Quaderno del 30 settembre 2015
APPROFONDIMENTI
Il contesto del Semestre Europeo
Il contesto del Semestre Europeo
Come ogni anno, nell’ambito del Semestre europeo la Commissione europea ha pubblicato l’analisi annuale della crescita - Annual Growth Survey - AGS (4) -, riguardante principalmente le previsioni per la crescita e l’occupazione; questa analisi si fonda sulle seguenti priorità rivolte ai 26 paesi dell’Unione, che corrispondono ai pilastri del “Piano Junker”: il rilancio degli investimenti per sostenere la futura crescita; la realizzazione di riforme strutturali ambiziose sui mercati dei prodotti, dei servizi e del lavoro, affinché aumentino la produttività, la competitività e gli investimenti; il perseguimento delle responsabilità di bilancio in grado di conciliare la stabilizzazione a breve termine con la sostenibilità a lungo termine. Ai tre pilastri si aggiunge il monito generale al miglioramento della politica occupazionale e del sistema di protezione sociale, al fine di garantire una maggior coesione sociale come elemento fondamentale per una crescita economica sostenibile.
La Commissione Junker ha altresì ritenuto conveniente emanare un unico “pacchetto sulla sorveglianza economica” a febbraio 2015, anticipandone l’uscita rispetto agli anni precedenti (5); il 18 marzo 2015 è stata inoltre pubblicata la Relazione per Paese relativa all’Italia 2015 (Country report), quest’anno comprensiva, pertanto, dell’esame approfondito sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macro economici (6).
Il Documento di Economia e Finanza (DEF) – comprensivo del Programma di Stabilità (PdS) e del Programma Nazionale di Riforma (PNR) - è stato presentato dal governo italiano alla Commissione il 28 aprile 2015 e rappresenta la tappa successiva a carattere nazionale nel processo del semestre europeo (7). Nello specifico, si può riscontrare che gli ambiti di riforma, che il governo nazionale considera capaci di un impatto sulla sostenibilità delle finanze pubbliche, riguardano: i) la pubblica amministrazione e la semplificazione; ii) i mercati dei prodotti e dei servizi; iii) il mercato del lavoro; iv) la giustizia civile; v) l'istruzione; vi) uno spostamento del carico fiscale; vii) la revisione della spesa come misura di finanziamento.
Sulla base di questo documento strategico e delle complementari valutazioni di pertinenza economica, finanziaria e normativa, la Commissione ha concesso all’Italia la possibilità di ridurre il disavanzo a un ritmo più lento rispetto a quanto prevedono il Patto di stabilità e crescita e i regolamenti comunitari. Pur avendo apprezzato l’introduzione di misure importanti, secondo la Commissione l’Italia rimane tra i Paesi con squilibri eccessivi e oggetto di raccomandazioni in diversi settori in cui rimangono ancora debolezze da affrontare.
Il 13 maggio 2015 la Commissione europea ha emanato le Raccomandazioni specifiche per Paese per il 2015, insieme alla Comunicazione generale su come intensificare e sostenere la ripresa, nonché dare attuazione al nuovo semestre europeo (8) e alla Raccomandazione sui temi più specificamente pertinenti all’intera zona euro (9), a chiusura del ciclo di coordinamento delle politiche economiche e di bilancio della UE, attuato nell’ambito del Semestre europeo. Nel mese di giugno è stata avviata la relativa discussione nei comitati e nelle formazioni rilevanti del Consiglio UE; sono state poi approvate dal Consiglio europeo del 25-26 giugno, quindi adottate formalmente dal Consiglio UE il 14 luglio 2015. Spetterà quindi all’Italia attuarle, dando il via al “Semestre nazionale”, includendole nelle politiche e nei piani di bilancio nazionale per il 2015-2016.
(4): Cfr. Commissione europea, Bruxelles COM(2014) 902 finale del 28.11.2014.
(5): Le relazioni della Commissione, che all'epoca si chiamavano documenti di lavoro, venivano presentate a maggio/giugno insieme alle CSR.
(6): Cfr. Commissione europea, Bruxelles SWD(2015) 31 final/2 del 18.3.2015 comprensiva della COM(2015) 85 final In depth Review, cioè l’esame approfondito sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici emanata il 26 febbraio 2015.
(7): http://www.steste.gov.it/focus/article_0008.html
(8): COM(2015) 250 final 2015 European Semester: Country-specific recommendations del 13 maggio 2015,
(9): COM(2015) 251 final Recommendation for a COUNCIL RECOMMENDATION of 14 July 2015 on the implementation of the broad guidelines for the economic policies of the Member States whose currency is the euro del 13 maggio 2015.