prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 30 settembre 2022

+T -T Focus - Trasparenza E Legalità

Legalità, trasparenza accountability: interventi realizzati nei POR FSE 2014-2020 e proposte per il FSE+ 2021-2027

In questa sezione:


Programmazione 2014-2020

Interventi attivati nell’Asse dedicato al rafforzamento della capacità istituzionale e amministrativa – OT 11

La trasparenza rappresenta la misura cardine nella prevenzione della corruzione e dell’illegalità, in quanto consente il controllo da parte dei cittadini dell’azione amministrativa. Il processo virtuoso - messo in atto dalle Regioni- di raccordo e coordinamento tra trasparenza e contrasto alla corruzione intende (infatti) rispondere alle esigenze dei cittadini di conoscere da vicino l’operato dell’amministrazione pubblica. In tale ottica si è operato, in primo luogo, sotto il profilo dell’innalzamento dei livelli di trasparenza integrità e legalità della pubblica amministrazione attraverso il sostegno a progetti di Open Government ed iniziative per il riutilizzo dei dati pubblici. Nello specifico si è dato impulso a:

▪ iniziative dirette a sperimentare modelli amministrativi partecipativi, realizzati con il coinvolgimento di cittadini e stakeholder;

▪ azioni mirate di formazione, sensibilizzazione e diffusione degli Open Data, sia internamente al sistema Regione, che esternamente, nei confronti di cittadini e portatori di interesse (stakeholder) per migliorare la capacità di produzione e gestione dei dati in formato aperto e favorire la promozione della cultura degli Open Data.

Si è agito al tempo stesso sul versante dello sviluppo delle competenze per la prevenzione della corruzione, in particolare negli appalti pubblici, e per la gestione integrata degli strumenti di prevenzione della corruzione. Sono stati allo scopo attivati:

▪ laboratori formativi di risk management, con specifico riferimento a disegno e controllo dei bandi, gestione delle procedure online, metodologie di ispezione sulle attività di gestione degli appalti;

▪ iniziative di accompagnamento in materia di ciclo di gestione della performance, trasparenza e prevenzione della corruzione;

▪ interventi specifici diretti ai Comuni in materia di contrasto al riciclaggio e di prevenzione della corruzione articolati in percorsi integrati di formazione, scambio di buone pratiche, studio e ricerca.


Sono state poi attivate iniziative specifiche di rafforzamento della capacità ammnistrativa degli stakeholders, con particolare riferimento agli operatori di polizia locale e del personale della Guardia di Finanza impegnati in prima linea nel contrasto dell’illegalità e dei fenomeni corruttivi.

Speciale attenzione è stata dedicata agli aspetti legati alla valutazione dei rischi di frode e misure antifrode nell’ambito dei fondi Strutturali, attraverso l’attuazione di interventi complessi realizzati attraverso seminari, laboratori, focus group, comunità di pratiche, azioni formative, destinate al personale regionale.

 

Interventi attivati negli Assi Occupazione e Inclusione Sociale - OT 8 e 9

Nell’ambito dell’Asse Inclusione Sociale sono state promosse iniziative che rispondono ad un triplice obiettivo: la sensibilizzazione della cittadinanza sui temi della legalità, l’inclusione sociale e lavorativa delle persone vittime della criminalità, il sostegno ad un’occupazione regolare e il contrasto al lavoro sommerso.

Nella prima direttrice si collocano gli interventi attivati nelle scuole per promuovere la cultura della legalità. Si segnalano, altresì, progetti di educazione alla cittadinanza attiva e al rafforzamento dell’antimafia sociale, attraverso attività di animazione sociale e partecipazione collettiva di ricostruzione della identità dei luoghi e delle comunità, connessi al recupero funzionale e al riuso dei vecchi immobili, compresi i beni confiscati alle mafie. Più nel dettaglio, all’interno delle strategie di sviluppo locale sono stati avviati laboratori educativi e culturali finalizzati a promuovere attività di animazione per la crescita personale e l’integrazione sociale dei giovani sui temi della legalità, della cittadinanza attiva, della partecipazione collettiva.

Nella cornice delle iniziative dirette alla prevenzione e contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura si è dato impulso a campagne informative e di animazione dei servizi di sostegno alle vittime o potenziali vittime di usura ed estorsione, mediante la produzione di materiale illustrativo (opuscoli, manifesti e brochure) e l’organizzazione di seminari/ workshop dedicati. Sono stati, inoltre, realizzati progetti di adozione sociale in favore delle vittime di usura ed estorsione che hanno consentito azioni di: presa in carico; counseling legale; counseling amministrativo/commerciale, bancario e d’impresa; counseling psicologico; formazione a un uso consapevole del denaro.

