prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 28 giugno 2023

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PNR-PNRR 2023 – Il Contributo delle Regioni e Province autonome. Le priorità di investimento e degli interventi di riforma


Metodologia di lavoro regionale

La decennale attività di monitoraggio da parte delle singole Regioni ha consolidato, all’interno di ciascuna Regione, la consapevolezza della valenza strategica del Contributo, consentendo lo sviluppo di un modello organizzativo ben preciso.

Infatti le Regioni hanno tutte nominato un Referente PNR, generalmente individuato nelle strutture regionali che per loro natura svolgono un ruolo di coordinamento: direzioni generali programmazione, finanze, rapporti istituzionali, direzioni generali della presidenza, dipartimenti/direzioni affari europei e programmazione unitaria, coinvolgono in alcuni casi i nuclei regionali di valutazione e verifica degli investimenti pubblici.

Pertanto il Referente PNR è stato inteso come facilitatore tra i vari settori dell’amministrazione coinvolti nell’attività di monitoraggio: sia con ruolo informativo e di sensibilizzazione interna, sia come supporto per una corretta ed esaustiva compilazione degli strumenti con eventuali indicazioni sulla scelta degli interventi da segnalare richiamando l’attenzione all’utilizzo di strumenti regionali programmatici (DEFR, PRS, SRSvS, Piano della performance…); sia nella raccolta della documentazione pervenuta dalle diverse direzioni e composizione del documento unitario regionale, che costituisce poi la base dell’analisi e del monitoraggio dell’annuale Contributo delle Regioni.

L’evoluzione del Contributo, come strumento di monitoraggio interno e di uso amministrativo quotidiano, è riscontrabile anche dall’inserimento del medesimo nei processi informatici di rilevazione finanziaria, di bilancio ecc; inoltre, l’aver reso evidente nella scheda di rilevazione la provenienza degli interventi regionali dai diversi assessorati o dipartimenti ed anche la fonte finanziaria, consente: da un lato di tracciare il processo di origine dell’intervento; dall’altro, di avere contezza degli interventi di riforma che contribuiscono ad una medesima dimensione; altresì, viene fornito un metodo per rilevare le azioni strategiche complesse e trasversali anche per il monitoraggio dell’Agenda 2030.

Per favorire una sempre maggiore condivisione, coinvolgimento e sinergie tra le diverse strutture amministrative interne, in un’ottica sinergica di scambio di informazioni, esperienze, conoscenze e competenze, le Regioni hanno organizzato la loro attività avviando specifiche procedure organizzative: creazione di reti di referenti interni (taskforce, cabine di regia, gruppi); incontri ad hoc con dipartimenti/direzioni; predisposizione note esplicative; utilizzo di mail dedicata specifica; utilizzo di cartelle condivise, sviluppo di applicativo informatico per inserimento e gestione degli interventi.