prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 28 marzo 2024

+T -T Didacta 2024 - La Scuola Delle Regioni

L’importanza dell’intervento precoce in Orientamento

di Arianna Giovannetti
Alfa Liguria

La pratica orientativa ha subito, nel corso dell’ultimo secolo, numerose e radicali evoluzioni dovute a cambiamenti sociali ed economici e ad avanzamenti nella comprensione del funzionamento umano; ad oggi l’approccio Life Design rappresenta l’impianto metodologico maggiormente utilizzato per strutturare interventi di orientamento e supporto alla creazione di un progetto di vita inclusivo e coerente con la persona presa in considerazione. Uno dei presupposti di questo approccio è quello di vedere il percorso di consulenza orientativa in termini life-long, con un’attenzione particolare alla storia della persona e alle sue esperienze, che possono diventare utili strumenti per raggiungere livelli di autoconsapevolezza sempre maggiori, al fine da poter operare scelte realistiche e soddisfacenti.

In questo senso, si è reso evidente come non sia più sufficiente intervenire nei momenti critici della vita delle persone, come il passaggio tra un grado di formazione e un altro, o l’ingresso nel mondo del lavoro, poiché, vista l’estrema imprevedibilità delle traiettorie di vita – dovuta a cambiamenti socioeconomici e a sempre più frequenti ridefinizioni personali – queste potrebbero poi trovarsi poco preparate nell’affrontare eventuali difficoltà, arrivando a scegliere percorsi non adatti e poco soddisfacenti (o a perdere importanti opportunità).

Uno dei concetti più interessanti introdotti dai nuovi approcci all’orientamento è quello dell’early career guidance, ovvero lo strutturare interventi di orientamento precoci, che comincino dall’infanzia e che supportino i bambini nell’assumere consapevolezza dei propri interessi, capacità e competenze.

Come riconosciuto nel documento di Trasmissione delle Nuove Linee Guida Nazionali per l’Orientamento Permanente del MIUR (1), “l'orientamento lungo tutto il corso della vita è riconosciuto come diritto permanente di ogni persona, che si esercita in forme e modalità diverse e specifiche a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni”.

È ormai evidente come i percorsi e le attività di orientamento non possano più essere utili soltanto alla gestione delle transizioni di vita; essi vanno attivati precocemente e devono essere mantenuti lungo tutto l’arco della vita, garantendo alle persone un adeguato supporto nella propria crescita personale e nel proprio sviluppo, anche in modo da favorire l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale.

Le azioni di early career education (2) sono fondamentali affinché i giovani comprendano che, conoscere le proprie caratteristiche e quelle del mercato del lavoro, li aiuta a compiere scelte educative e professionali migliori (ibidem); la loro efficacia è dimostrata da numerosissimi studi scientifici e da programmi di intervento di successo. Tuttavia, come anche riportato dai dati dell’indagine PISA del 2015, il numero di queste attività effettivamente implementate nelle scuole in tutta Europa rimane ancora spaventosamente basso, aumentando il rischio che i giovani non siano in grado di comprendere le future richieste che riceveranno del mondo del lavoro e che compiano scelte poco in linea con i trend del mercato oppure lontane da quelle che sono le loro reali attitudini (Musset, Kurekova, 2018) (3).

Sul lungo termine, l’assenza di adeguati programmi di orientamento precoce può contribuire al divario esistente tra il mondo del lavoro e della formazione (con il fenomeno del cosiddetto “skill mismatch”, ovvero il marcato divario tra le competenze apprese e quelle richieste dal mondo del lavoro), all’aumento delle persone NEET (Not in Education, Employement or Training), e, in generale, all’alto tasso di – spesso prolungata – disoccupazione giovanile (Yates et al., 2010) (4).

Essere in grado di comprendere le proprie caratteristiche permette alle persone di assumere una prospettiva aperta nei confronti dei diversi contesti sociali, favorendo la diminuzione di stereotipi sociali, culturali e di genere. Secondo il rapporto ILO “Youth Aspirations and the Future of Work” (5) essere in grado, fin da molto giovani, di comprendere e sviluppare aspirazioni personali è una delle competenze col maggiore impatto sulla futura educazione e formazione personale: le aspirazioni, infatti, aiutano le persone a stabilire degli obiettivi, con i quali esse si misurano in maniera costante, mettendo a punto strategie di coping per affrontare le difficoltà e migliorando il proprio senso di agentività (sense of agency) nel lavorare al raggiungimento di quanto desiderato.

Aiutare i giovani a stabilire le proprie priorità, a conoscere sé stessi, la propria società e il mercato del lavoro è fondamentale perché si attivino i corretti processi di empowerment, necessari alla costruzione del proprio progetto di vita; ecco perché è fondamentale impostare programmi di orientamento precoci, disponibili a tutti e tutte, con un approccio aggiornato e omnicomprensivo, al fine di garantire azioni con un’intenzionalità educativa chiara, mirata al supporto e all’acquisizione da parte dei giovani di competenze e conoscenze che possano avere impatti positivi sul loro futuro e sullo sviluppo di un percorso di studio e professionale in una prospettiva di lifelong learning (6).


Note:

(1): MIUR, “Linee guida per l’orientamento permanente”, Decreto Ministeriale n. 328 del 22 dicembre 2022.

 

(2): Definita come: “l’insieme di strategie e processi educativi diretti ad avviare e consolidare nel tempo lo sviluppo di capacità che configurano la futura autonomia decisionale, basata sull’identificazione delle proprie risorse in coerenza con gli interessi e le aspirazioni perseguite e finalizzata alla gestione degli itinerari di crescita personale e professionale”, Del Gobbo, G., Frison, D., Galeotti, G. (2021) “Early Career Education Strategie e prospettive di orientamento”. Collana: Pedagogical Perspective for Lifelong Lifewide Guidance. Pensa Multimedia. ISBN: 9788867608799

 

(3):   Musset, P. and L. Mytna Kurekova (2018), "Working it out: Career Guidance and Employer Engagement", OECD Education Working Papers, No. 175, OECD Publishing, Paris

 

(4): Yates, S., et al. (2010), “Early occupational aspirations and fractured transitions: A study of entry into ‘NEET’ status in the UK”, Journal of Social Policy, Vol. 40/03, pp. 513-534.

 

(5): Gardiner, Drew. & Goedhuys, Micheline (2020). "Youth aspirations and the future of work a review of the literature and evidence" ILO Working Papers 995096093502676, International Labour Organization

 

(6)Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 21 novembre 2008 — Integrare maggiormente l'orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente