Quaderno del 28 giugno 2013
APPROFONDIMENTI - Audit
L'attività di audit nella programmazione 2007-2013
Considerazioni conclusive
Quanto sopra riportato, è la sintesi dell’esperienza maturata da Tecnostruttura nell’accompagnamento alle Regioni durante gli audit della CE - DG Occupazione.
In linea generale, sebbene le modalità di audit si siano evolute nel tempo, in una logica progressiva di avvio e attuazione dei Po, con la conseguente differenziazione nelle finalità, nell’organizzazione dei controlli nonché nei soggetti regionali coinvolti, si evidenzia come gli esiti dell’attività di audit possano influenzare complessivamente la macchina amministrativa nella sua unità.
Un sistema di gestione e controllo affidabile non solo dovrebbe rispondere ai requisiti tecnici chiave codificati a livello comunitario in tema di audit, ma sarebbe auspicabile un costante flusso informativo ed un efficiente ed efficace dialogo tra le Autorità. In effetti, più volte è stata oggetto di attenzione da parte della CE l’uniformità delle informazioni ad ogni livello di attività, sia con attenzione al singolo progetto (eventualmente campionato), sia con riferimento alla gestione e controllo del Po nella sua interezza.
Lo stesso Sistema informativo, che ancor di più che nella passata programmazione sembra rappresentare lo strumento principale di dialogo tra i soggetti deputati alla gestione e al controllo del programma, dovrebbe garantire l’accesso uniforme alle informazioni a tutte e tre le Autorità del PO, affinché ciascuna possa compiere le funzioni affidategli.
L’importanza di uno scambio di dati e di informazioni sull’attuazione del Po all’interno dell’amministrazione, sembra maggiormente decisivo nella pronta risoluzione di problemi sollevati a seguito di audit da parte della CE. In effetti, in caso d’interruzione o di sospensione dei pagamenti, a seconda della gravità della carenza del sistema o del mancato adeguamento alle raccomandazioni entro i tempi stabiliti, diventano fondamentali la collaborazione ed il confronto tra le Autorità del Po, al fine di raccogliere le informazioni necessarie per rispondere ai rilievi comunitari o di definire piani di azione ad hoc.
Tale collaborazione, che comunque non inficia l’indipendenza funzionale dell’AdA, sembra ancor più requisito fondamentale nelle chiusure delle programmazioni, in occasione delle quali la CE raccomanda un forte raccordo tra le Autorità nella presentazione, nei vari documenti di chiusura, di informazioni complete e coerenti.
Anche nelle proposte di regolamenti per la programmazione 2014-2020, si possono evidenziare una serie di novità - riguardanti la gestione ed il controllo dei Po - che sembrano andare nella direzione di una maggiore collaborazione e coordinamento tra le Autorità del Po che, ad esempio, in linea con il nuovo regolamento finanziario, saranno impegnate annualmente nella chiusura di parte dei programmi.