prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 28 marzo 2014

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Sistema nazionale di certificazione delle competenze. Lo stato di avanzamento lavori per l’attuazione del dlgs 13 del 2013

di Alessia D'Andrea
Tecnostruttura - Settore Istruzione e Formazione


Glossario:

Procedura di formale riconoscimento, da parte dell’ente titolato (...), in base alle norme generali, ai livelli essenziali delle prestazioni e agli standard minimi (...), delle competenze acquisite dalla persona in contesti formali, anche in caso di interruzione del percorso formativo, o di quelle validate acquisite in contesti non formali e informali. La procedura di certificazione delle competenze si conclude con il rilascio di un certificato conforme agli standard minimi (...).

Fonte: Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, art. 2, c. 1, lett. l



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Dall’entrata in vigore del dlgs 13/2013, a febbraio 2013, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e le Regioni e Province autonome, nell’ambito del Coordinamento tecnico, hanno ripreso la loro proficua collaborazione interistituzionale, elaborando congiuntamente un Cronoprogramma delle attività e delle relative scadenze per l’attuazione del decreto. Il Cronoprogramma è stato presentato e validato dalla Commissione europea ad aprile 2013, anche in considerazione dello stretto legame tra le attività ivi previste e le condizionalità ex-ante, a cui sono vincolate le Regioni e Province autonome per l’accesso ai fondi strutturali per la programmazione 2014-2020. Nel frattempo, nelle more della costituzione del Comitato tecnico nazionale, luogo istituzionale di riferimento previsto dal dlgs 13/2013, è stato costituito uno specifico Gruppo tecnico di Regioni e P.A. che, in collaborazione con il MLPS, e con la assistenza di Isfol e Tecnostruttura, ha dato avvio ai lavori di attuazione sul dlgs 13/2013, sulla base di uno specifico piano di lavoro approvato in IX Commissione a luglio 2013.  Tale piano di lavoro consta delle seguenti tre linee di intervento:

1. La prima, relativa all’implementazione del Repertorio nazionale dei titoli e delle qualificazioni professionali regionali (art. 8 dlgs 13/2013);

2. La seconda, relativa alla definizione degli standard di certificazione (art. 3 dlgs 13/2013);

3. La terza, relativa alla Operazione maternage/traghettamento, per velocizzare il processo di dotazione di un proprio repertorio per le Regioni che attualmente non ne dispongono.

Il Gruppo tecnico ha avviato la riflessione a partire dalla prima linea di intervento, condividendo di lavorare non alla creazione ex-novo di un Repertorio nazionale delle qualificazioni professionali ma, nell’ottica di valorizzare i repertori esistenti, alla costruzione di una metodologia che garantisse, attraverso la messa in correlazione e la progressiva standardizzazione delle qualificazioni professionali contenute nei repertori regionali, la spendibilità nazionale delle certificazioni rilasciate dalle Regioni e P.A. A tale scopo, il Gruppo tecnico ha individuato elementi minimi di riferimento nazionale (processo di lavoro, aree di attività, attività, ecc..) sulla base dei quali le qualificazioni professionali regionali possono correlarsi sia nei contenuti professionali che a livello descrittivo. La metodologia è stata poi sperimentata nel settore dell’edilizia. A seguito dei positivi esiti della sperimentazione, gli elementi di metodo sono confluiti in un documento metodologico e in un documento recante gli elementi descrittivi di qualificazioni e competenze. Tutta la documentazione è stata approvata il 22 gennaio 2014 in sede di IX Commissione. Il materiale è stato poi presentato nella riunione di insediamento del Comitato Tecnico Nazionale tenutasi il 28 gennaio 2014. In quella sede, è stato presentato dal MLPS alle Regioni e P.A e agli altri componenti del Comitato tecnico nazionale una nuova versione del Cronoprogramma, aggiornata rispetto a quella dell’aprile 2013, in risposta alla richiesta della Commissione europea di ricevere un aggiornamento trimestrale sullo stato di attuazione del lavoro sul sistema nazionale di certificazione delle competenze. La nuova versione del Cronoprogramma, condivisa anche dalle Regioni, è stata trasmessa alla Commissione europea il 31 gennaio 2014.

La seconda linea di intervento, sugli standard di certificazione, è stata recentemente avviata, a febbraio 2014. Il lavoro è seguito sempre dal Gruppo tecnico regionale, che insieme al MLPS, con il supporto di Isfol e Tecnostruttura sta lavorando sulla correlabilità dei repertori. Il Gruppo, in linea sia con le scadenze del cronoprogramma, che con il piano di lavoro approvato dalla IX Commissione, si sta orientando verso la individuazione di contenuti minimi su cui articolare gli standard di servizio (di processo, attestazione e sistema) del sistema nazionale di certificazione delle competenze di cui al dgs. 13 del 2013, seguendo la logica che ha sempre guidato anche il lavoro sulla prima linea di intervento, ossia partire da quanto già realizzato nei sistemi regionali di certificazione esistenti, che attualmente sono 7.

Per quanto riguarda la terza linea di intervento, sono stati elaborati i testi di due tipologie di Accordo (bilaterale ed interregionale) di maternage/traghettamento, per dare l’opportunità alle Regioni e P.A ancora prive di un proprio repertorio di potersene dotare attraverso l’utilizzo di tali strumenti. Nello specifico, con l’accordo bilaterale si può scegliere di acquisire l’intero repertorio di un’altra Regione, mentre, con l’Accordo Interregionale si può scegliere di comporre il proprio repertorio, utilizzando la Banca dati Isfol (nella quale confluiranno i repertori regionali esistenti) e attingendo profili/qualificazioni professionali da più repertori contemporaneamente. I testi dei due Accordi sono stati approvati in IX Commissione il 6 novembre 2013 e attualmente la Regione Campania sta avviando le procedure per la costituzione del proprio repertorio attraverso tale operazione di maternage.