Quaderno del 27 marzo 2019
Esperienze
Il servizio di individuazione, validazione e certificazione delle competenze in Regione Liguria
di A cura del Servizio IVC delle competenze di ALFA Liguria
Nell’arco dei cinque anni che sono passati dall’avvio nazionale del processo di IVC delle competenze, che caratterizza in modo stabile le politiche per l’occupazione di molti Paesi europei e non, la Liguria ha adottato un approccio “misto” che ha visto lo sforzo di costruzione dell’impianto normativo e procedurale evolversi contestualmente ad alcune significative sperimentazioni.
L’avvio della costruzione del sistema di Individuazione, validazione e certificazione (IVC) delle competenze di Regione Liguria, a seguito del D.Lgs 13/2013 e del D.I. 30 giugno 2015, iniziato con la DGR n. 449 del 27/3/2015 “Linee guida per la disciplina del sistema regionale di individuazione, validazione e certificazione delle competenze acquisite dai cittadini in contesti di apprendimento non formali e informali” si è completato con il Decreto n. 522/2018 “Il sistema regionale di certificazione delle competenze – Indirizzi operativi”.
Le sperimentazioni, svolte nel periodo di costruzione del sistema, hanno consentito di verificare sul campo l’applicazione concreta dell’IVC, favorendo la definizione di strumenti, processi e metodologie concretamente applicabili, misurabili e sostenibili in termini di esito favorevole per la persona coinvolta.
L’IVC delle competenze, infatti, definita come “diritto del cittadino al riconoscimento delle competenze acquisite in contesti formali, non formali e informali” si caratterizza esattamente per questa sua collocazione nell’ambito della specifica volontarietà dell’individuo affinché il sistema dell’istruzione, della formazione e del lavoro riconoscano in modo “formale” il valore della sua esperienza (delle abilità e delle conoscenze ad essa connesse). A differenza di altri strumenti di politica attiva del lavoro, che sono progettati e attuati dal soggetto pubblico titolare, sulla base dei fabbisogni emergenti o espressi da specifiche aree della società (over 40, donne, giovani disoccupati, drop out, ecc.), il sistema IVC prende avvio sempre dal singolo individuo che propone la sua storia personale, complessivamente intesa, come oggetto di valutazione ai fini di una certificazione professionale che acquisisce pertanto un valore formale.
Per tale motivo è di fondamentale importanza la capacità di adattamento, la flessibilità di approccio, la conoscenza dei contenuti professionali specifici delle figure professionali che si assumono a riferimento senza le quali l’IVC rischia di trasformarsi in un semplice processo sostitutivo di classici percorsi formativi formali (corsi di formazione professionale in particolare).
Per la medesima ragione è necessario distinguere il servizio IVC dalla programmazione formativa regionale.
È infatti bene sottolineare come l’IVC si ponga in due prospettive fondamentali:
• La Certificazione delle competenze nell’ambito del riconoscimento di tutte le competenze riferite alla qualificazione professionale definita nel quadro regionale/nazionale. Questo implica una certificazione che corrisponde ad una qualificazione vera e propria;
• La Validazione di singole competenze, riferite ad una specifica qualificazione professionale, e conseguente riconoscimento di crediti formativi per l’eventuale accesso ad un percorso di formazione professionale o ad un percorso di istruzione, anche di tipo superiore.
In allegato è possibile consultare due documenti di approfondimento, rimandando per ogni ulteriore documentazione al “Centro Risorse IVC” sul sito www.certificazionecompetenze.alfaliguria.it:
• L’IVC in Regione Liguria: Attuazione, sperimentazioni e prospettive
• Il Sistema regionale di certificazione delle competenze in Liguria: l’operatività del servizio