Quaderno del 18 giugno 2021
FOCUS PNR - Lavoro
Nuove modalità organizzative del lavoro
Nuove modalità organizzative del lavoro
La pandemia ha impresso, inoltre, un notevole impulso alla sperimentazione di nuove modalità organizzative del lavoro; sotto questo aspetto, il 2020 ha costituito un anno “rivoluzionario”, nel registrare uno sviluppo ed una crescita esponenziale del cd. lavoro agile o smart working. Il lavoro agile ha costituito un elemento comune che ha contraddistinto sia il lavoro pubblico, che il lavoro privato, permettendo al sistema di contenere l’impatto delle misure di distanziamento sociale sul lavoro e, di conseguenza, consentendo la continuità occupazionale e produttiva in una cornice di nuova flessibilità.
Inoltre, l’intervento ha assunto una ulteriore valenza, in quanto ha favorito la conciliazione vita – lavoro in un frangente di forte difficoltà per le famiglie, con la chiusura prolungata delle scuole. Dal punto di vista della pubblica amministrazione, l’applicazione del lavoro agile al personale delle amministrazioni regionali – per le attività che consentono uno svolgimento a distanza - per tutta la durata dell’emergenza epidemiologica e in coerenza con le indicazioni di utilizzo percentuale via via emanate dall’amministrazione centrale, ha consentito di mantenere, anche nel 2020, le prestazioni usualmente fornite dalle strutture regionali, garantendo una continuità amministrativa e di servizio al cittadino.
Dal ricorso a tale modalità organizzativa del lavoro – seppur scaturita da esigenze temporanee ed eccezionali, legate alla necessità di contenere la diffusione epidemiologica e, pertanto, posta in un contesto di deroga rispetto alla normativa nazionale ordinaria che regola l’istituto – è derivata una importante lezione circa la possibilità di uno svolgimento del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari e da una organizzazione della prestazione lavorativa per fasi, cicli e obiettivi.
È stata abbracciata, in tal modo, una molteplice prospettiva di crescita della produttività, di garanzia della sicurezza dei lavoratori, di flessibilità dei luoghi e dei tempi del lavoro, di razionalizzazione dei costi fissi di gestione aziendale, di implementazione delle competenze digitali dei lavoratori e del grado di digitalizzazione dei servizi. In una dimensione più ampia, ha trovato un nuovo slancio la riflessione delle istituzioni e delle forze sociali sul tema della valorizzazione delle risorse umane e della promozione del benessere lavorativo, attraverso una più fluida conciliazione tra tempi di vita e di lavoro.