prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 30 giugno 2014

+T -T FOCUS - PNR

Il contributo delle Regioni e Province autonome italiane al Programma Nazionale di Riforma 2014


La metodologia di lavoro

Considerata la valutazione positiva della Commissione europea sul PNR 2013, grazie anche al lavoro di sintesi che ha conferito carattere di organicità tra la parte nazionale e la parte regionale, per il PNR 2014 le Regioni hanno confermato l’opportunità di continuare ad operare seguendo il percorso collaudato di governance tra amministrazioni nazionali e regionali partecipanti.

Le Regioni hanno convenuto, inoltre, di mantenere la stessa impostazione metodologica dello scorso anno, potenziandone gli strumenti. Pertanto, dato il carattere orizzontale del PNR e la forte interconnessione tra le materie di competenza di diverse Commissioni di cui si compone la Conferenza delle Regioni, è stato considerato necessario mantenere un coordinamento interregionale centrale presso la Conferenza medesima, dotandola di una struttura di assistenza tecnica dedicata, la Re.Te. PNR (Regional Team per il PNR), composta da esperti interni a Tecnostruttura delle Regioni e Cinsedo.

Per la redazione del PNR 2014 la rilevazione ha avuto luogo da ottobre 2013 a marzo/aprile 2014, periodo nel quale le Regioni hanno inviato i loro contributi, anche con aggiornamenti successivi, sulla base delle richieste cadenzate della segreteria della Conferenza delle Regioni, rispetto alle attività comprese nel periodo di riferimento del monitoraggio gennaio 2013 - gennaio 2014, quando riferiti ad atti conclusivi o riferibili al 2013.

La prima fase di lavoro ha riguardato la sistematizzazione dei contributi regionali pervenuti, effettuata sulla base delle indicazioni contenute nelle Raccomandazioni e nei target di riferimento della Strategia Europa 2020. Successivamente, sulla base degli elementi emersi dall’Analisi annuale della crescita, è stata avviata la fase di composizione della sintesi ragionata degli interventi, in cui si è tenuto conto di tutte le iniziative segnalate dalle Regioni. Tutte le informazioni raccolte sono state strutturate in una logica di sistema, per dare evidenza della complessità, della qualità e del volume delle strategie regionali.

Gli elementi di dettaglio di ogni intervento regionale sono stati raccolti e tradotti in quadri sinottici specifici per ciascuna CSR e target di riferimento (Griglie regionali). All’interno le griglie contengono le informazioni classificate secondo fattispecie di misure (Misure). Rispetto allo scorso anno le misure sono più numerose, perché sono stati maggiormente specificati i temi di riferimento; le griglie riportano un numero maggiore di interventi, a testimonianza dell’affinamento degli strumenti di indagine, per rendere maggiore fedeltà allo spessore quantitativo e qualitativo dell’operato delle Regioni. Quest’anno sono stati anche presi in analisi – ma non riportati nelle griglie di rilevazione - i provvedimenti programmatori già impostati dalle Regioni nel periodo gennaio-febbraio 2014, allo scopo di individuare linee di tendenza rispetto a processi di riforma da attuare nel corso di tutto il 2014.

Un elemento importante e di novità che è intervenuto quest’anno riguarda la partecipazione della Conferenza delle Regioni agli incontri bilaterali con la Commissione europea su alcuni argomenti specifici: trasporti e infrastrutture, occupazione e istruzione. Tali incontri, avvenuti nel mese di febbraio, in piena fase di redazione del contributo regionale, sono stati colti come una preziosa opportunità per rendere più preciso e allineato il lavoro di composizione del contributo regionale al PNR; inoltre tali incontri tematici hanno consentito di consolidare un percorso di confronto utile tra il paese Italia e la CE.