prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 30 settembre 2016

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Rafforzamento del Coordinamento tecnico delle Autorità di Audit regionali e della comunità professionale di auditor


Rafforzamento del Coordinamento tecnico delle Autorità di Audit regionali e della comunità professionale di auditor

Nel 2012 prese forma il rafforzamento organizzativo del Coordinamento interregionale delle Autorità di Audit, alla luce anche del progetto specifico di supporto da parte di Tecnostruttura.

Il progetto di Tecnostruttura per le Autorità di Audit ha facilitato lo scambio di esperienze e di conciliazione delle diverse modalità di gestione e controllo in atto presso le Regioni, nel tentativo di armonizzare le varie procedure nel più generale contesto delle norme comunitarie e nazionali sulla materia. Tale esperienza si è andata sempre di più consolidando sia tra le Regioni che tra le diverse Autorità ed Organismi coinvolti nell’attuazione dei Programmi, soprattutto in relazione agli onerosi adempimenti che sottendono la chiusura della programmazione 2007-2013.

Rispetto all’avanzamento della spesa certificata, un momento importante fu il confronto sulle esperienze maturate relativamente al campionamento della popolazione e proficua fu la discussione sul campionamento per l’anno 2012 alla luce delle osservazioni poste dalla CE ai diversi RAC, rispetto a quanto già affrontato con gli “Orientamenti per la ridefinizione della metodologia di campionamento per piccole popolazioni di progetti relative alla programmazione 2007/2013” e infine con riferimento al documento dell’IGRUE sui “Criteri per la scelta del Piano di Campionamento in funzione del tasso di errore riscontrato”. Ribadita la rilevanza della scelta del campionamento per quanto riguarda le attività di audit, le AdA evidenziarono l’importanza che la Strategia di audit prevedesse la possibilità di cambiare o rivalutare diverse metodologie di campionamento.

L’anno 2012 ebbe il proprio momento di maggiore evidenza con l’incontro annuale di Ferrara del 18-19 ottobre tra le Autorità di Audit, la Commissione europea e IGRUE durante il quale, come evidenziato da IGRUE, si registrò il passaggio verso una vera e propria “comunità professionale” di auditor. L’incontro, infatti, risentì del positivo lavoro preparatorio e della condivisione delle problematiche tra le autorità.

Durante l’incontro la Commissione europea ebbe modo di illustrare i nuovi scenari dell’audit alla luce del negoziato per la nuova programmazione 2014-2020 (allora in pieno svolgimento) con i nuovi testi di compromesso, soffermandosi in particolar modo sugli obiettivi chiave di gestione e controllo 2014-2020, sull’impatto dei cambiamenti del Regolamento Finanziario sulle disposizioni comuni applicabili ai fondi del Quadro Strategico Comune e sulle disposizioni in materia di audit e controllo, evidenziando l’aumento della responsabilità degli Stati membri e il ruolo sempre più rilevante delle Autorità di Audit ai fini della garanzia del sistema di gestione e controllo.

Negli ultimi mesi del 2012, in un periodo segnato dall’impegno per la predisposizione e finalizzazione dei RAC, si sviluppò un confronto utile sui metodi di campionamento, che si protrasse per i primi mesi dell’anno 2013, anche alla luce dell’esperienza dei RAC 2012 e alle note di richiesta chiarimenti pervenute da parte dei servizi della Commissione europea a molte Regioni. Furono esaminate alcune osservazioni e richieste di chiarimento simili, come la richiesta di integrazioni o informazioni aggiuntive per quanto riguarda il campionamento o l’analisi condotta sul tasso di errore, in special modo rispetto alla variabilità del campione.

Le Autorità si cimentarono nel confronto sulle attività relative al campionamento per l'annualità 2013, alla luce delle difficoltà incontrate nonché sulle possibili criticità da affrontare, riservando molta attenzione alle nuove linee guida sul campionamento, presentate il 3 dicembre 2012 presso IGRUE, e che sarebbero state finalizzate, dopo qualche mese, con orientamenti validi sia per la programmazione 2007-2013 che per la programmazione 2014-2020.

A fronte della disponibilità di IGRUE ad essere sempre di più punto di raccordo tra la CE ed il livello regionale, le Autorità di Audit regionali e nazionali cominciarono a percepirsi come una più coesa comunità professionale di auditor, con la conseguenza di iniziare a determinare e sperimentare a livello di Stato membro una posizione unitaria nei confronti della Commissione europea.

Sul piano operativo ciò andò a determinare sempre più da parte delle Autorità di Audit regionali la decisione di riservare un momento nel quale IGRUE potesse confrontarsi con l’intera rappresentanza regionale.

A questa modalità si aggiunse quella di prevedere apposite riunioni convocate da IGRUE con la modalità del gruppo ristretto, al fine di approfondire e portare avanti, su determinate materie specifiche, istanze presso la Commissione europea ogni qualvolta IGRUE e/o lo stesso Coordinamento delle Autorità di Audit regionali lo avesse ritenuto opportuno. Forme e modalità che si consolidarono sempre più fino alla sedimentazione di pratiche condivise e unitarie.

In questo ambito di sinergie, le amministrazioni regionali accolsero più che favorevolmente l’idea che IGRUE assumesse un ruolo effettivo di coordinamento e di supporto, nella prospettiva di rafforzare la posizione dello Stato membro e delle singole Autorità di Audit nei confronti della Commissione.

Inoltre, le Regioni ribadirono il loro interesse ad avere, anche per la programmazione 2014-2020, il tavolo di Coordinamento delle Autorità di Audit regionali presso Tecnostruttura, uno spazio esclusivamente regionale dove potersi confrontare in via preliminare sugli aspetti di comune interesse, al fine di trovare soluzioni condivise.