prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 22 dicembre 2021

+T -T Esperienze

Il contributo del FSE all'inclusione sociale delle persone con disabilità

La pandemia di Covid-19 ha avuto pesanti ripercussioni sulle condizioni economiche e sociali di tutti i cittadini, ma, come è inevitabile, sono stati i soggetti più fragili a registrare le difficoltà maggiori. In alcuni casi, poi, la crisi pandemica ha ulteriormente accentuato difficoltà preesistenti. Le persone con disabilità, in particolare, in questo ultimo periodo, hanno subito un freno delle iniziative che agevolano la loro inclusione, azioni che avevano dato vita a un trend positivo.

Sul fronte del lavoro - strumento cardine per l’integrazione sociale - le persone con disabilità registrano tassi di occupazione ancora particolarmente bassi, sia a livello mondiale, sia a livello europeo e l’Italia segue il trend: secondo l’Istat tra le persone in età attiva tra i 15 e i 64 anni, in presenza di limitazioni gravi, solo una su tre lavora e tale rapporto è ancora più basso per le donne rispetto agli uomini (poco più di 1 su 4). Una tendenza negativa che si registra da noi anche per quel che riguarda il tasso di abbandono scolastico, di istruzione terziaria, così come pure nei servizi di assistenza a domicilio e presso le comunità e i servizi di assistenza a lungo termine.

L’attenzione rivolta all’inclusione sociale delle persone con disabilità, però, è sempre rimasta viva, a livello europeo e a livello nazionale.

Lo scorso 27 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato una legge quadro sulla disabilità. Il disegno di legge delega in materia di disabilità, che rientra tra le riforme e azioni chiave previste dal PNRR, consentirà una revisione complessiva della materia in un’ottica di semplificazione dei procedimenti e di potenziamento dei servizi e delle infrastrutture necessari alla piena integrazione di tale target.

In vista della nuova programmazione del Fondo sociale europeo 2021-2027, le Regioni hanno deciso, quindi, di mettere a sistema le attività condotte nella precedente programmazione, nell’ottica di avviare una riflessione per una efficace pianificazione degli interventi per l’inclusione delle persone con disabilità per il futuro.

In questo quadro rientra il lavoro che presentiamo, realizzato da Tecnostruttura, che, oltre a ripercorrere le evoluzioni della cornice di riferimento europea e internazionale, sottolinea il ruolo svolto dal Fondo sociale europeo nella promozione dell’inclusione delle persone con disabilità, dedicando un focus specifico agli interventi attivati nell’Asse Inclusione dei PO FSE 2014-2020. La relazione fornisce una fotografia delle misure e degli interventi messi in atto a livello regionale nei principali ambiti individuati dalle Strategie Europee, prendendo in considerazione gli avvisi che prevedono espressamente tra i destinatari i soggetti diversamente abili.

Il paragrafo conclusivo tratteggia le prospettive per il post 2020, sistematizzando le previsioni contenute in tema di integrazione sociale delle persone con disabilità nei Regolamenti europei, approvati lo scorso giugno, e nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

A completare il quadro un’appendice valutativa, nella quale sono riportati i principali findings emersi dalle valutazioni realizzate da alcune Regioni, che potrà costituire un’utile base conoscitiva per la programmazione delle future politiche da destinare a tale target.

 

In allegato l'approfondimento "Inclusione sociale delle persone con disabilità: interventi realizzati nei POR FSE 2014-2020 e prospettive future".

 

Documento allegato: Contributo-FSE-inclusione-disabili