prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 29 settembre 2023

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Strategia europea sull’assistenza a lungo termine: il possibile ruolo del FSE+ nell’attuazione

di Teresa Cianni
Tecnostruttura - Settore Fse

La crisi sanitaria causata dal coronavirus ha portato il lavoro degli operatori di assistenza formale e informale al centro dei dibattiti politici relativi alle condizioni di lavoro, comprese le questioni di genere e di equilibrio tra lavoro e vita privata.

Nel gennaio 2021 il Parlamento europeo ha chiesto un Care Deal per l'Europa, che avrebbe adottato un approccio globale a tutti i bisogni e i servizi di assistenza, oltre a stabilire standard minimi e linee guida di qualità per l'assistenza durante l'intero ciclo di vita, e invitato la Commissione e gli Stati membri a porre l'assistenza al centro della ripresa post-pandemia.

In risposta a tale sollecitazione la Commissione Europea, il 7 settembre 2022, ha presentato la Strategia europea per l'assistenza, che mira a garantire servizi di assistenza di qualità, accessibili e a costi contenuti in tutta l'Unione europea, e a migliorare la situazione sia dei beneficiari di assistenza sia delle persone che li assistono, a livello professionale o informale.

La Strategia per l’assistenza fa parte di un più ampio impegno preso dall’Unione europea per rafforzare la sua dimensione sociale. Il provvedimento, infatti, era previsto dal Piano d’azione sul Pilastro europeo dei diritti sociali approvato nel 2021 e finalizzato a raggiungere gli obiettivi che la UE si è data per il 2030 in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà.

La Strategia europea per l’assistenza si articola in tre documenti: una comunicazione della Commissione Ue e due proposte per delle raccomandazioni del Consiglio; raccomandazioni che il Consiglio “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori” ha adottato nella seduta dell’8 dicembre scorso.

La comunicazione, si legge nel comunicato stampa, “definisce una visione del modo in cui l’assistenza viene fornita in Europa e prevede ulteriori azioni di supporto a livello europeo e inviti all’azione a livello nazionale”.

Le raccomandazioni, invece, riguardano minori e anziani, due segmenti di popolazione particolarmente rilevanti per il welfare italiano.

Nel pacchetto documentale la Commissione sottolinea, tra l’altro, l’importanza di aumentare gli investimenti nell’assistenza a lungo termine - pubblici e privati - in modo sostenibile a livello nazionale. In tal senso, viene rimarcato, i finanziamenti della UE possono giocare un ruolo importante, integrando tale sforzo: Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Fondo sociale europeo Plus (FSE+), Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery Fund), strumento di sostegno tecnico ecc. possono infatti contribuire all’attuazione della richiamata Strategia.

In particolare, il Fondo sociale europeo ha tradizionalmente posto al centro delle proprie politiche gli interventi per favorire l’accesso ai servizi di educazione e cura per l’infanzia così come le iniziative dirette a garantire la vita indipendente delle persone con disabilità e l’invecchiamento attivo della popolazione anziana, nonché ad offrire misure di sostegno ai familiari gravati da carichi di cura.

In vista dell’attuazione della nuova programmazione del FSE+ 2021-2027, le Regioni hanno deciso, quindi, di mettere a sistema le attività condotte nella precedente programmazione e di avviare una riflessione sul contributo dei futuri Programmi alla realizzazione degli obiettivi delineati nella Strategia e nelle raccomandazioni correlate.

In questo quadro si inscrive il lavoro che presentiamo, realizzato da Tecnostruttura, che, oltre a fornire una sintesi degli aspetti salienti della Strategia, corredandoli di riferimenti ai principi del Pilastro e agli altri atti e disposizioni europee citati nei documenti della Commissione (Carta dei diritti fondamentali e Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con Disabilità), sintetizza esempi di interventi già realizzati con i POR 2014-2020 (principalmente nell’Asse Inclusione Sociale), che si pongono in continuità con talune tipologie di azioni previste nell’ambito delle Priorità Inclusione e Occupazione dei PR 2021-2027, che appaiono in linea con i principali obiettivi indicati nella citata Strategia.

Il paragrafo conclusivo, infine, tratteggia le riforme e gli investimenti del PNRR potenzialmente in grado di concorrere, in una logica sinergica, alla realizzazione della Strategia, schematizzando poi i contenuti dei primi avvisi/bandi attivati a valere sulle pertinenti Missioni.

In proposito si precisa che è stato preso a riferimento il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dalla Commissione Europea, che non tiene conto, dunque, delle proposte di revisione avanzate dall’attuale Governo e in fase di condivisione interna e con la stessa Commissione.

In allegato il contributo “Strategia Europea sull’assistenza a lungo termine - Il possibile ruolo del FSE+ nell’attuazione”, a cura di Teresa Cianni (Tecnostruttura - Settore Fse).

Documento allegato: Strategia-Europea-Long-Term-Care