prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 29 marzo 2018

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Le principali esperienze realizzate nel territorio nazionale


Le principali esperienze realizzate nel territorio nazionale

L’esame dei dispositivi di attuazione, messi in campo dalle Regioni, evidenzia come nella progettazione delle azioni l’orientamento perseguito è stato di tipo trasversale intendendo l’innovazione sociale come un nuovo approccio delle politiche pubbliche nei confronti del cittadino rispetto al quale si interviene sia con azioni dirette per superare e prevenire i gap in termini di istruzione, di inserimento nel mercato di lavoro, di abilità personali che assumono una rilevanza fondamentale nel determinare la perdita di dignità della persona e l’emarginazione sociale, sia con azioni di carattere sistemico attraverso il ridisegno dei servizi di welfare e l’innovazione dei processi amministrativi.

Il settore prioritario d’intervento, in cui le Regioni hanno sperimentato iniziative di innovazione sociale, è costituito dal welfare e dai servizi sociali.

Nell’ambito degli Avvisi diretti all’inclusione sociale dei gruppi maggiormente vulnerabili sono stati portati avanti interventi diretti allo sviluppo, al consolidamento e alla qualificazione dei servizi sociali in un’ottica innovativa attraverso la previsione di un sistema di presa in carico globale ed integrato della persona fragile e della sua famiglia, che favorisca lo sviluppo delle competenze e delle capacità in vista di un più agevole inserimento nel mercato del lavoro. In tal senso è stato promosso l’utilizzo della valutazione multidimensionale, quale strumento utile ad orientare i professionisti coinvolti, i destinatari e le loro famiglie nella identificazione del bisogno e, conseguentemente, nella formulazione della risposta attraverso la definizione del progetto personalizzato. Al fine di migliorare la capacità di riscontro ai nuovi bisogni, le esperienze avviate hanno (inoltre) incentivato un lavoro di rete, tra soggetti pubblici con diverse competenze e tra questi e le organizzazioni del terzo settore, in grado di aumentare la capacità delle unità di offerta e dei servizi del territorio di agire in modo flessibile e dinamico.

Tale modello, utilizzato in maniera più diffusa per la presa in carico di soggetti vulnerabili da avviare in percorsi finalizzati all’inclusione lavorativa, è stato esteso (in alcuni contesti) anche all’ambito scolastico, sostenendo la realizzazione di “scuole di comunità” incentrate su uno schema educativo innovativo di presa in carico e accompagnamento, che prevede un coinvolgimento attivo di tutti i soggetti che (a vario titolo) si occupano dei ragazzi, a partire dalle famiglie (8).

Vengono, ancora, in rilievo le azioni innovative di welfare territoriale (9) che mirano a contribuire allo sviluppo di un welfare di prossimità ispirato ai principi di: sussidiarietà circolare, mediante la promozione di modelli di governance che prevedano la cooperazione tra diversi stakeholders; visione generativa e non solo redistributiva dei servizi di welfare; reciprocità e integrazione tra le politiche della salute, del lavoro, della formazione, dell’innovazione e dello sviluppo; empowerment della persona, rendendola parte attiva da responsabilizzare e coinvolgere nella costruzione delle riposte ai suoi bisogni; prossimità e domiciliarità, ovvero la scelta di riconoscere come focus unificante tutti i servizi la persona.

La misura intende, in particolare, stimolare l’attivazione di modelli innovativi di servizi collaborativi rivolti a cittadini con fragilità sociale, servizi di assistenza leggera di prossimità e di accompagnamento verso l’autonomia, servizi di orientamento e benessere per le persone con fragilità sociale attraverso l’uso delle tecnologie.

Si segnala, poi, il ricorso a strumenti pay by result per il finanziamento di progetti pilota ad impatto sociale ed occupazionale dei gruppi maggiormente svantaggiati, che si connotano per alcuni elementi d’innovatività quali l’uso del partenariato pubblico e privato nell’implementazione dei servizi e programmi sociali, la misurazione dell’impatto sociale e la remunerazione degli schemi di finanziamento (10).

Sono stati, inoltre, sperimentati modelli innovativi di servizi di cura e di organizzazione del lavoro a sostegno della conciliazione vita-lavoro. Allo scopo si è dato impulso al sostegno di forme di erogazione e fruizione flessibile dei servizi per l’infanzia attraverso l’attivazione di micronidi ad accoglienza ridotta, che offrano orari di utilizzo flessibili e differenziati, e di nidi familiari. Sono stati al tempo stesso sviluppati servizi di assistenza domiciliare innovativi, che prevedano l’utilizzo di tecnologie funzionali all’autonomia della persona, o condivisi come “le badanti di condominio” (11). Alla stessa stregua è stata incentivata l’introduzione di misure di welfare aziendale, che si caratterizzano quali esempi virtuosi di welfare di secondo livello generato da soggetti privati che si organizzano nel tentativo di rispondere a bisogni di conciliazione tempo-lavoro e di erogare servizi in grado di sostituirsi e affiancarsi con i servizi erogati dal pubblico. Si richiamano in proposito i nidi aziendali e le nuove forme di organizzazione del lavoro family friendly, come ad esempio i Piani di Welflex, che combinano una pluralità di strumenti quali banca ore, part time con servizi di conciliazione, la flessibilità dell’orario di lavoro, il telelavoro, lo smart working (12).

