prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 30 settembre 2019

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La descrizione dell’intervento: la co-progettazione

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La descrizione dell’intervento: la co-progettazione

Come detto nel paragrafo precedente, le nuove strategie di sviluppo della Regione Sardegna non interessano solo aree di innovazione “verticali”, riconducibili a specifici settori, ma anche quegli “ambiti specialistici” e tecnologici che tendono a convergere e a integrarsi in aree diverse, nei quali la Sardegna ha maggiori possibilità di sviluppare prodotti e/o servizi innovativi, anche se posizionati in particolari nicchie di mercato; nel rispetto delle nuove prospettive di sviluppo e coerentemente con i principi della Green & Blue economy, sono stati individuati gli ambiti di intervento dell’iniziativa “Green & Blue Economy” che riguardano sei Aree di Specializzazione (AdS):

• ICT;

• Reti intelligenti per la gestione dell’energia;

• Chimica verde;

• Bio-edilizia;

• Agrifood;

• Turismo e beni culturali e ambientali.

L’iniziativa prevede cinque Linee di sviluppo progettuale, ciascuna delle quali è stata oggetto di specifico Avviso:

• LINEA 1 "Attività integrate per l’empowerment, la formazione professionale, la certificazione delle competenze, l’accompagnamento al lavoro, la promozione di nuova imprenditorialità, la mobilità transnazionale negli ambiti della Green & Blue Economy”

• LINEA 2 “Progetti volti a stimolare il lavoro autonomo e l’imprenditorialità nell’ambito della Green & Blue Economy attraverso il coinvolgimento diretto di raggruppamenti di partner che rappresentano sia gli enti pubblici sia gli operatori economici presenti nelle aree rurali e costiere della Sardegna (Gruppi di Azione Locale- GAL e Fisheries Local Action Groups - FLAG)”

• LINEA 3 “Progetti per la formazione specialistica di profili di qualificazione innovativi nell’ambito della Green & Blue Economy”

• LINEA 4 “Progetti per qualificare l’offerta formativa degli istituti tecnici e professionali nell’ambito della Green & Blue Economy, attraverso la compartecipazione delle imprese locali, favorendo in tal modo una migliore occupabilità dei giovani e la diminuzione della dispersione scolastica”

• LINEA 5 “Progetti per la formazione dei lavoratori da realizzarsi mediante piani formativi di impresa volti all’innovazione di processo o prodotto in ottica Green & Blue”.

L’Avviso più interessante per i temi legati allo sviluppo delle aree interne è certamente “Misure integrate tra sviluppo locale partecipativo e occupazione negli ambiti della Green & Blue economy - Linee di sviluppo progettuale 2 e 3” che ha avuto per oggetto la selezione di proposte progettuali relative a due specifiche azioni dell’Accordo di Partenariato nell’ambito del POR FSE SARDEGNA 2014-2020:

• l’azione 8.6.3 - Misure integrate tra sviluppo locale e occupazione in collaborazione con i sistemi di rappresentanza territoriale, nel quadro dell’obiettivo specifico 8.6 - Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi (Linea 2 dell’Avviso);
• l’azione 10.4.4 - Interventi formativi per la qualificazione di nuove figure professionali nella green economy, nel quadro dell’obiettivo specifico 10.4 - Accrescimento delle competenze della forza lavoro e agevolare la mobilità, l’inserimento/reinserimento lavorativo (Linea 3 dell’Avviso).

 

LINEA

 

FONTI DI FINANZIAMENTO

 

IMPORTO (M€)

 

LINEA 2

 

POR SARDEGNA FSE 2014- 2020 (ASSE I)

 

13,96

LINEA 3

 

POR SARDEGNA FSE 2014- 2020 (ASSE III), FONDI REGIONALI

 

8,01

TOTALE

21,97

 

L’Avviso pubblico ha inteso favorire l’integrazione fra lo sviluppo locale partecipativo e una serie di specifici interventi sul versante dell’occupazione volti a rafforzare la coesione sociale e la competitività in specifici ambiti territoriali, con l’obiettivo di contribuire ad innalzare il livello di conoscenza e competenza della popolazione sarda, dei giovani e degli adulti, dei disoccupati e degli occupati, attraverso la realizzazione di percorsi di sviluppo delle competenze finalizzati a un più efficace utilizzo delle risorse comunitarie e per l’avvio di nuove attività economiche nell’ambito della Green & Blue economy.

