prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 28 giugno 2023

+T -T INTERVISTA

Tironi (Lombardia), puntare sulla qualità per lo sviluppo delle risorse umane

di Roberta Giangiorgi
Tecnostruttura - Settore Comunicazione

Puntare sulle competenze dei giovani per garantire loro l’ingresso nel mondo del lavoro, la collaborazione con le imprese del territorio e un proficuo investimento delle risorse del PNRR sono i temi chiave affrontati in questa intervista dall’assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia Simona Tironi, che spiega in particolare gli obiettivi prefissati per lo sviluppo economico e sociale della propria realtà territoriale.

 

D. Nominata assessora all'Istruzione, Formazione e Lavoro nel marzo scorso, si trova ad affrontare prove cruciali nell'ambito delle risorse umane, tema sul quale puntare in particolar modo per garantire una piena ripresa, economica e sociale: quale sarà il suo approccio in ambito territoriale?

R. Il mio obiettivo è principalmente quello di orientare e formare gli studenti nelle scuole lombarde, in modo da garantire che i giovani possano acquisire le competenze necessarie richieste dalle aziende in un periodo di continue trasformazioni, per rispondere alle richieste del mondo del lavoro in modo produttivo. Inoltre, un elemento chiave è proprio l'importanza di creare sinergie tra le imprese e le scuole, fornendo opportunità di stage e apprendistato ai giovani studenti, così da poter fornire ai nostri ragazzi una visione concreta di quello che potranno scegliere come percorso lavorativo e di vita, in base alle proprie capacità e aspirazioni. 

 

 

D. Il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) rappresenta un'occasione per accelerare anche sull' ammodernamento dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro. Tenendo conto di quanto già realizzato e delle risorse economiche ora disponibili, quali sono le sfide principali che si trovano ad affrontare le Regioni, in collaborazione con le istituzioni centrali?

R. Il PNRR rappresenta sicuramente un'opportunità per accelerare l'ammodernamento dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro. In generale, le sfide principali che Regioni e istituzioni centrali si trovano ad affrontare riguardano l'utilizzo corretto delle risorse economiche disponibili, la creazione di programmi di formazione e istruzione efficaci e che possano rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, nonché la promozione di politiche che possano incentivare l'inserimento e il reinserimento dei lavoratori nel mondo del lavoro.

Saranno necessari investimenti significativi nella ricerca, nell'innovazione e nella formazione tecnologica, nonché nella formazione continua dei lavoratori. Un'altra sfida sarà quella di garantire la massima trasparenza nell'utilizzo delle risorse economiche messe a disposizione dal PNRR. In tal senso, Regioni e istituzioni centrali dovranno garantire che i finanziamenti siano assegnati in modo chiaro e trasparente, al fine di evitare il rischio di sprechi o di corruzione.

Infine, sarà necessario promuovere politiche in grado di incentivare l'inserimento e il reinserimento dei lavoratori nel mondo del lavoro, in particolare per le categorie più svantaggiate, come i giovani e le donne, investendo nella creazione di posti di lavoro, ma anche in politiche di formazione professionale e orientamento al lavoro.

 

 

D. Il 2023 è stato proclamato Anno europeo delle competenze con la finalità, tra l'altro di sensibilizzare i cittadini, incoraggiare il dibattito e il dialogo a livello europeo e nazionale su un tema riconosciuto come centrale per rafforzare la qualità delle risorse umane nel mercato del lavoro. Quali sono gli elementi cardine su cui le Regioni intendono puntare per rafforzare la preparazione dei giovani?

R. La nostra Regione intende puntare su diversi elementi chiave per rafforzare la preparazione dei giovani, in vista dell'Anno Europeo delle Competenze proclamato per il 2023. Tra queste, possiamo citare:

1. La promozione di un'educazione concreta e di qualità, basata su due elementi fondamentali: orientamento e formazione sempre al passo con le trasformazioni del tessuto produttivo e delle tecnologie.

2. L'importanza di una formazione professionale di alta qualità, in grado di produrre professionisti competitivi e pronti ad affrontare le sfide del mondo del lavoro. La formazione professionale dovrebbe essere incentrata sulla formazione tecnica avanzata, sullo sviluppo di soft skill rilevanti, così come sulla promozione di un apprendimento esperienziale attraverso stage e apprendistati.

3. La collaborazione con imprese ed enti del territorio, al fine di creare sinergie e promuovere l'inserimento lavorativo per i giovani. Questo può essere fatto attraverso la promozione di programmi di alternanza scuola-lavoro, stage e apprendistati, e l'organizzazione di eventi e workshop in cui le aziende possano incontrare potenziali candidati.

4. L'importanza di una formazione continua ed efficace, in grado di fornire agli adulti le competenze necessarie per sviluppare una carriera professionale di successo.

Inoltre, come Regione Lombardia vogliamo offrire programmi di formazione specifici per alcune fasce particolarmente svantaggiate della popolazione, come i giovani inattivi, le persone con disabilità, al fine di dare a questi individui le competenze necessarie per entrare nel mercato del lavoro e diventare cittadini attivi e partecipi nella società.