prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 30 settembre 2016

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Primi audit delle operazioni e primi passi verso il consolidamento degli audit dei sistemi


Primi audit delle operazioni e primi passi verso il consolidamento degli audit dei sistemi

Il parere di audit per l’anno 2009 era basato solo sugli esiti, ancorché parziali, degli audit di sistema, mentre il parere per l’anno 2010, si sarebbe basato sia sull’audit dei sistemi che sull’audit delle operazioni, in quanto si ebbero le prime certificazioni di spesa. Si trattava di mettere a punto una attività e un approccio più sistematico che nello svolgimento degli audit assicurasse il rispetto delle scadenze regolamentari e il costante flusso informativo attraverso SFC2007; infatti con l’avanzamento dell’attuazione del programma e del funzionamento dei sistemi, sarebbe aumentata la massa critica del lavoro da effettuare rispetto alla quale sarebbe stato necessario fornire maggiori informazioni.

Su iniziativa delle Autorità di Audit regionali e del proprio Coordinamento, e sulla scia delle iniziative già svolte l’anno precedente a Venezia e Venaria (TO), si svolse il 18 marzo 2010 a Catanzaro l’incontro tra le Autorità di Audit, la Commissione europea e IGRUE.

La discussione a Catanzaro riguardò, da un lato, la migliore strutturazione degli audit dei sistemi, dall’altro la trattazione degli audit delle operazioni.

Per quanto concerne la strutturazione degli audit dei sistemi fu prestata molta attenzione ai test di conformità e al tema dei requisiti chiave per il quale la Commissione europea, richiamando l’utilizzo della metodologia comunitaria, ritenne importante suggerire che non si procedesse ad una mera media delle valutazioni dei requisiti chiave, ma che si valutasse l’importanza di ciascun requisito la cui carenza avrebbe potuto inficiare l’intero sistema; in riferimento alla trattazione degli audit delle operazioni, il cui esercizio si sarebbe svolto per la prima volta nel 2010, fu affrontato il tema stringente della metodologia di campionamento nel caso di “piccoli universi” (cioè con il numero di operazioni da campionare inferiore a 200 unità).

Nell’incontro annuale di Coordinamento tra la CE, l’IGRUE e le Autorità di Audit del 27 e 28 maggio 2010, furono affrontate le diverse questioni ancora rimaste aperte rispetto alla conformità dei sistemi di gestione e controllo, alla strategia di audit e ai RAC e si sviluppò la discussione rispetto alla cooperazione fra CE, AdA e IGRUE (3).

Subito dopo l’incontro annuale di maggio, in accordo con il Coordinamento interregionale e in particolar modo con IGRUE e Commissione europea, la Regione Puglia ospitò il convegno “Attività di Audit in fase di chiusura della programmazione 2000-2006 e nella programmazione 2007-2013 – Esperienze a confronto”, che si tenne il 10-11 giugno 2010 presso Savelletri di Fasano (BR). Il convegno fu un momento importante per il confronto e l’approfondimento su diversi temi ed esperienze relative alla programmazione 2007-2013.

Elementi di approfondimento cominciarono a circolare in maniera sempre più sistematica e fu acquisita una maggiore consapevolezza del ruolo a livello regionale, con il consolidamento di un approccio verso la condivisione di procedure comuni e di confronto su ben precisi contenitori tematici.

Infatti, la riunione di Coordinamento tecnico interregionale del 30 luglio 2010 fu un momento di passaggio importante perché in essa furono affrontati alcuni temi in maniera puntuale e più consolidata dal punto di vista metodologico, con una maggiore consapevolezza delle modalità da adottare per il confronto, evidenziando l’importanza di una raccolta coordinata dei quesiti e dei dubbi da rivolgere alla Commissione europea, facendo attenzione a che le domande fossero utili e ben strutturate, evitando presentazioni di istanze troppo specifiche o domande a cui magari altre Autorità di Audit avessero già dato opportune risposte e valorizzando gli esiti di gruppi di lavoro costituiti ad hoc.

Il risultato fu un lavoro preparatorio di elaborazione di quesiti e posizioni comuni, condiviso con IGRUE che ne avrebbe garantito il coordinamento nel rapporto con la Commissione alla luce dell’incontro di Trieste che si sarebbe tenuto nel novembre successivo.

L’incontro annuale di Trieste del 25 e 26 novembre 2010 tra le Autorità di Audit, la Commissione europea e IGRUE alla fine risentì in positivo di questo lavoro preparatorio ed ebbe ricadute interessanti in termini di dibattito e risposte fornite dalla Commissione sulle diverse problematiche affrontate e formalizzate dalle Autorità di Audit e da IGRUE, quali il tema del campionamento e della relativa copertura, i risultati degli audit e il parere annuale, i test di conformità e diverse problematiche relative alle verifiche delle spese rendicontate.

Il 2010 fu un anno di passaggio, durante il quale diverse furono le raccomandazioni e le questioni rimaste aperte, dai Rapporti annuali di controllo e i Pareri di audit, ai controlli nazionali e a quelli comunitari, alle “sintesi annuali” e alla valutazione di conformità dei Sistemi di Gestione e Controllo, fino al tema della cooperazione in materia di controlli fra CE, AdA e IGRUE per gli anni 2011 e 2012.

