Quaderno del 18 giugno 2021
FOCUS PNR - Sanità
Gli interventi messi in campo
Gli interventi messi in campo
Nelle fasi iniziali dell’epidemia, l’iniziativa regionale si è concentrata prioritariamente sulla definizione delle azioni da attuare nell’ambito delle misure emergenziali già in atto per fronteggiare la crisi in termini di assistenza e cura, ma anche di contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19 all’interno degli ambienti ospedalieri e delle strutture sanitarie in genere.
In tale direttrice si inquadrano tutti gli interventi tempestivamente avviati per adeguare la rete nosocomiale alle sopravvenute esigenze: creazione di nuove aree ospedaliere ed extraospedaliere, in aggiunta alle disponibilità già esistenti; incremento delle dotazioni ordinarie di posti letto di terapia intensiva, semi intensiva e di degenza ordinaria; spostamenti e riconversioni di reparti; ristrutturazione dei Pronto soccorso, con separazione dei percorsi assistenziali e individuazione di distinte aree di permanenza per i pazienti sospetti Covid-19 o potenzialmente contagiosi; acquisto di mezzi per il trasporto in bio-contenimento; approvvigionamento e tempestiva distribuzione dei presidi tecnologici assistenziali e rafforzamento di tutta la filiera della salute, dall’industria farmaceutica ai dispositivi medici, con politiche di riconversione industriale; rafforzamento del contingente di operatori sanitari impegnati nell’emergenza attraverso la messa a disposizione di personale già in forza alle strutture sanitarie, convogliato al trattamento delle persone affette da Covid-19, o l’assunzione di personale supplementare (medico, infermieristico e personale tecnico).
In una seconda fase, si è provveduto a rendere strutturale la risposta emergenziale all’aumento della domanda di assistenza in relazione alle successive fasi di gestione della situazione epidemiologica, attraverso il rafforzamento di reti e presidi territoriali per la salute, mediante la creazione di Covid Hotel, l’attivazione di collaborazioni con strutture private per ospitare pazienti Covid in ripresa dopo la fase acuta ma non dimissibili e pazienti Covid che necessitano di riabilitazione ospedaliera post-intervento, l’istituzione delle Unità speciali di continuità assistenziale per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19.
Sfruttando inoltre le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, si è puntato ad estendere la capacità di prevenzione e controllo contro il virus mediante la messa a punto di piattaforme e sistemi informatici per il monitoraggio e l'assistenza dei pazienti, per il tracciamento dei cittadini in quarantena, per la prenotazione di test diagnostici e vaccini.