Nello specifico la LINEA 2 prevede la realizzazione di percorsi di accompagnamento alla creazione di impresa e al lavoro autonomo di 120 ore minime suddivise in:
• 30 ore di formazione mirata all’acquisizione di conoscenze e competenze imprenditoriali riferibili agli ambiti individuati della Green & Blue Economy
• 30 ore di consulenza preliminare all’avvio delle nuove attività economiche
• 60 ore di assistenza tecnica e consulenza individuale all’avvio delle nuove attività economiche.

La LINEA 3 ha finanziato corsi di formazione finalizzati all’acquisizione di una certificazione di competenze di durata variabile in relazione alla tipologia di certificazione e azioni di informazione e sensibilizzazione sulle opportunità offerte dalla Green & Blue Economy.

I destinatari finali dell’iniziativa sono gli inattivi, gli inoccupati, i disoccupati, con particolare riferimento ai disoccupati di lunga durata, ai giovani fino ai 35 anni, ai NEET e alle donne, gli occupati in coerenza con il Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019.
I beneficiari per entrambe le Linee sono Raggruppamenti strategici guidati da Agenzie Formative accreditate in Macrotipologia b (Formazione post obbligo e formazione superiore); a seconda della natura del Raggruppamento Beneficiario, i beneficiari possono appartenere alla:

• Tipologia A - Raggruppamenti aventi all’interno Gruppi d’azione locale ammissibili al FEASR (G.A.L)
• Tipologia B - Raggruppamenti aventi all’interno Gruppi d’azione ammissibili al FEAMP (Fisheries Local Action Groups - FLAG)
• Tipologia C - Raggruppamenti aventi all’interno rappresentanze di ambiti territoriali (Aree interne ed altri ambiti territoriali individuati dalla L.R. 2/2016) diversi da quelli ammissibili al FEASR e/o al FEAMP.

Il numero di operazioni finanziate è pari a 63: per linea 2 sono 32 e per linea 3 sono 31; come è possibile vedere dalla tabella a seguire l’area di S3 che ha prevalso è “il turismo e i beni culturali e ambientali”.

 

 

 

AREE S3

 

2A

2B

2C

3A

3B

3C

Totale

AGRIFOOD

2

1

1

1

1

1

7

ICT

2

 

2

 

 

5

9

RETI PER LA GESTIONE INTELLIGENTE DELL'ENERGIA

1

 

1

 

 

 

2

TURISMO E BENI CULTURALI E AMBIENTALI

11

3

8

13

3

7

45

TOTALE

16

4

12

14

4

13

63

 

I partner sono 15 GAL rappresentati nella cartina e 3 FLAG (Sardegna Orientale, Nord Sardegna, Sardegna Sud Occidentale).

 

 

 

Elemento qualificante ed innovativo è certamente la struttura di attivazione dell’Avviso che ha previsto diversi step con l’obiettivo di raggiungere un ancoraggio territoriale ben definito e di finanziare proposte progettuali fondate e coerenti con le problematiche da affrontare:

1. Presentazione delle proposte progettuali di massima
2. Lavori della commissione di valutazione e concessione del finanziamento
3. Attività di analisi dei fabbisogni formativi e professionali del territorio e progettazione esecutiva delle attività
4. Procedura negoziale con il Responsabile di Azione (RdA) e approvazione delle proposte progettuali esecutive
5. Selezione dei destinatari dei percorsi e avvio delle attività formative.

In particolare gli step 3 e 4 sono stati realizzati attraverso numerosi incontri di negoziazione con i partner locali finalizzati ad evidenziare e condividere le motivazioni che hanno condotto alla strutturazione della proposta progettuale. Gli incontri sono stati inoltre momenti di condivisione del processo di selezione e gestione dei progetti nel rispetto del principio di trasparenza, uno dei principi salienti del codice europeo di condotta per il partenariato (ECCP).