Rilevano ancora gli interventi di sostegno alle imprese sociali che gestiscono beni confiscati alla criminalità organizzata, attraverso l’incentivazione di progetti finalizzati alla valorizzazione dei beni, al potenziamento della competitività dell’impresa e alla diffusione della cultura della legalità. Nello specifico le tipologie di intervento finanziabili hanno riguardato: lo sviluppo, la diversificazione e l’ampliamento dei prodotti e/o servizi; l’implementazione di innovazioni di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo, commerciale e produttivo; il conseguimento di certificazioni ambientali, di qualità, di responsabilità sociale o di prodotto/servizio rilasciate da organismi accreditati; la promozione e implementazione di pratiche e filiere di economia sociale attraverso l'uso dei beni confiscati in un'ottica di rete.

Per quanto concerne il contrasto al lavoro sommerso e allo sfruttamento del lavoro irregolare e del caporalato le politiche regionali sostenute attraverso i POR FSE si caratterizzano per l’armonizzazione all’interno di programmazioni integrate di interventi afferenti alla sfera del lavoro, della formazione, della salute, dell’inclusione sociale e della conciliazione, nell’ottica di un compiuto utilizzo dei diversi strumenti di contrasto all’emersione. Le azioni programmate ed attivate dalle amministrazioni regionali, indirizzate a favorire l’emersione delle attività sommerse e il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici irregolari, possono essere tendenzialmente ricondotte a quattro principali grandi contenitori tipologici:

o Azioni integrate, a carattere informativo, formativo e di sensibilizzazione, per la qualificazione e la riqualificazione dei lavoratori, finalizzate all’ampliamento e al rafforzamento delle competenze professionali anche in merito alla sicurezza sul lavoro, alla prevenzione e alla gestione del rischio;

o Misure di supporto informativo e formativo per gli addetti ai controlli e per gli ispettori e introduzione/attuazione di forme di razionalizzazione e sviluppo quanti-qualitativo dei controlli, diretti ad un più efficace contrasto del lavoro sommerso;

o Servizi di assistenza e di accompagnamento per l’emersione dei rapporti di lavoro irregolari;

o Interventi di incentivazione economica per l’assunzione e/o stabilizzazione di lavoratori e per l’acquisizione di servizi a supporto dell’emersione del lavoro non regolare.

Nel settore agricolo, delle costruzioni, dei servizi ricettivi, dove si concentra il più alto tasso di lavoro irregolare, si è intervenuti attraverso il sostegno a piani straordinari per l’emersione dei lavoratori irregolari attraverso la concessione di incentivi all’assunzione e/o stabilizzazione di lavoratori che operano in tali settori. Sono stati inoltre sostenuti percorsi individualizzati di accompagnamento all'autonomia e di integrazione socio-lavorativa rivolti alla popolazione immigrata da Paesi terzi. Gli interventi si sono, nello specifico, concretizzati nell'attivazione di équipe multidisciplinari, sulla base di un modello di case management comunitario, e azioni di assistenza e integrazione sociale finalizzate ad accompagnare le persone vittime di grave sfruttamento in un percorso personalizzato di secondo livello, integrato e multidimensionale teso a favorirne l'empowerment, l'autonomia sociale e quella lavorativa.

Nel comparto dei servizi di cura e assistenza, altro ambito dove il lavoro sommerso assume dimensioni significative, l’azione regionale è convogliata verso:

o l’attivazione di servizi di assistenza e consulenza per la presentazione di istanze per l’emersione di rapporti di lavoro e l’erogazione di incentivi, alle famiglie con persone anziane e/o non autosufficienti da accudire, per la regolarizzazione del rapporto di lavoro;

o la promozione di percorsi formativi in favore dei caregiver familiari, finalizzati a formare ed a rendere visibile il ruolo dell’assistente familiare, anche per facilitarne l’ingresso regolare nel mercato del lavoro;

o l’impulso alla costituzione di elenchi di “Family helper”, allo scopo di assicurare servizi qualificati di assistenza e cura e la concessione di contributi (sotto forma di "buoni/voucher") alle persone con carichi di cura, coadiuvate dall’helper nella conciliazione, spendibili per retribuire le prestazioni di lavoro regolare erogate da personale iscritto nei citati elenchi.



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