevolezza a lavorare col futuro, si potrà contribuire a salvare il pianeta e le generazioni successive (1).
(1): “Gli uomini più vecchi dichiarano la guerra. Ma sono i più giovani a doverla combattere e a morire. Sono le generazioni più giovani ad ereditare i problemi, i dispiaceri, e i trionfi, che seguono alla guerra”, H.Hoover, 31° presidente USA