prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 30 giugno 2014

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Consiglio Ue, al via la presidenza italiana

di Roberta Giangiorgi
Tecnostruttura - Settore Comunicazione



Prende ufficialmente il via il 1° luglio il turno di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea, che terminerà il prossimo 31 dicembre. Un appuntamento importante che l’Italia non intende vivere come “mera celebrazione”. Come ha spiegato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “L'impegno italiano non è un impegno di mera celebrazione della continuità storica del progetto europeo, è un impegno consapevole del punto di crisi cui è giunta la costruzione europea”. Per questo l'Italia propone “un forte cambiamento delle politiche”.


Parole a cui fanno eco quelle riportate nel documento italiano consegnato al presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, in cui si sottolinea che "è arrivato il tempo di ripensare una più efficace strategia politica per riportare la crescita, creare posti di lavoro e promuovere la coesione". Ma anche "incoraggiare le riforme strutturali a livello nazionale, perché sono il pilastro della nuova agenda politica europea".


Come ha sottolineato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, la lotta contro la disoccupazione, e in particolare contro la disoccupazione giovanile, deve diventare un elemento costitutivo dell'identità europea o non ci sarà alcuna stabilità possibile. Il piano di lavoro dei prossimi mesi sarà quindi dedicato principalmente a iniziative per la crescita e l'occupazione e a rafforzare il ruolo dell'Unione Europea nel mondo.


Un programma che segna, inoltre, la volontà comune del Trio (Italia, Lettonia e Lussemburgo, i due Paesi che assumeranno dopo di noi il turno di presidenza) di lavorare nei prossimi diciotto mesi a rafforzare l'Europa della crescita economica, per un'Unione capace di affrontare le sfide della globalizzazione.


In allegato le slide illustrative sul Consiglio dell'Unione europea.

Documento allegato: Consiglio-Ue