prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 30 settembre 2021

+T -T FOCUS PNR - Pubblica Amministrazione

Lo stato dell’arte


Lo stato dell’arte

Per affrontare questi elementi di vulnerabilità le Regioni hanno promosso una strategia integrata di modernizzazione della pubblica amministrazione che, secondo un approccio multidimensionale, agisce sui tre fattori abilitanti individuati nel toolkit della CE: le strutture, le risorse umane, i sistemi e gli strumenti.

Le iniziative messe in campo, anche attraverso le risorse dei PO FSE 2014-2020, sono state in particolare dirette al conseguimento degli obiettivi contenuti nelle Raccomandazioni europee: il rafforzamento delle competenze del personale pubblico e l’ottimizzazione delle performance della pubblica amministrazione; l’aumento della trasparenza e interoperabilità e dell’accesso ai dati pubblici e l’innalzamento dei livelli di integrità e legalità nell'azione della PA; il miglioramento dell’efficienza e della qualità delle prestazioni del sistema giudiziario; la riduzione degli oneri amministrativi.

Nel quadro dei processi di riforma e modernizzazione dell’organizzazione della pubblica amministrazione, la formazione del personale, attraverso percorsi di upskilling e reskilling, ha rappresentato la prima direttrice strategica su cui le Regioni hanno fatto leva per avviare strategie di cambiamento dirette a conseguire una maggiore qualità ed efficacia nell’attività delle strutture dell’amministrazione. I programmi e progetti di formazione e di sviluppo delle competenze sono stati destinati ad una platea piuttosto ampia, che valica i confini dell’amministrazione regionale per estendersi anche ad altre istituzioni/enti pubblici, con particolare attenzione a quelle a vario titolo coinvolte nell’attuazione delle policy più rilevanti (Lavoro, Sociale-Sanità, Giustizia). Iniziative di capacitazione sono state rivolte anche ai beneficiari, allo scopo di impartire agli stakeholder, che operano in sussidiarietà con la PA, le competenze necessarie per accedere alle opportunità di finanziamento offerte dalla UE.

Ampio spazio è stato dato all’attuazione delle misure di riforma e semplificazione previste nei Piani di Rafforzamento amministrativo, anche attraverso l’organizzazione di interventi strutturati di confronto, quali seminari, focus group, comunità di pratiche, benchmarking, nonché alle iniziative di ampliamento dei servizi pienamente interattivi della PA tramite la messa a punto di ecosistemi di Servizi Digitali Integrati.

Altro filone d’intervento ha riguardato l’innalzamento dei livelli di trasparenza, integrità e legalità della pubblica amministrazione e il contrasto alla corruzione, nell’ambito del quale sono state portate avanti azioni di formazione, sensibilizzazione e diffusione degli Open Data e laboratori formativi di risk management, per lo sviluppo delle competenze finalizzate alla prevenzione della corruzione, in particolare negli appalti pubblici.

Un sistema giudiziario efficiente costituisce un presupposto fondamentale per un’economia attraente e propizia agli investimenti e all’imprenditoria e sarà determinante anche nel processo di ripresa post pandemico. In tale direzione le Regioni hanno dato impulso ad interventi di supporto organizzativo all’informatizzazione e telematizzazione degli uffici giudiziari, funzionali alla semplificazione ed accelerazione dei procedimenti decisori e conciliativi delle controversie, nonché al rafforzamento degli organici attraverso l’innesto straordinario di professionalità con la finalità specifica di collaborare con il magistrato e ausiliario nell’adozione della decisione e nella redazione della sentenza.

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha fatto emergere, d’altra parte, l’esigenza di evolvere verso nuovi modelli di organizzazione del lavoro nella PA, che svincolino la prestazione da una sede fisica. Per accompagnare questo processo e rendere il lavoro della PA realmente agile e completamente adeguato a fornire risposte efficaci ed efficienti ai bisogni di cittadini e imprese, si sono rese dunque necessarie misure dirette ad individuare nuovi assetti organizzativi, sostenere l’innovazione con adeguata formazione, attuare la piena digitalizzazione dei processi e potenziare la strumentazione informatica.