prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 31 marzo 2016

+T -T APPROFONDIMENTO - Innovazione Sociale

Chi sono gli innovatori sociali? Il ruolo delle autorità pubbliche nel supporto all'innovazione sociale


Chi sono gli innovatori sociali? Il ruolo delle autorità pubbliche nel supporto all'innovazione sociale

Gli Innovatori sociali possono provenire da tutti i ceti sociali. L'innovazione sociale può avvenire in organizzazioni pubbliche, private e del terzo settore. Spesso le fonti più feconde di nuove idee hanno luogo nell’ambito della collaborazione tra diversi settori. Ne consegue che l'innovazione sociale non è appannaggio di qualche gruppo particolare come imprenditori sociali o gruppi di riflessione, ma che tutte queste persone e organizzazioni possono validamente contribuire: i consulenti, i policy makers, i politici ecc. Essi possono operare a livello di nuove idee e progetti piloti, di implementazione e ampliamento, ma anche a livello di definizione delle politiche (12).

Storicamente, molte delle più importanti innovazioni sociali hanno avuto origine da processi casuali, accidentali o organici che hanno portato ad emergere nuove idee successivamente recepite dai politici o dalle istituzioni. Tuttavia, l'innovazione sociale può essere anche un processo organizzato. Il settore pubblico può giocare un ruolo di primo piano nel definire programmi e policy che possono portare ad innovazioni di successo che siano replicabili su larga scala e fare la differenza a livello sociale.

Christian Bason (il direttore di Mindlab, un'agenzia danese per operare l'innovazione sociale) ha elencato i principali modi in cui il ruolo del settore pubblico si sviluppa per diventare un abilitatore di innovazione sociale (13):
- Il passaggio dall'innovazione casuale ad un approccio consapevole e sistematico al rinnovamento del settore pubblico;
- Il passaggio dalla gestione delle risorse umane alla costruzione di capacità di innovazione a tutti i livelli governo;
- Il passaggio dall’esecuzione di attività e progetti a processi di co-produzione, alla definizione di nuove soluzioni con la gente, non per loro;
- Infine il passaggio dalla gestione pubblica al trasferimento dell’innovazione tra e al di là del settore pubblico.

Il ruolo del soggetto pubblico varia anche in funzione delle fasi dell’innovazione; NESTA– Agenzia Inglese per la Social Innovation (http://www.nesta.org.uk/) ha individuato sette step nel processo di innovazione, illustrati nel flow chart di seguito riportato.

 

 Ad avviso di Geoff Mulgan, esperto sul tema e amministratore delegato di NESTA, il compito più importante per qualsiasi ente pubblico o di governo è quello di affrontare ogni fase del processo di innovazione. Proprio per ricercare e sperimentare politiche pubbliche innovative in risposta ai bisogni emergenti, negli ultimi anni in molti Paesi sono emersi dei laboratori presso le amministrazioni a diversi livelli (dal locale al nazionale). Tutti i laboratori pongono attenzione alle prime tre fasi della spirale dell'innovazione: una migliore comprensione delle esigenze e delle opportunità; la generazione di idee e il loro sviluppo e la loro sperimentazione nella pratica (14). Secondo Mulgan occorre da parte del soggetto pubblico un approccio maturo e sistemico all'innovazione, ovvero un intervento guidato, consapevole dei rischi, finanziato con intelligenza e con il sostegno di tutte le funzioni dell'organizzazione.


Note:

(12): cfr “Guide to social innovation” [Commissione Europea – febbraio 2013]

(13): Cfr nota 11

(14): per approfondimenti sui laboratori si veda la piattaforma http://theiteams.org/