prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 29 settembre 2023

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Le nuove misure di inclusione sociale e lavorativa nel decreto-legge n. 48/2023: riflessi sui sistemi regionali


Introduzione

di Cristina Iacobelli
Tecnostruttura - Settore Politiche per il lavoro e dei Sistemi formativi

Con il decreto-legge n. 48 del 4 maggio 2023, convertito con modificazioni nella legge n. 85 del 3 luglio 2023, sono state introdotte nuove disposizioni in materia di inclusione sociale e lavorativa, volte a completare il processo avviato con la legge n. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023) di revisione e superamento della misura del Reddito di cittadinanza. Si apre, di fatto, una nuova fase normativa ed amministrativa, caratterizzata da una diversificazione degli strumenti di sostegno del reddito, da una differente identificazione delle platee dei destinatari degli stessi e da nuove, stringenti regole per l’attivazione delle persone, come condizione per la percezione dei sostegni. Il sistema dei servizi regionali del lavoro e della formazione viene coinvolto sul piano gestionale nell’attuazione dei dispositivi, con ricadute ed impatti che potranno essere valutati in itinere.

Il provvedimento, nel suo complesso, appare corposo; oltre alle misure di inclusione sociale e lavorativa, in esso sono infatti contenute disposizioni in materia di contratti e di rapporto di lavoro, in materia di tutela e sicurezza del lavoro, di incentivi all’occupazione, di ammortizzatori sociali, solo per citare alcuni esempi.

In questa sede, l’attenzione viene focalizzata sul CAPO I della legge e, in particolare, sulle misure dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la Formazione e il Lavoro, previsti rispettivamente dall’art. 1 e dall’art. 12, che costituiscono le due nuove misure nazionali finalizzate alla lotta alla povertà e all’inclusione socio - lavorativa. Si tratta di due strumenti alla radice diversi, per finalità, impostazione e platee di riferimento, che possono trovare spazi di complementarità e coesistenza. Entrambe le misure, inoltre, presentano profili di impatto sui servizi regionali del lavoro e della formazione, in relazione alla componente di attivazione della persona che caratterizza gli strumenti e che condiziona la percezione del sostegno economico.