Le proposte progettuali sono contraddistinte dalla presenza di due diverse fasi di progettazione da parte dei raggruppamenti. L’Avviso prevede, infatti, che le domande di candidatura, trasmesse attraverso i dossier telematici dai raggruppamenti proponenti nel corso dell’anno 2016, costituiscano una progettazione di massima contenente, in relazione agli aspetti didattici, informazioni indicative da dover approfondire successivamente rispetto alla concessione del finanziamento, attraverso un’attività di analisi dei fabbisogni (i cui costi rientrano tra le spese ammissibili del finanziamento dell’operazione stessa) e una conseguente progettazione di dettaglio (prog. esecutiva), contenente tutte le indicazioni omesse durante la prima fase e aventi fondamento dai risultati delle analisi sul territorio.

La progettazione di dettaglio si differenzia sostanzialmente da quella di massima soprattutto a causa della presenza:

- dell’articolazione dell’offerta formativa, comprendente il numero, la durata e la sede dei percorsi che la compongono;

- dei riferimenti puntuali all’oggetto della formazione, espresso attraverso i richiami al Repertorio Regionale dei Profili di Qualificazione (RRPQ). Laddove, durante la fase di analisi, si fossero registrati fabbisogni formativi nel territorio non soddisfacibili con un’offerta mirata alla certificazione di competenze già inserite all’interno del RRPQ, contestualmente alla stesura della progettazione di dettaglio, il raggruppamento avrebbe curato anche l’inserimento di un nuovo profilo (questo aspetto, visto anche l’elevato numero di operazioni finanziate dagli avvisi, ha contribuito in maniera sostanziale all’espansione del Repertorio stesso);

- dei dettagli delle attività di mobilità transazionale, animazione territoriale, accompagnamento al lavoro;

- dell’indicazione dei materiali e delle attività di mainstreaming verticale e orizzontale;

- dei cronoprogrammi fisici e finanziari delle attività formative;

- delle indicazioni di dettaglio dei gruppi di lavoro impegnati nell’attuazione dei percorsi formativi.

Gli incontri di raggruppamento e il RdA sono stati pensati per permettere uno scambio diretto tra i raggruppamenti e il RdA che consenta di prevedere eventuali difficoltà connesse all’attuazione delle operazioni e di garantire che la proposta progettuale esecutiva risulti allineata alle indicazioni dell’Avviso e quindi ai risultati attesi dall’amministrazione, con particolare attenzione alle procedure di selezione dei destinatari, al rispetto delle linee guida della comunicazione, all’ammissibilità delle spese previste e alla coerenza e alla qualità generale dell’offerta.

Tale processo ha avuto un impatto importante sulle logiche di sistema, producendo innanzitutto un rafforzamento della capacità istituzionale dei partner e aumentando notevolmente il livello qualitativo della progettazione che si caratterizza così come fortemente legata ai fabbisogni del territorio, co-progettata da partner di diverso profilo (istituzionali, profit, terzo settore), connessa con il repertorio dei profili professionali, che è stato utilizzato come riferimento dinamico prevedendo l’inserimento di nuovi profili e/o componenti da aggiornare.
I progetti che sono in fase di completamento saranno oggetto di valutazione sul placement.

Il modello della progettazione in doppia fase ha in seguito ispirato l’articolazione dell’Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali per percorsi di istruzione e formazione professionale per il conseguimento della qualifica professionale di cui all’art. 17, comma 1, lett. a), del d.lgs. 226/2005 e sperimentazione del sistema duale e dell’Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali per percorsi di istruzione e formazione professionale di quarto anno per il conseguimento del diploma professionale di cui all’art. 17, comma 1, lett. B) del d.lgs. 226/2005 e sperimentazione del sistema duale.

Tali Avvisi, infatti, prevedono una fase di fine tuning incentrata sui contenuti didattici dei percorsi e finalizzata a garantire l’uniformità dell’offerta formativa di Istruzione e Formazione Professionale sul territorio regionale, svolta con modalità e tempistiche molto simili a quelle rintracciabili all’interno degli Avvisi della Green & Blue Economy.



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