Il finanziamento di progetti diretti all’area della grave marginalità ha consentito di attivare modalità innovative di contatto e presa in carico, sia in ottica di prevenzione che di inclusione sociale e lavorativa, mediante interventi sinergici che agiscano sulle competenze e sui servizi di accoglienza e cura, nonché lo sviluppo di partenariati pubblico-privato-privato sociale per iniziative di pubblica utilità, in una logica di protagonismo socialmente responsabile (13).

All’interno di programmi di rigenerazione urbana sono stati promossi modelli innovativi sociali e abitativi (housing-first, co-housing sociale, gruppi appartamento, borgo assistito) che offrono al contempo servizi di promozione e accompagnamento all’abitare assistito, di supporto all’accesso ai servizi al lavoro e di sostegno a percorsi di qualificazione. A corollario (attraverso le risorse FESR) sono stati supportati interventi per l’adeguamento infrastrutturale e l’introduzione in via sperimentale di dispositivi AAL (Ambient Assisted Living) negli edifici residenziali di proprietà pubblica, che consentano lo svolgimento della vita domestica da parte di persone a mobilità ridotta (14).

Sul versante dell’Economia Sociale sono stati finanziati progetti diretti all’introduzione, all’interno d’ imprese for profit, di modelli organizzativi improntati alla responsabilità sociale d’impresa laddove l'elemento unificante è il saper coniugare obiettivi di sostenibilità economica con la produzione di un impatto sociale (15). L’azione regionale si è estrinsecata nel supporto ad iniziative seminariali e interventi di ricerca-azione sui temi dell’innovazione sociale, in grado di favorire la diffusione di una nuova cultura per lo sviluppo dell’inclusione sociale, mediante la promozione di percorsi di creazione del lavoro da realizzarsi nell’ambito di modelli innovativi ad impatto sociale, di economia collaborativa e circolare.

Gli obiettivi cui si tende, attraverso la ricerca-azione, riguardano: la capitalizzazione di best practices da trasferire e sperimentare sul territorio; il sostegno alle imprese nel definire e riconoscere il proprio valore sociale e l’impatto generato dalla propria attività economica sui territori di riferimento; la diffusione della cultura dell’innovazione sociale e l’educazione alla creazione di valore condiviso al fine di modernizzare le politiche sociali e di creazione del lavoro, basandosi sui principi dell’economia circolare e collaborativa.

Tali finalità sono perseguite attraverso un mix di strumenti quali: borse/assegni di ricerca, fellowship visiting (borse per study visit) per l’analisi di modelli aziendali di business e valutazione del loro grado di impatto sociale e l’assessment del grado di propensione e degli ostacoli esistenti all’impiego di strumenti ad impatto sociale; formazione, assistenza/consulenza per la sperimentazione di modelli di business innovativi e per l’ accompagnamento alla definizione societaria dell’impresa in società benefit; sostegno della fase di pre e post - start-up di nuove imprese sociali.

In ordine al business collegato all’innovazione sociale sono state portate avanti iniziative dirette ad offrire ai giovani occasioni di apprendimento in situazione attraverso: il finanziamento di progetti innovativi a vocazione imprenditoriale e ad alto potenziale di sviluppo locale; l'erogazione di servizi di accompagnamento e rafforzamento delle competenze a supporto della progettazione, della realizzazione e del follow-up dei medesimi progetti per la creazione di impresa (16). Vengono, inoltre, in rilievo gli interventi volti alla creazione di spazi collaborativi di lavoro (coworking), dove realizzare una community di lavoratrici e lavoratori che consenta la condivisione delle competenze e delle risorse per lo sviluppo di forme di autoimpiego e autoimprenditorialità, in particolare in ambiti strategici per lo sviluppo territoriale (17); nonché le azioni di supporto all’avvio al consolidamento e allo “scale-up” delle imprese innovative (18).

Per quanto concerne le politiche per l’istruzione e la formazione, sono stati attivati interventi innovativi destinati agli studenti volti a supportare la didattica digitale, mediante l’erogazione di appositi moduli formativi attraverso piattaforme di editoria e didattica digitale, tablet e impianti wifi, con l’obiettivo di rendere più attrattivi i percorsi di apprendimento, anche in un’ottica di contrasto alla dispersione scolastica e all’innalzamento dei livelli di istruzione (19).

