prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 1° ottobre 2013

+T -T APPROFONDIMENTI

La prospettiva dello sviluppo territoriale nella programmazione 2014-2020


ITI - Procedura ed elementi costitutivi


Glossario:

L’Accordo di Partenariato è un documento, predisposto da ogni Stato membro ed approvato dalla Commissione, che “definisce la strategia e le priorità di tale Stato membro nonché le modalità di impiego efficace ed efficiente dei fondi SIE al fine di perseguire la Strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. La Decisione di esecuzione della Commissione europea che approva determinati elementi dell’Accordo di Partenariato con l’Italia è del 29 ottobre 2014.

Fonte: Art. 2, punto 20, del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE; Accordo di Partenariato Italia



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Il primo passo è l’individuazione da parte dello Stato membro, nell’ambito dell’Accordo di partenariato, delle modalità volte a garantire un approccio integrato all’impiego dei fondi del QSC per lo sviluppo territoriale delle zone urbane, rurali, costiere e di pesca e delle zone con caratteristiche territoriali particolari; segnatamente delle modalità di applicazione degli articoli 28, 29 e 99 corredate, se del caso, di un elenco delle città che partecipano alla piattaforma per lo sviluppo urbano (16).  
Con specifico riferimento all’ITI si dovrà fornire una panoramica della tipologia di territori ove si prevede di utilizzare lo strumento, con l’identificazione delle fonti finanziarie che saranno utilizzate, e  dare evidenza delle modalità attuative che saranno messe in atto per la realizzazione delle strategie integrate territoriali,  ivi compresi i meccanismi di coordinamento tra i fondi e tra le AdG e le modalità di delega dei compiti di gestione ed attuazione dell’ITI.

Successivamente all’interno di ciascun programma operativo interessato lo Stato membro/AdG, che intenda avvalersi di tale modalità attuativa, dovrà identificare gli investimenti territoriali integrati che prevede di realizzare, individuare le aree o tipi di aree ove gli ITI saranno realizzati (se già noto) o, nel caso in cui queste saranno determinate successivamente tramite procedure competitive dovrà fornire precisazioni in merito a come e quando le aree coperte dall’ITI saranno decise,  stabilire per ciascun asse prioritario la dotazione finanziaria  destinata a ciascun ITI (17) e descrivere le modalità per la gestione e l'attuazione dell’ ITI, tra cui il coordinamento tra le autorità di gestione dei programmi operativi che contribuiscono finanziariamente alla sua realizzazione (18)

La lettura del dettato normativo, unitamente a quanto tratteggiato dei drafts templates della Commissione per la predisposizione dell’Accordo di partenariato e dei PO, sembrerebbe lasciar intuire che le informazioni da fornire alla Commissione dovrebbero attestarsi su un diverso livello di dettaglio nei differenti stadi della programmazione.

In altri termini, una interpretazione non troppo stringente del Regolamento generale potrebbe condurre ad  ipotizzare la seguente soluzione:

- esplicitare nell’Accordo di partenariato l’intenzione dello SM di avvalersi dell’ITI quale possibile strumento operativo per lo sviluppo di politiche territoriali integrate, individuando le principali sfide da affrontare, gli elementi salienti della strategia,  gli strumenti finanziari e i meccanismi di coordinamento che saranno messi in atto,  rinviando ai programmi operativi la definizione degli aspetti più specifici;
 
- individuare all’interno dei programmi l'ambito territoriale e/o tematico in cui si intende realizzare un ITI e eventualmente fornire una descrizione degli orientamenti generali e dei dati relativi all'insieme degli ITI (tipologia e caratteristiche degli investimenti, assi coinvolti, entità delle risorse per asse di intervento).


Note:

(16) Cfr articolo 14 “Contenuto del Contratto di partenariato” della proposta di Regolamento generale.

(17) Le proposte emendative della Presidenza cipriota, approvate nell’ultimo testo di compromesso del luglio 2012, miravano ad eliminare tale previsione al fine di aumentare la flessibilità di utilizzo dello strumento. L’accordo generale del CAG (16/10/2012) ha tuttavia ripristinato la disposizione di fissare nei PO la dotazione finanziaria indicativa di ciascun asse prioritario destinato ad ogni ITI.

(18) Cfr articolo 99, comma 2 “Investimenti Territoriali Integrati” della proposta di Regolamento generale.