prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 22 dicembre 2021

+T -T APPROFONDIMENTI

Il Piano di Rafforzamento dei Centri per l’impiego


Una nuova cornice strategica

Sul percorso del potenziamento si sono innestati due fattori di rilievo, cha hanno condizionato ed orientato l’operatività regionale:

- l’irrompere della crisi pandemica, che nella prima fase ha comportato un inevitabile rallentamento delle procedure attuative sui territori, in connessione con le richiamate misure sospensive;

- il profilarsi di un nuovo orizzonte strategico, determinato dalla approvazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), all’interno del programma europeo Next Generation EU, a riparo dei danni economici e sociali della crisi pandemica stessa.

Con la definizione del PNRR, in particolare, è mutato significativamente il contesto programmatico del Piano di Potenziamento, ricondotto nell’ambito più ampio della relativa Missione n. 5 “Inclusione e Coesione”, con uno stanziamento complessivo di risorse imponente (pari a complessivi 22,6 miliardi di euro, di cui 19,85 miliardi di derivazione europea e le restanti a valere sul Piano nazionale per gli investimenti complementari), finalizzate a facilitare la partecipazione al mercato del lavoro, anche attraverso la formazione, a rafforzare le politiche attive del lavoro e i centri per l’impiego e favorire l’inclusione sociale (1).

Il Piano di Potenziamento dei CPI è diventato, così, parte costitutiva del PNRR, accanto al Programma Garanzia per l’Occupabilità (GOL), approvato ad ottobre 2021 mediante Intesa della Conferenza Stato – Regioni, a completamento ed innovazione del quadro degli interventi di riforma del sistema dei servizi per l’impiego.

La riconduzione del potenziamento dei CPI nell’alveo strategico del PNRR ha prodotto conseguenze sostanziali che si riflettono sul piano dell’attuazione sotto un triplice profilo di attenzione:

- l’estensione dell’orizzonte di durata del Piano nazionale di potenziamento e, a cascata, dei Piani regionali, alla luce della nuova valenza temporale del PNRR che si svilupperà nel quinquennio 2021- 2025;

- l’ampliamento della dotazione finanziaria del Piano nazionale, con lo stanziamento di ulteriori 200 milioni di euro finalizzati al rafforzamento a carattere anche infrastrutturale dei servizi (2), che si aggiungono ai precedenti stanziamenti pari a 400 milioni di euro, per un ammontare complessivo dell’investimento pari a 600 milioni di euro;

- l’applicazione delle regole per l’ammissibilità e rendicontazione della spesa e per il monitoraggio degli interventi proprie del PNRR al Piano di potenziamento, da contemperare con l’esigenza di preservare la coerenza con le indicazioni attuative specifiche di quest’ultimo;

- lo stretto grado di interrelazione che si pone tra il Piano di potenziamento dei CPI e il Programma GOL, per cui la buona riuscita del primo diventa non solo una condizione preliminare del secondo, ma anche parte integrante dei suoi target di risultato (3).

Sotto questo ultimo aspetto, le dimensioni sottese alle due iniziative - implementazione e qualificazione dei servizi per l’impiego e implementazione e qualificazione delle politiche attive da rivolgere alle categorie dei destinatari dei servizi – non possono essere disgiunte: i CPI rappresentano la porta di accesso agli interventi di attivazione, accompagnamento al lavoro e formazione elegibili sul Programma GOL e tali interventi (che saranno messi in atto dalla rete dei soggetti competenti sui territori in relazione agli ambiti di intervento) presuppongono, comunque, un sistema di servizi per l’impiego rafforzato e ben funzionante, nell’ambito della cornice unitaria del Programma, al fine della presa in carico dei cluster di beneficiari e dell’erogazione di percorsi di politica attiva individuati e modulati in rapporto alle caratteristiche ed ai fabbisogni dei primi.

Ad oggi, alla luce della cornice programmatica “alta” del PNRR, si profila la necessità di procedere ad un aggiornamento del Piano nazionale e, di conseguenza, dei piani territoriali attuativi, estendendone la durata al 2025 e integrando le attività funzionali al rafforzamento dei servizi per l’impiego secondo le indicazioni del PNRR relativamente alle risorse addizionali. Il quadro è tuttora in evoluzione; si pone ad ogni modo l’esigenza di salvaguardare la rendicontazione delle spese relative ai progetti già compiuti o in corso, secondo le modalità già definite dalle amministrazioni centrali, procedendo altresì ad un chiarimento del nuovo contesto amministrativo di riferimento, senza ulteriori appesantimenti burocratici che si tradurrebbero in un ulteriore rallentamento delle attività. In linea generale, emerge una necessità dirimente di sviluppare percorsi improntati alla logica della più ampia semplificazione amministrativa, per garantire un’attuazione del Piano di Rafforzamento in linea con le tempistiche e i target di risultato definiti dal Programma GOL.


Note:

(1): Per una panoramica sintetica sugli obiettivi e sugli investimenti afferenti alla Missione n. 5 del PNRR si rimanda al portale ufficiale del Governo italiano.  

 

(2): Nello specifico, con riferimento alle indicazioni contenute nel PNRR relativamente agli interventi di rafforzamento dei Centri per l’Impiego da sostenere con le risorse “addizionali” (pari a 200 milioni di euro), il documento esplicitamente menziona: “investimenti strutturali per favorire la prossimità dei servizi; sviluppo di Osservatori regionali del mercato del lavoro per facilitare incontro tra domanda e offerta; interoperabilità dei sistemi informativi regionali e nazionali; progettazione e realizzazione (anche mediante formazione a distanza - FAD) di interventi formativi per l’aggiornamento delle competenze dei lavoratori; analisi dei fabbisogni (ad esempio sui temi degli standard di servizio, consultazione del Sistema Informativo Unificato, allineamento delle competenze con le esigenze delle imprese); promozione dei servizi di identificazione, validazione e certificazione delle competenze (IVC) nell’ambito del Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze; progettazione e realizzazione dei contenuti e dei canali di comunicazione dei servizi offerti; promozione della integrazione territoriale dei servizi per l’impiego con gli altri servizi, in particolare quelli sociali e quelli per l’istruzione e la formazione”.

 

(3): Ci si riferisce, in particolare, al Target 4 (Completamento da parte di almeno 250 CPI entro il 2022 del 50% delle attività -escluse le infrastrutturali - previste nel Piano regionale di rafforzamento) ed al Target 5 di GOL (Completamento da parte di almeno 500 CPI di tutte le attività previste nel Piano regionale entro il 2025).