prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 26 giugno 2018

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Le Agenzie regionali del Lavoro


Le Agenzie regionali del Lavoro

Dai monitoraggi periodici effettuati dal Coordinamento per la IX Commissione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome emerge il dato significativo della presenza sul territorio di Agenzie regionali per il Lavoro, attive oggi in 12 realtà regionali, seppur con diversa conformazione e compiti. Progetti di legge tesi ad introdurre sul territorio un’Agenzia regionale sono, inoltre, all’attenzione attuale dei Consigli regionali.


Come rilevato, si tratta in alcuni casi di organismi derivanti dall’attuazione territoriale del decentramento amministrativo operato dal decreto legislativo n. 469/1997, ad oggi rimodulati con nuove funzioni; in altri casi, siamo di fronte a strutture regionali di nuova e più recente istituzione.

Le Agenzie, pur dotate di autonomia giuridica, organizzativa, patrimoniale e contabile, sono centri di competenza tecnica rispondenti agli indirizzi programmatici e strategici degli assessorati regionali nella gestione e qualificazione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive.

In linea generale - ma con alcune doverose eccezioni - all’Agenzia sono affidati anche il coordinamento e le competenze gestionali in materia di centri per l’impiego e di alcune misure e strumenti di politica attiva. Peraltro, la presenza di Agenzie regionali per il Lavoro caratterizza anche le Regioni a statuto speciale, configurandosi in talune esperienze come aree interne/dipartimenti delle direzioni regionali del lavoro.


L’istituzione dell’Agenzia regionale del Lavoro ha richiesto, nei fatti, una modifica delle norme regionali che regolano l’assetto del mercato del lavoro; in tal senso, sono state emanate leggi regionali ad hoc, ovvero si è utilizzato il canale legislativo offerto dal riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province, in attuazione della legge n. 56/2014 (Legge Delrio). In alcuni casi, sono proprio in questi giorni in corso di esame presso i Consigli regionali disegni di legge per la riorganizzazione del sistema.

Parimenti, anche la rimodulazione delle funzioni delle Agenzie di precedente introduzione hanno comportato interventi di rango legislativo. Il modello di Agenzia regionale presenta alcune differenze e caratteristiche specifiche nei territori: si va, infatti, da modelli più “spinti”, in cui l’Agenzia sviluppa direttamente gli indirizzi politici della Giunta regionale in materia di gestione e qualificazione dei servizi per il lavoro, avendo di fatto assorbito le funzioni in precedenza attribuite ai Dipartimenti del Lavoro, a modelli “più soft”, in cui l’Agenzia affianca la Regione nello svolgimento delle funzioni in materia di politica attiva del lavoro e ne sviluppa gli indirizzi, figurando in entrambi casi come titolare della gestione della rete regionale dei CPI.