prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 22 dicembre 2017

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Professioni nel commercio: le disposizioni dell’ultimo Accordo Stato – Regioni


Istruttoria e formalizzazione dell’Accordo integrativo

La prima questione affrontata in fase di stesura delle linee guida ha riguardato la necessità che venisse interpretato in maniera corretta il principio comunitario di libertà di accesso alle professioni ispiratore della Direttiva Bolkestein. Come sopra detto, infatti, se da una parte la stessa norma nazionale, prevedendo una formazione abilitante per l’avvio dell’attività commerciale di SAB, aveva inteso porre un requisito di accesso alla professione, dall’altra vi era la consapevolezza che non si potesse, attraverso lo strumento dell’Accordo tra Stato - Regioni per regolamentare tale formazione, introdurre ulteriori limiti non giustificabili e non proporzionali. Proprio in virtù di tali considerazioni, anche in sede di confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico e con il Ministero del Lavoro, si è precisata l’intenzione di non voler porre vincoli all’uso della formazione a distanza, ma bensì condividere criteri unitari per l’utilizzo di tale formazione, applicandoli al caso specifico della somministrazione di alimenti e bevande, fermo restando il valore nazionale dell’abilitazione. 

Si è trattato, in altre parole, di costruire una posizione “cautelativa” nei confronti di un possibile utilizzo esclusivo della modalità telematica rispetto a quello “in presenza”, in rapporto alla rilevanza che la professione riveste per la salute e la sicurezza degli individui.

Tutto ciò premesso, l’integrazione al citato Accordo del 21 dicembre 2011 ha riguardato la modalità di svolgimento dei corsi di qualificazione abilitante in modalità FAD con la definizione di alcuni criteri condivisi:

• utilizzo della modalità FAD per l’erogazione dei corsi di qualificazione abilitante sempre consentita ad esclusione delle materie espressamente previste dall’Accordo del 21 dicembre 2011, ovvero salute, sicurezza, informazione e tutela del consumatore, nonché le materie riguardanti gli aspetti igienico/sanitari e le materie che prevedono attività di laboratorio o di esercitazione con attrezzature;

• conoscenza della lingua italiana scritta e orale a livello di base per i cittadini stranieri comunitari ed extracomunitari, valutata dagli enti gestori del corso con un apposito test d’ingresso;

• esame abilitante da svolgere sempre in presenza e nel rispetto dei principi di accessibilità, trasparenza, tracciabilità, completezza, equità e non discriminazione.

L’Accordo è stato condiviso tra le Regioni e i Ministeri competenti ed ha rappresentato un esempio di proficua e intensa collaborazione tra la Commissione IX e la Commissione XI, entrambe supportate tecnicamente dalle professionalità di Tecnostrutura.