prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 30 giugno 2022

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ITS, prosegue il confronto per la riforma del sistema

di Luca Sciarretta
Tecnostruttura - Settore Istruzione E Formazione

All’interno dell’articolo “NEET e PNRR: Le azioni in via di sviluppo”, pubblicato su QT del 31 marzo 2022, avevamo dato conto del lavoro emendativo sulla proposta di legge “Ridefinizione della missione e dell’organizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” svolto nel mese di luglio 2021 alla Camera dei Deputati. Proseguiamo quindi il lavoro di informazione circa lo stato di avanzamento di questo provvedimento di riforma e riorganizzazione del sistema ITS.

Sempre nel mese di luglio il provvedimento è passato all’esame della VII Commissione del Senato concludendo l’iter di disamina il 18 maggio u.s. Anche in questo caso le Regioni hanno mantenuto alta l’attenzione seguendo l’evoluzione del testo in ogni sua puntuale modifica e proponendo il proprio contributo per valorizzare la decennale esperienza maturata nei territori in tema di ITS.

Il testo licenziato dalla VII Commissione del Senato accoglie sostanzialmente la maggioranza delle istanze presentate dalle Regioni. Permangono però alcune questioni i cui contenuti sono di rilievo e coerenti con le competenze programmatorie delle Regioni. La prima attiene le previsioni in tema di regime transitorio. Nonostante i molteplici solleciti, la VII Commissione del Senato non ha accolto la richiesta delle Regioni di salvaguardare le programmazioni regionali ritenendo temporaneamente accreditate le fondazioni non ancora costituite ma previste all’interno dei piani regionali triennali. Questo significa interferire con quelle strategie di sviluppo economico territoriale già avviate e di cui gli ITS sono uno dei fulcri, quali strumenti per l’acquisizione di conoscenze e competenze fondamentali per la competitività delle imprese e per lo sviluppo di professionalità tecniche di alto livello.

Le Regioni ritengono inoltre indispensabile l’accoglimento della iniziale proposta emendativa regionale che prevedeva l’assegnazione delle risorse dell’istituendo Fondo di istruzione tecnologica superiore entro e non oltre il 31 marzo direttamente alle Regioni, che le riverseranno successivamente alle Fondazioni ITS. Ciò in quanto la mancata indicazione di una data certa per i trasferimenti di risorse alle Regioni rischierebbe di determinare uno sfasamento temporale tra l’avvio dei corsi e l’effettivo trasferimento delle risorse dalle Regioni alle Fondazioni ITS e renderebbe difficoltosa la programmazione stessa dei corsi.

Ultimo punto, ma assolutamente non meno importante è quello dei numerosi, diciannove per la precisione, decreti attuativi. Su questo tema le Regioni hanno fatto presente la necessità di prevedere un Tavolo di lavoro congiunto con il ministero dell’Istruzione affinché la vera e propria fase attuativa della riforma del sistema ITS sia frutto della concertazione e leale collaborazione tra le istituzioni preposte. Non solo, il tavolo di lavoro si qualifica anche come necessario strumento per la valorizzazione e messa a sistema dell’importante bagaglio esperienziale maturato sui territori dalle amministrazioni regionali su argomenti quali, ad esempio, la descrizione delle figure professionali di riferimento o gli standard minimi di accreditamento, che sono tra gli oggetti dei futuri decreti attuativi.

Le questioni appena elencate sono state oggetto di un primo confronto nel convegno “Stati generali dell’Istruzione: ITS la nuova istruzione tecnica superiore e il mondo del lavoro”, tenutosi presso la Fiera Didacta a Firenze, lo scorso 21 maggio. Il seminario ha visto la partecipazione del ministro dell’Istruzione, prof. Patrizio Bianchi, e della ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie, on. Mariastella Gelmini. All’incontro erano inoltre presenti il senatore Riccardo Nencini, presidente della VII Commissione Istruzione Cultura del Senato, l’on. Gabriele Toccafondi e l’on. Valentina Aprea, membri della VII Commissione Istruzione della Camera. Ministri e membri di Camera e Senato che hanno evidenziato il consenso trasversale ottenuto dalla proposta di legge. Consenso al quale si sono unite le Regioni attraverso l’intervento dell’assessore Claudio Di Berardino, coordinatore della Commissione X Istruzione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il quale ha però evidenziato le questioni sopra richiamate con particolare attenzione, non solo al rispetto delle competenze normativamente previste in tema di programmazione dell’offerta formativa ITS, ma anche alla necessità di una collaborazione sinergica che possa mettere il sistema Paese nella condizione di raggiungere gli ambiziosi obiettivi posti dal PNRR in tema di formazione terziaria non universitaria.

Una occasione, quella di Didacta, che è sicuramente servita per comprendere l’importanza di armonizzare gli importanti obiettivi di livello nazionale posti dal PNRR nel rispetto delle politiche di sviluppo economico e sociale attualmente in corso nei diversi territori e di cui gli ITS sono certamente uno dei perni strategici. L’interlocuzione proficuamente avviata in tale occasione tra Regioni e Ministeri competenti è ulteriormente proseguita nell’incontro tra gli assessori della Commissione X e i ministri Bianchi e Gelmini del 9 giugno u.s. presso il ministero dell’Istruzione. È in tale occasione che, in esito al confronto, è stato stabilito di istituire un Tavolo di confronto permanente per l’attuazione della riforma del sistema di istruzione tecnica superiore. Luogo che nel breve periodo vedrà Regioni e Ministeri lavorare congiuntamente per la definizione dei decreti attuativi previsti dalla proposta di legge, ma che potrebbe rivelarsi altrettanto utile anche in futuro per valutazioni periodiche sullo stato di avanzamento della riforma. Ciò nella coscienza che il PNRR si pone all’interno di un orizzonte temporale che avrà corso per i prossimi tre anni, fino al 2025. Successivamente sarà ancor più fondamentale mantenere una sede stabile di dialogo tecnico ed istituzionale per individuare metodi e strumenti utili a garantire la sostenibilità in termini di risorse umane e finanziarie di un sistema che, ad oggi, riceve un grande impulso e che si prefigge di raddoppiare il numero degli alunni attualmente coinvolti.