Si evidenzia, poi, la realizzazione di percorsi di formazione professionale volti all’acquisizione di competenze specifiche in settori emergenti quali la Green, la Blue e la White Economy, l’ITC, finalizzati ad aumentare il numero di soggetti specializzati con profili adeguati in tali ambiti nonché a sviluppare nuove modalità produttive rispettose dell'ambiente e della salute di persone e territori (20).

Alla stessa stregua sono stati finanziati progetti a supporto dell’innovazione e della ricerca, che si sostanziano nell’assegnazione di borse di studio per giovani ricercatori da impegnare in progetti di innovazione e ricerca in corso di realizzazione da parte delle Università, nonché nello sviluppo di reti partenariali tra imprenditori, mondo accademico e della ricerca per introdurre trasformazioni/innovazioni aziendali (21).

In relazione alle iniziative di capacity building della PA si è puntato (da ultimo) alla modernizzazione dei processi amministrativi, con particolare riferimento alla trasparenza dei dati e all’innovazione digitale. Si intendono (in particolare) sostenere progetti finalizzati a rendere i servizi offerti a cittadini, lavoratori e imprese adeguati alle trasformazioni in atto, attraverso l’attivazione di percorsi di qualificazione ed empowerment del sistema degli operatori sulla tematica degli open data, nonché sulla gestione del cambiamento del lavoro nell’economia 4.0 (22).

 


Note:

(8): Si veda in proposito l’avviso della Regione Campania “Scuola di Comunità”    

 

(9): Cfr. avviso Regione Piemonte “Sperimentazione di azioni innovative di welfare territoriale

   

(10): Si veda in tal senso l’esperienza della Regione Sardegna di utilizzo del Social Impact Investments per la realizzazione di progetti pilota ad impatto sociale ed occupazionale dei gruppi maggiormente svantaggiati 

 

(11): Cfr. avviso Regione Basilicata “Buoni Servizio per l’accesso ai servizi socio educativi della prima infanzia” e avviso della Regione Friuli Venezia Giulia “Sperimentazione di modalità di erogazione e fruizione flessibile dei servizi per la prima infanzia” 

 

(12): Cfr. avviso Regione Sardegna “Welfare e work life balance nella vita quotidiana delle aziende, delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie”; avviso Regione Lazio “Sviluppo dei Piani Welflex Produttività ed equilibrio vita-lavoro nell'ambito del Contratto di Ricollocazione”.

 

(13): Cfr. Bando Marginalità 2017 Regione Lombardia; avviso Regione Abruzzo “Piani di Conciliazione”.   

 

(14): Cfr. avviso Regione Calabria “Social housing”; Avviso Regione Lombardia “Laboratori sociali” . Si veda in tal senso anche il progetto “Hub dell’innovazione inclusiva” del Comune di Milano, finanziato con risorse del PON Città metropolitane, il quale prevede il recupero di edifici pubblici dismessi e l’attivazione di spazi e laboratori capaci di divenire veri e propri punti di aggregazione per la comunità, attività di studio e ricerca per individuare le nuove dinamiche di sviluppo dell’area milanese, l’erogazione di micro contributi per finanziare idee progettuali proposte direttamente dai cittadini.

  

(15): Cfr. Avviso Regione Friuli Venezia Giulia “Percorsi di formazione al fine di promuovere la previsione di azioni socialmente responsabili nelle attività primarie e di supporto delle imprese profit e no profit anche ai fini della crescita della competitività” e Avviso Regione Veneto “Strumenti di innovazione sociale NS2 Nuove Sfide Nuovi Servizi”.    

 

(16): Cfr. avviso Regione Puglia “PIN -Pugliesi Innovativi-

 

(17):  Cfr. avviso Regione Toscana “Voucher individuali a favore di giovani che operano in un coworking”.

 

(18): Cfr. Avviso Regione Emilia Romagna “Supporto ai processi di crescita e consolidamento delle start up innovative".

 

(19): Cfr. Avviso Regione Sardegna “Tutti a Iscol@”, intervento Regione Lazio “Progetto integrato di didattica digitale”. 

 

(20): Cfr. Avviso Regione Lazio; Avviso Regione Liguria “Piano di crescita economia Blue”; Avviso Regione Sardegna “Attività integrate per l’empowerment, la formazione professionale, la certificazione delle competenze, l’accompagnamento al lavoro, la promozione di nuova imprenditorialità, la mobilità transazionale negli ambiti della Green & Blue Economy”.       

 

(21): Cfr. Avviso Regione Valle d’Aosta “Università attività di ricerca”.

 

(22): Cfr. progetto Regione Sardegna “OpenRas: dati aperti per la trasparenza e l'accountability”; Avviso Regione Veneto “Investire nel cambiamento delle organizzazioni. Nuovi servizi per cittadini, lavoratori e imprese”.