prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 31 marzo 2016

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Il coordinamento interno a livello regionale


Il coordinamento interno a livello regionale

Le Regioni e le Province autonome hanno operato un proprio coordinamento interno per pervenire alla ricognizione regionale delle attività di riforma normate o realizzate nel 2015, a valere sul PNR 2016. Esse hanno risposto in forma libera alla richiesta della Re.Te. PNR di fornire indicazioni in merito alle operazioni di coordinamento regionale. La richiesta in merito è stata una novità di quest’anno rispetto alle attività impiantate per comporre il contributo regionale al PNR. 

Il Coordinamento individuato all’interno di ciascuna Regione è stato informato e formato dalla Re.Te. PNR sulle procedure e le attività da compiere in linea con le Raccomandazioni europee e con gli obiettivi Europa 2020. A seguito dell’invio da parte della Conferenza delle Regioni agli uffici di presidenza del materiale utile per la predisposizione del contributo regionale al PNR 2016, in primo luogo, ciascuna amministrazione ha individuato un referente regionale per le attività da ricondurre al PNR. Quindi ogni Regione ha individuato una unità di coordinamento, indicando un ufficio (direzione, dipartimento, settore) incaricato di gestire e curare la raccolta delle informazioni per la composizione del PNR. Nel complesso, i referenti incaricati di coordinare le operazioni relative al PNR possono svolgere funzioni in staff all’ufficio di presidenza o in uffici che trattano affari generali, bilancio, finanza, programmazione economica e comunitaria; in rari casi il coordinamento interno è stato affidato ad uffici distaccati a Bruxelles.

In linea generale in ciascuna Regione l’unità di coordinamento interno, consapevole della necessità di dover condurre attività in un’ottica sinergica degli interventi messi in campo, ha provveduto, in alcuni casi anche dopo un lavoro di “prima scrematura”, ad individuare quali uffici, settori, direzioni e dipartimenti fossero direttamente interessati per materia alla compilazione dei materiali. L’unità di coordinamento ha chiesto poi a ciascun dipartimento di individuare un ulteriore referente-interfaccia con l’unità di coordinamento, a cui ha inviato la documentazione necessaria. In alcune Regioni sono stati svolti incontri con gli uffici interessati finalizzati al raggiungimento di un contributo il più completo e omogeneo possibile.

Il referente per il PNR nelle diverse Regioni ha monitorato, supportato e sollecitato gli uffici coinvolti, ha raccolto i materiali provenienti dai diversi uffici, ha provveduto all’assemblaggio degli stessi e alla redazione del documento di sintesi - scheda di aggiornamento; in altri casi è stata inviata documentazione non rielaborata. Infine da parte di ciascuna Regione è stato fatto l’invio di tutta la documentazione (griglie consuntive, griglie programmatiche e scheda di aggiornamento) alla Conferenza delle Regioni e alla Re.Te. PNR, nei tempi previsti e utili per consentire la redazione del contributo regionale complessivo che confluirà nel PNR 2016 nazionale.