prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 31 marzo 2023

+T -T Didacta 2023 - La Scuola Delle Regioni

Educazione, Scuola, Sostenibilità: le scuole eco-attive. L’esperienza della Regione Piemonte


Introduzione

di Valeria Sottili
Responsabile Settore Politiche dell’Istruzione Regione Piemonte

di Giovanni Borgarello
Pedagogista - esperto di EAS – Regione Piemonte

Presentare alcune tra le migliori esperienze realizzate nelle scuole italiane sul tema della sostenibilità ambientale: è quanto proposto dalla Regione Piemonte alla Fiera Didacta 2023, alla luce della recente misura realizzata sul Piano dell’offerta formativa per le scuole eco-attive. Al tavolo anche le green-schools nella Provincia di Varese e le comunità scolastiche per la sostenibilità nella Città Metropolitana di Firenze.

Con il termine scuola eco-attiva si intende indicare una organizzazione scolastica che mette la sostenibilità al centro del curricolo, dell’azione educativa e del proprio funzionamento strutturale in chiave di energia, mobilità, rifiuti, organizzazione del lavoro, attivando il protagonismo di studenti, insegnanti, famiglie, dirigenti, ATA, territorio.

In questo contesto gli aspetti fisici dell’edificio scolastico, i processi organizzativi - si pensi alla partecipazione e alla co-progettazione - le relazioni che caratterizzano l’organizzazione diventano per gli studenti oggetto di studio, di progettazione e d’azione: PALESTRE per costruire una cultura della sostenibilità e per sviluppare cittadinanza attiva. Il fatto che tutti i soggetti che vivono la scuola, ma in particolare gli studenti, siano chiamati ad essere soggetti attivi di trasformazione e cambiamento giustifica la dizione adottata in Piemonte di Scuole eco-attive anziché dizioni più neutre, come eco-scuole o scuole eco-sostenibili.

Dal momento, poi, che sono molteplici i fili che connettono la scuola al territorio – non bisogna dimenticare che la scuola è essa stessa un elemento importante dei sistemi territoriali, che consuma, mobilita flussi, produce rifiuti, sviluppa relazioni, ecc. - partire dalla realtà scolastica implica quasi immediatamente occuparsi di tutto il territorio e delle sue dinamiche ecologiche, economiche, sociali in un’ottica di sostenibilità.

La scuola in quanto luogo di produzione di cultura può assumere, infine, nei confronti dei cittadini e dell’intero territorio un ruolo di animazione, presa di coscienza, attivazione di processi. Diventare, insomma, un civic center. Ciò con ancora più forza se sono attivi luoghi permanenti di dialogo e co-progettazione, come i Patti educativi di comunità.

Ma come attivare nelle scuole processi di eco-sostenibilità o, come amiamo dire in Piemonte, di eco-attivismo? Come far sì che si tratti di processi che coinvolgono tutta la scuola e non solo qualche insegnante? Come far sì che siano coinvolte molte scuole e che queste esperienze non siano relegate solo ad alcune scuole? Come fare affinché questi processi producano riflessione e trasformazione al contempo a livello organizzativo, curricolare e metodologico?