prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 30 settembre 2016

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Ue e Italia, l’impegno per lo sviluppo e per un’Europa più unita ed efficiente

Nell’ambito dell’attuazione della Strategia Ue 2020, la Commissione europea ha più volte sottolineato la necessità di perseguire lo sviluppo e la competitività del Paese. In particolar modo esorta ad adottare politiche di contrasto alla povertà, ad incrementare gli investimenti in ricerca e innovazione e ad attuare una riforma della pubblica amministrazione che offra maggiore efficienza e migliore qualità nel settore, che renda l’apparato pubblico citizens and firms friendly e che riduca gli oneri a carico di cittadini e imprese. Nell’approfondimento che pubblichiamo mettiamo in luce il contributo dei Programmi operativi Fse e Fesr 2014/2020 per il raggiungimento di questi obiettivi.

 

Con il succedersi delle programmazioni comunitarie e l’evolversi normativo dei fondi comunitari, sono cambiati e stanno cambiando anche modalità di lavoro e ruoli degli attori che lavorano in questo ambito. Le Autorità di Audit, ad esempio, hanno assunto nel tempo un ruolo sempre più attivo nel sistema di gestione e controllo, da svolgersi in maniera integrata con l’Autorità di Gestione e di Certificazione. Ricostruiamo qui l’iter che ha segnato questa trasformazione, caratterizzata dall’intensificarsi della collaborazione tra i soggetti coinvolti, indicandone i momenti salienti del confronto relativo ai temi della programmazione 2007-2013.

 

Per la sezione In Pillole pubblichiamo due aggiornamenti:

- il primo dedicato allo sviluppo del sistema duale in Italia, a partire dall’accordo di Conferenza Stato - Regioni del 2015 fino all’attuazione territoriale condotta finora;

- il secondo riferito agli ultimi sviluppi nel sistema della certificazione delle competenze: ripercorriamo le tappe compiute per arrivare alla realizzazione del Quadro nazionale delle qualificazioni regionali (QNQR) e delle relative competenze, riportiamo cenni al contesto normativo europeo e nazionale in cui sono maturate le scelte operative adottate.

 

"Dobbiamo dare vita ad un’Europa migliore: un’Europa che protegge, che preserva il modo di vivere europeo, che dà forza ai cittadini e che difende, sia al proprio interno che all’esterno". Nell’abituale discorso sullo stato dell’Unione, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha voluto ribadire quest’anno lo spirito unitario che deve sempre più caratterizzare l’Europa, potenziando l’integrazione, sciogliendo i nodi che ostacolano l'incisività e l'efficacia delle politiche dell'Unione. Nel suo contributo, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea ci illustra i passaggi salienti dell’intervento di Juncker: dal sostegno alla crescita e all’occupazione attraverso il potenziamento del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) agli interventi per l’unione dei mercati dei capitali; dal mercato unico digitale ai temi della migrazione e sicurezza.