Quaderno del 30 giugno 2025
ANTICIPAZIONI
Nuova governance UE, come cambia il Contributo regionale
di Mariella Bucciarelli
Tecnostruttura - Settore Sviluppo Sostenibile E Semestre europeo
La riforma della governance economica europea (30 aprile 2024) ha comportato per tutti gli Stati membri rilevanti novità su aspetti procedurali e linee di intervento. Successivamente con l’uscita del Pacchetto di primavera (19 giugno 2024) e del Pacchetto d’autunno (26 novembre 2024 e 17 dicembre 2024) Tecnostruttura ha redatto un’analisi dei documenti contenuti nei Pacchetti, offrendo una lettura delle ricadute per l’Italia che la riforma ha avviato in termini di temi chiave, novità procedurali indicate dalla CE, nuovi documenti e strumenti tecnici introdotti.
A seguito della riforma, tutti gli Stati membri hanno elaborato e presentato alla Commissione europea (entro il 30 settembre) i Piani nazionali strutturali di bilancio di medio termine (PSB), che sostituiscono i programmi di stabilità o convergenza e i programmi nazionali di riforma (PNR), che confluiscono nei PSB, che descrivono i percorsi della spesa, le riforme strutturali e gli investimenti pubblici programmati per perseguire gli obiettivi di politica economica attinenti alle priorità europee – PNRR compreso - e alle sfide socioeconomiche individuate nelle raccomandazioni specifiche per paese (CSR) emanate nel Semestre europeo, nonché alle sfide nazionali.
Le Regioni e le Province autonome, a partire dal 2012, hanno effettuato ogni anno la redazione del monitoraggio degli interventi di riforma e investimento regionali, quale Contributo delle Regioni al Programma Nazionale di Riforma (PNR-PNRR), in attuazione al Semestre europeo e validato dalla Conferenza delle Regioni. Posto alla base del dialogo con la Commissione europea per il coordinamento della politica economica, il PNR è confluito nel PNRR e oggi nel Piano strutturale di bilancio di medio periodo (PSB).
Con il nuovo scenario che si è delineato nell’ambito del Semestre europeo nel 2024, con le novità introdotte dalla Commissione europea nel Pacchetto di primavera (luglio 2024) e nel Pacchetto di autunno (novembre-dicembre 2024) è stato necessario ripensare anche il documento Contributo al Programma Nazionale di Riforma (PNR), non tanto nel principio di esame e raccolta dei provvedimenti regionali, quanto nell’impostazione generale che rendesse esplicita la riforma avviata a livello europeo.
A partire da quest’anno, al posto del tradizionale “Contributo” prende avvio l’Analisi annuale e monitoraggio degli interventi di riforma e investimento delle Regioni e Province autonome 2025.
Il documento, in fase di elaborazione, prevede, come di consueto, la raccolta e l’analisi dei provvedimenti regionali, registrati grazie a griglie di rilevazione riviste ed aggiornate in base al nuovo assetto di governance. Alla luce delle modifiche europee è stato necessario rivedere il monitoraggio secondo 4 Matrici di rilevazione degli interventi, predisposte sulla base delle 4 Raccomandazioni specifiche per paese proposte all’Italia per il 2025 (CSR); secondo le indicazioni della CE, è necessario continuare il monitoraggio anche per le Raccomandazioni a partire dal 2019.
Inoltre, le Misure e sotto-misure contenute nelle matrici di rilevazione sono state riviste cercando di renderle quanto più rispondenti agli impegni regionali e ai possibili impatti regionali, dando a questi elementi priorità rispetto alle tematiche più nazionali.
Il documento di Analisi annuale e monitoraggio degli interventi di riforma e investimento delle Regioni e Province autonome 2025 prenderà in considerazione i provvedimenti normativi, regolativi e attuativi, di tutte le Regioni e le Province autonome, emanati nel periodo compreso tra febbraio 2024 e gennaio 2025.
Altresì, come da prassi consolidata, per restituire un quadro di programmazione integrata, il documento di Analisi annuale e monitoraggio degli interventi di riforma e investimento delle Regioni e Province autonome 2025 consentirà di raccordare gli interventi regionali con Missioni, componenti e riforme individuate nel PNRR italiano, con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs dell’Agenda 2030 dell’ONU), con la programmazione europea 2021-2027, con i 12 Domini del Benessere equo e sostenibile (BES -ISTAT), con i principi del Pilastro europeo dei diritti sociali, e con la Strategia Nazionale Sviluppo Sostenibile.
La raccolta dei contributi delle singole Regioni e Province autonome e la composizione finale del documento di Analisi annuale e monitoraggio degli interventi di riforma e investimento delle Regioni e Province autonome 2025 saranno curate nell’ambito della collaborazione fra il Cinsedo e Tecnostruttura delle Regioni per il FSE; come già detto, il documento è in fase di elaborazione e una volta completata la stesura, come di consueto, sarà sottoposta all’approvazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.