Quaderno del 28 giugno 2024
AGGIORNAMENTO
ITS Academy, il quadro attuativo della legge 99/2022
Nell’ultimo articolo in tema di ITS, “ITS, prosegue il confronto per la riforma del sistema” pubblicato su QT del 30 giugno 2022, la proposta di legge “Ridefinizione della missione e dell’organizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” era stata da poco licenziata dalla VII Commissione Istruzione Cultura del Senato. Già in tale occasione era stata posta in evidenza la necessità non solo di rispettare le competenze normativamente previste in tema di programmazione dell’offerta formativa ITS, ma anche di una collaborazione sinergica che potesse mettere il sistema Paese nella condizione di raggiungere gli ambiziosi obiettivi posti dal PNRR in tema di formazione terziaria non universitaria.
Il 15 luglio 2022 viene pubblicata la legge n. 99 “Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore” (GU n.173 del 26-7-2022). La norma istituisce il Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, di cui sono parte integrante gli Istituti tecnici superiori (ITS), che assumono la denominazione di Istituti tecnologici superiori (ITS Academy). Una ridefinizione del quadro normativo dell’istruzione tecnica superiore non universitaria che, per la sua piena applicazione, rimanda alla successiva definizione di ben diciannove decreti attuativi, diciassette dei quali prevedono l’acquisizione dell’intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, a norma dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 previo parere in Conferenza Stato Regioni.
Ed è proprio nel corso del 2023 che le Regioni, all’interno del Tavolo tecnico ITS Academy in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) hanno operato per dare piena attuazione alla L. 99/2022, collaborando alla stesura dei diciassette decreti attuativi per i quali era prevista l’intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni. Un lavoro di confronto intenso, durato un anno intero, e di fondamentale importanza per affinare metodi e strumenti di collaborazione tecnica e istituzionale utili alla costruzione di una sede stabile di confronto volta a garantire la sostenibilità in termini di risorse umane e finanziarie di un sistema che, ad oggi, riceve un grande impulso e che si prefigge, tra gli obiettivi dettati dal PNRR, di raddoppiare il numero degli iscritti attualmente coinvolti. Le Regioni hanno collaborato alla stesura dei decreti attuativi apportando il proprio fattivo contributo frutto di una esperienza maturata attraverso più di quindici anni di governo territoriale del sistema ITS.
Strumenti privilegiati per il coordinamento delle politiche e l’esercizio delle proprie competenze sono stati i piani triennali di programmazione delle attività formative elaborati ed adottati dalle Regioni con l’obiettivo di potenziare e favorire ulteriormente lo sviluppo di specifiche conoscenze e competenze funzionali ai fabbisogni di innovazione del sistema produttivo regionale, nonché del sistema della ricerca scientifica e tecnologica, per un pieno ed efficace riallineamento tra la domanda di professionalità da parte delle imprese e l'offerta regionale di competenze tecniche e professionali.
L’esercizio pluriennale di governo territoriale del sistema ITS ha permesso alle Regioni di fornire quindi un contributo la cui traccia è possibile osservare nel complesso dei decreti redatti, ma che mostra, in modo esemplificativo, la sua caratterizzazione più manifesta in alcuni provvedimenti specifici. Il primo tra questi è sicuramente quello volto ad individuare i criteri di accreditamento delle Fondazioni ITS in attuazione dell’art. 7 della L. 99/2022. Le Regioni hanno sfruttato la propria esperienza, anche in questo caso più che decennale, in tema di accreditamento delle strutture formative per l’elaborazione di una dettagliata proposta, poi confluita nel definitivo decreto di approvazione, di requisiti minimi relativi alle risorse strutturali, professionali, strumentali e logistiche che le Fondazioni ITS Academy dovranno rispettare quale condizione per l’accesso al Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore. Le Regioni poi, nell’ambito dei rispettivi sistemi di accreditamento e programmazione, recepiranno i requisiti e gli standard minimi di accreditamento, stabilendo eventuali criteri aggiuntivi, e definendo le procedure per il riconoscimento, l’accreditamento e per la sua eventuale sospensione e/o revoca.
Ulteriore significativo contributo regionale è stato apportato per la definizione delle aree tecnologiche, le figure professionali nazionali di riferimento degli ITS Academy e gli standard minimi delle competenze tecnologiche e tecnico-professionali di cui all’art. 3 della L. 99/2022. Le Regioni, in collaborazione con il MIM, hanno redatto una particolareggiata analisi delle aree, degli ambiti e delle figure professionali ITS che sono state messe a confronto, in una documentazione di dettaglio, con quelle previste dal vecchio repertorio. Ciò ha permesso da una parte di aggiornare le figure nazionali di riferimento nell’ottica di assimilazione quanto più ampia possibile di tutte le specificità territoriali e, allo stesso tempo, di assicurare il raggiungimento di livelli qualitativi omogenei e la spendibilità in ambito nazionale e dell’Unione europea delle competenze acquisite e dei titoli di studio conseguiti.
Ultimo provvedimento che si vuole portare ad esempio del contributo regionale è quello inerente la definizione dei criteri per autorizzare un ITS Academy ad operare in una o più aree tecnologiche in deroga alle condizioni di cui articolo 3, commi 1 e 5, della legge n. 99/2022. Un provvedimento le cui previsioni comportavano un forte impatto sulle programmazioni regionali. Proprio per questo motivo le Regioni hanno sollecitato e contribuito alla mappatura dei possibili casi di criticità rilevabili a fronte dell’applicazione dei parametri prospettati, evitando un irrigidimento delle programmazioni territoriali e, di conseguenza, delle attività delle Fondazioni ITS pur conservando il principio di predisposizione di una offerta formativa razionale ed efficiente sia a livello provinciale sia nazionale.
Questi appena riportati sono alcuni esempi del contributo che le Regioni hanno dato, nel corso del 2023, alla definizione dei provvedimenti che si riportano di seguito nell’allegata tabella di sintesi, in cui vengono elencati i diciassette decreti associati uno per uno al riferimento specifico dell’articolato della L. 99/2022, all’oggetto del provvedimento, ai principali contenuti e agli estremi dell’atto direttamente collegati ai testi, con relativi allegati, nella loro versione definitiva ufficialmente pubblicata.
A chiusura di questa breve illustrazione degli sviluppi normativi intercorsi sul tema ITS, si rende noto come le Regioni stiano continuando a contribuire alla definizione di tutti gli strumenti attuativi necessari ed utili per la piena messa a regime del quadro regolamentativo disegnato dalla L. 99/2022. Attività che si esplica principalmente all’interno del Comitato nazionale ITS, di cui all’articolo 10 legge 15 luglio 2022, n. 99 e nel quale le Regioni hanno recentemente presentato una proposta, che dovrà essere oggetto di confronto con il MIM, per la definizione delle “linee generali di indirizzo dei Piani triennali regionali”, di cui all’articolo 10, comma 1, lett. a).
In allegato il contributo "I decreti attuativi legge 99/2022", a cura di Luca Sciarretta (Tecnostruttura – Settore Politiche per il Lavoro e dei Sistemi Formativi).