Nel 2010 cominciarono ad emergere una serie di problematiche connesse all’avanzamento e all’aumento delle attività, ancora svolte con talune incertezze da diverse realtà regionali e nazionali. Le principali problematiche riscontrate dalla Commissione europea rispetto all’analisi dei RAC, riguardarono sia gli audit dei sistemi che il campionamento e gli audit delle operazioni. Inoltre, furono evidenziate criticità sostanziali relativamente alla non conformità del Parere all'allegato VII del Reg. 1828/2006 e la non coerenza dello stesso ai risultati degli audit dei sistemi e/o gli audit delle operazioni.

Le Autorità di Audit regionali cominciarono a confrontarsi sulle osservazioni che in taluni casi comportarono la non accettazione dei RAC.

Il confronto e la cooperazione in materia di controlli per il periodo 01/07/2010 – 30/06/2011, oltre a mettere in luce le difficoltà dei primi passi relativi agli audit delle operazioni e al consolidamento di procedure condivise per gli audit dei sistemi, mise in evidenza l’esigenza di campionare quanto prima per evitare di accumulare ulteriori ritardi che erano stati riscontrati nel corso del 2010. Inoltre, con la riduzione del budget indotta dalle politiche restrittive in materia di spesa per le risorse esterne, le Autorità di Audit risentirono fortemente della problematica della riduzione dei propri staff, che per alcune Autorità rischiò di compromettere il buono svolgimento delle attività già previste dalla Strategia di Audit.

Tutte queste questioni affrontate nell’incontro annuale di Coordinamento tra la CE, l’IGRUE e le Autorità di Audit del 7 e 8 aprile 2011, nonché i temi affrontati dalla Commissione europea il 6 maggio in occasione Multi-fund Technical Group Meeting di Bruxelles (RAC, spesa certificata, strumenti di ingegneria finanziaria) si riverberarono sui successivi momenti del confronto interregionale, fino all’incontro annuale di Palermo (4) tra le Autorità di Audit, la Commissione europea e IGRUE, che fu anche l’occasione nella quale IGRUE ebbe modo di informare circa la disponibilità della versione definitiva del “Vademecum per le attività di controllo di II livello - Periodo di programmazione 2007-2013”, che fu inviata a tutte le Autorità di Audit e resa disponibile attraverso il portale IGRUE.

Sul versante delle azioni preventive la Commissione europea fece il punto sulle guide orientative, ricordando la nota in bozza “Linee guida sul trattamento degli errori comunicati in occasione delle relazioni annuali di controllo”, la bozza del “Manuale sugli strumenti di ingegneria finanziaria”, “Le linee guida della CE sulle rettifiche finanziarie applicabili al 2007-2013”, le check-list per gli audit sulle operazioni messe a disposizione delle AdA per quanto riguarda il Fesr. In particolare venne illustrata la nota orientativa sul trattamento degli errori comunicati in occasione delle relazioni annuali di controllo, che sarebbe stata di lì a poco presentata nel Gruppo degli omologhi che si sarebbe tenuto a Malta nella seconda metà di ottobre.

A seguito dell’incontro di Palermo, le Autorità di Audit, nella riunione di Coordinamento delle Autorità di Audit regionali del 24 novembre 2011, continuarono a confrontarsi sulla finalizzazione della Guida orientativa sul trattamento degli errori comunicati in occasione dei Rapporti annuali di controllo e sui primi esiti dei controlli effettuati dalla Commissione europea sugli strumenti di ingegneria finanziaria.

Nuovi strumenti cominciavano a delinearsi e la certificazione della spesa procedeva, le Autorità di Audit si trovarono sempre più ad affrontare le nuove sfide di una programmazione che cominciava le sue prime realizzazioni fisiche e finanziarie, a partire dall’esigenza di affrontare le problematiche del campionamento.


Note:

(3): In quella occasione, la CE ebbe modo di sottolineare l’importanza di effettuare, così come accadeva in altri Stati membri, test di conformità sul sistema al fine proprio di valutare il livello di garanzia del sistema nella sua interezza e dinanzi alle difficoltà poste dalle autorità di audit sul tema dell’incertezza della metodologia che talvolta conduceva a comportamenti difformi tra le Regioni con riferimento al numero dei test, allo strumento dei test, nonché al momento dei test e della difficoltà a cambiare le procedure in corso d’opera.

 

(4): Come di consueto l’incontro oltre i temi generali trattò anche quesiti raccolti dalle Autorità di Audit regionali, condivisi con IGRUE e le Autorità di Audit dei Pon e poi trasmessi alla CE. In particolare rispetto agli audit di sistema, il tema delle procedure di audit in caso di mancata certificazione delle spese e gli Organismi intermedi in caso di Sovvenzioni Globali e di ingegneria finanziaria; con riferimento agli audit delle operazioni fu affrontata la modalità del controllo di progetti pluriennali e il controllo di un’operazione relativa a un Organismo in-house. Altro tema fu la stabilità delle operazioni, per il quale le autorità di audit chiesero un confronto alla CE al fine di condividere il più possibile un’interpretazione univoca riguardo il “completamento di un’operazione” ai sensi dell’art. 57 del Reg. (CE) n.1083/2006; il tema dei controlli sugli anticipi ex art. 58 del Reg. (CE) n. 1083/2006, che richiese un ulteriore approfondimento e condivisione; il tema dei controlli da effettuare nel caso di ricorso al forfait dei costi indiretti e alle Unità di Costo Standard (UCS) per il riconoscimento dei costi; il tema delle condizioni di urgenza all’interno della normativa sugli appalti e in ultimo il tema del Tasso di errore nei PO di cooperazione territoriale.