prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 21 dicembre 2023

+T -T INTERVISTA

Biondi (Marche): l'innovazione didattica al servizio delle giovani generazioni

di Roberta Giangiorgi
Tecnostruttura - Settore Comunicazione

Dare risposte ai bisogni dei giovani e alle loro famiglie è alla base delle iniziative promosse dalla Regione Marche, presentate durante JOB&Orienta 2023. L'assessore regionale all'Istruzione, Università e Diritto allo studio, pari opportuità Chiara Biondi ce le illustra evidenziandone i punti di forza e sottolineando l'impegno per lo sviluppo qualificato delle risorse umane.

D.: Il Salone JOB&Orienta rappresenta da anni un punto di riferimento per le politiche connesse all’istruzione, alla formazione, all’orientamento e al lavoro; anche per l’edizione 2023 le Regioni hanno scelto di partecipare in modo “unitario”, confluendo tutte nello stand “La Scuola delle Regioni”: secondo la sua opinione quale valore aggiunto può offrire questa scelta, anche in termini di autorevolezza e credibilità?


R.: Abbiamo scelto di partecipare al Salone Job&Orienta 2023 per poter presentare in un contesto così importante e qualificato gli interventi più innovativi realizzati negli ultimi anni nel nostro territorio.

Il fatto di poter essere presenti con altre Regioni, nello spazio comune di Tecnostruttura, è un fattore positivo in quanto presupposto per la contaminazione di idee e di strategie e, dunque, anche una occasione di confronto per migliorare i nostri interventi futuri sui temi chiave dell‘istruzione e della didattica.

 

 

D.: Durante i lavori di JOB&Orienta, la Regione Marche ha portato nella “Scuola delle Regioni” l’esperienza Switch on your future, una strategia di intervento nella quale confluiscono le progettualità tipiche dell’orientamento con quelle legate all'innovazione della didattica. Di cosa si tratta?


R.: Questa amministrazione regionale sta lavorando per qualificare sempre più le sue strategie di intervento per migliorare la capacità di risposta ai bisogni dei giovani e delle loro famiglie.

Al centro pensiamo ad una scuola che valorizza le attitudini e le potenzialità di ognuno; che sa apprezzare le diversità e riconoscere la multiformità delle intelligenze, avvalendosi delle scoperte delle scienze cognitive e delle neuroscienze.

Questa finalità Regione Marche la identifica con la scelta della innovazione didattica, anche digitale, e con le connesse innovazioni di tipo metodologico nel campo dell’orientamento, a partire dalla scuola secondaria di primo grado fino all’università, per accompagnare studentesse e studenti a compiere una scelta consapevole e orientata sul loro futuro.

 

 

D.: Le sperimentazioni realizzate dalle istituzioni scolastiche sono state affidate al racconto diretto dei giovani studenti, lasciando loro la parola per raccontare le esperienze e i progetti realizzati nei diversi corsi di studio. In particolare erano presenti cinque istituti scolastici secondari di primo grado che hanno avviato progetti pilota per lo sviluppo del sistema formativo regionale, vincitori di uno specifico bando Por FSE 2014-2020. Quale peso può avere un confronto tra coetanei, la rappresentazione di un “prodotto finito” per guidare le scelte formative individuali?

R.: La realizzazione di queste sperimentazioni ci ha mostrato chiaramente che i giovani sono molto aperti all’innovazione ed hanno enormi potenzialità, che però devono essere bene orientate e stimolate.

Crediamo che la scelta di raccontare l’esperienza vissuta sia un esempio concreto di orientamento tra pari, in questo caso basato certo sulla narrazione, ma partendo dagli output effettivamente realizzati.

La stessa cosa abbiamo fatto con l’intervento “Impresa in Aula” di educazione all’imprenditorialità nelle Università: anche in questo caso, gli studenti universitari partecipanti al progetto presentano le idee da loro sviluppate agli studenti che stanno compiendo la scelta post diploma, per stimolare in loro il pensiero creativo e la curiosità verso nuove idee di business.

 


D.: Nell’impegno che le Regioni promuovono per lo sviluppo delle risorse umane, le risorse nazionali, in particolare quelle europee, rappresentano uno strumento strategico su cui puntare, soprattutto in favore delle giovani generazioni. Su questo fronte, quali azioni ha messo in campo la sua Regione?

R.: Regione Marche continuerà ad investire su questa strategia, per far fare un salto di qualità al sistema formativo nel segno dell’innovazione e dell’innalzamento dei livelli di apprendimento.

Modernizzare per sostenere un processo che preveda il passaggio da una scuola che propone soltanto percorsi standard che si esauriscono all’interno di un ambito disciplinare a una scuola con una didattica individualizzata, flessibile e perciò basata sulla personalizzazione dei piani di studio.

In una logica di continuità lungo la filiera formativa, questa Amministrazione sosterrà anche la cooperazione tra i quattro Atenei regionali sui progetti di innovazione didattica per diffondere un mindset imprenditoriale tra docenti, studenti e tutor universitari.