prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 30 settembre 2025

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Sintesi delle principali azioni regionali

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Sintesi delle principali azioni regionali

Seguendo la metodologia di lavoro utilizzata gli anni precedenti, il risultato è frutto del lavoro di analisi dettagliata e ragionata, a livello di sistema delle Regioni, delle azioni emerse dalla lettura dei dati di monitoraggio che ciascuna Regione ha fornito mediante la restituzione degli strumenti di rilevazione (schede di rilevazione e matrici consuntive degli interventi). Dall’analisi dei contributi regionali emergono interventi di riforma e di investimenti incisivi nell’arco di un’annualità e in continuità o in rafforzamento di azioni durature a favore dello sviluppo economico, sociale e occupazionale, in un processo di progresso sostenibile in ciascun territorio regionale.

Di seguito si riportano i temi principali emersi, riconducibili alle quattro Raccomandazioni specifiche per paese (CSR). Per una lettura più dettagliata delle azioni regionali intraprese nel corso del 2024 si rimanda al documento completo Analisi annuale e monitoraggio degli interventi di riforma e investimento delle Regioni e Province autonome 2025.

La Raccomandazione CSR1 per l’Italia mira a garantire sostenibilità economica e promuovere la crescita nel quadro della nuova governance europea. Le Regioni hanno approvato bilanci e rendiconti in linea con gli obiettivi di finanza pubblica, ottenendo saldi positivi e riducendo il debito. Sono stati finanziati sanità, lavoro, innovazione e infrastrutture ottimizzando la spesa. Sul fronte fiscale, sono state introdotte misure di alleggerimento per i redditi medio-bassi, sostituita l’IMU con l’ILIA e semplificati gli adempimenti tributari. È stata potenziata la digitalizzazione dei pagamenti, migliorata la gestione di IRAP e IRPEF e rafforzati gli strumenti anti-evasione. Infine, sono stati sviluppati strumenti di rendicontazione innovativi (Bilancio di genere, Ecobilancio, Strategie di sviluppo sostenibile).

La lettura della Raccomandazione CSR2 porta a distinguere tra più piani di analisi in corrispondenza ai temi chiave indicati dal Country Report 2025 e in risposta ai Consideranda delle Raccomandazioni del Consiglio nella prospettiva di rafforzare la capacità amministrativa di gestire i fondi dell’Unione, di accompagnare i processi in atto a livello nazionale; in particolare le Regioni hanno segnalato provvedimenti in termini di riforme e investimenti riguardanti l’efficienza della pubblica amministrazione e della giustizia, il potenziamento del sistema sanitario, la governance del mercato del lavoro e dei servizi per il lavoro (potenziamento dei CPI e dell’attuazione del Programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori - GOL), il rafforzamento dei meccanismi di protezione sociale, il miglioramento dei risultati scolastici e delle competenze (misure afferenti al diritto allo studio e a giovani non occupati né inseriti in un percorso di istruzione o formazione – NEET), l’istruzione terziaria e l’istruzione terziaria professionalizzante (ITS Academy, i Poli tecnico professionali, i Percorsi annuali IFTS, diritto allo studio universitario o terziario equivalente), i temi della sostenibilità e transizione green (transizione energetica, i cambiamenti climatici, protezione dell'ambiente, tutela della biodiversità, decarbonizzazione, mobilità sostenibile, economia circolare).

Rispetto alla CSR 3, considerate le debolezze evidenziate dalla Commissione europea nelle Raccomandazioni specifiche per l’Italia 2025, riguardanti la qualità del lavoro e la segmentazione del mercato del lavoro, in risposta al Consideranda 25, è stata confermata nel 2024 la centralità delle azioni poste in essere dalle Regioni grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e della programmazione FSE Plus per migliorare le competenze della forza lavoro in risposta ai bisogni in evoluzione delle imprese, anche in termini di maggiore partecipazione all'apprendimento degli adulti e promozione dell'inclusione nel mercato del lavoro di donne, giovani e soggetti svantaggiati (politiche attive per il lavoro e della formazione professionale e partecipazione delle donne al mercato del lavoro e le pari opportunità).

Con riferimento alla CSR 4, come evidenziato nelle Raccomandazioni, anche nel 2025 l'Italia deve fare fronte a varie altre sfide in tema di competitività ricerca e innovazione delle imprese, politica industriale e concorrenza. L’insieme degli interventi regionali in questo campo si è rivolto principalmente a centrare gli obiettivi della twin transition (green and digital), accompagnando il tessuto produttivo verso il consolidamento, la modernizzazione e la diversificazione dei processi (Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) 2021-2027, riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche, innovazione, collaborazioni pubblico-privato e della cooperazione tra le imprese e il mondo accademico.

 



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