Quaderno del 27 marzo 2019
Esperienze
Alcuni spunti di riflessione
Alcuni spunti di riflessione
Alla luce dell’esperienza maturata si propongono di seguito alcuni temi per un possibile confronto e futuro approfondimento.
Si presenta, con sempre maggior forza, l’esigenza di delineare una programmazione regionale che, nel rispecchiare la visione politica del Consiglio e della Giunta regionali, sia anche coerente con la ricca programmazione multivello rappresentata, a mero titolo di esempio, dalla Politica di coesione, dalla Strategia dello Sviluppo sostenibile, dall’Agenda 2030.
Tracciare una visione completa e unitaria, che metta a sistema la programmazione con una chiave di lettura regionale costituisce una sfida interessante. In questo senso, per la Regione del Veneto, il Documento di Economia e Finanza Regionale acquista un ruolo prioritario.
D’altra parte, anche il PNR valorizza la programmazione multilivello, non solo mediante una parte dedicata alla visione prospettica, ma anche nella parte consuntiva avvalendosi, non da ultimo, di griglie costruite per restituire quadri sinottici utili a rappresentare più atti programmatori.
Emerge, pertanto, l’opportunità di confrontarsi ancor più sulla programmazione multilivello e le interrelazioni tra gli strumenti, anche al fine di meglio individuare quale potrebbe essere il ruolo delle Regioni nell’attività programmatoria regionale e comunitaria. È, questo, un tema già all’attenzione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, sul quale vanno mantenuti alti attenzione e impegno.
Peraltro, il confronto tra gli strumenti e l’analisi delle interrelazioni consentirebbero una miglior definizione e comprensione dell’apporto di ciascun documento. È di tutta evidenza, infatti, che la produzione di documenti non può essere fine a se stessa e che un eventuale “eccesso di programmazione” rischierebbe di confondere anziché definire in maniera trasparente il percorso che si intende perseguire. Trattandosi, inoltre, di un percorso che è regionale, e come tale caratterizzato da proprie peculiarità, ma anche nazionale e comunitario, e quindi più ampio, dovrebbe esserci la convergenza verso pochi e chiari obiettivi condivisi, che prospettano il disegno futuro. In questa cornice la misurazione dei risultati conseguiti dovrebbe sempre più avvenire mediante l’utilizzo di indicatori di risultato e di impatto comuni per consentire una valutazione comparata delle policy e quale elemento di accountability nei confronti degli stakeholders oltre che dei cittadini.
È, infatti, importante sottolineare che gli stakeholders possono rivestire un ruolo strategico nella governance, se ben definito e opportunamente attivato, secondo un approccio moderno, ma non ancora del tutto consolidato, di pubblica amministrazione in cui cresce l’attenzione per la dimensione strategica delle organizzazioni pubbliche, all’interno della quale si allarga ed amplifica il ruolo di partecipazione, decisione e partnership da parte dei cittadini e degli altri soggetti interessati dai processi pubblici.