prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 20 dicembre 2024

+T -T JOB&Orienta 2024 - Le Esperienze Regionali

Friuli Venezia Giulia: sicurezza e resilienza dei sistemi educativi

Siamo di fronte ad un cambiamento epocale. Dobbiamo prendere atto che nella nostra società è in corso una rapida trasformazione, che ha portato a modificare le nostre abitudini, in modo consapevole o meno. I cambiamenti climatici e i loro effetti dirompenti, i disastri naturali ai quali non eravamo abituati nel nostro territorio, le ferite ancora aperte sulle nostre certezze, causate dal lockdown legato della pandemia da Covid-19, le possibili crisi energetiche future: sono solo alcuni tra gli scenari realistici che ci troviamo e ci troveremo a fronteggiare.

Il fattore comune è rappresentato da un generale senso di incertezza e di interrogativi sul futuro, al quale la Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso una serie di iniziative, sta cercando di dare risposte.

Un esempio dell’impegno del territorio è rappresentato dal lavoro svolto dalla Cattedra UNESCO in Sicurezza intersettoriale per la Riduzione dei Rischi di Disastro e la Resilienza dell’Università degli Studi di Udine. Come spiega il prof. Stefano Grimaz, che ne è Chairholder, è necessario “promuovere un approccio innovativo per gestire la sicurezza in un mondo sempre più colpito dai disastri, amplificati dai cambiamenti climatici. Utilizzando metodi innovativi, supportiamo tutte le fasi del ciclo di gestione dei disastri: prevenzione, preparazione, risposta, recupero. Condividiamo conoscenze, anche a livello internazionale, con progetti, formazione interdisciplinare, sperimentazioni ed esercitazioni. Prepariamo le nuove generazioni a fronteggiare situazioni critiche e sfide future con saggezza ed evidenza scientifica”.

Gli elementi fondamentali che il lavoro individua sono:

- favorire il gioco di squadra, tra le parti: creare una rete di servizi che supporti la risposta e la capacità di reazione

- un approccio “breaking the silos”: mettere insieme saperi diversi, superando la tradizionale incomunicabilità tra i settori deputati a dare risposte e soluzioni ai problemi e alle sollecitazioni

- rafforzare protocolli di azione, lavorando sulla prevenzione

- coinvolgere le generazioni più giovani nei modi più diversi: sia dal punto di vista formativo che nella costruzione della risoluzione dei problemi. La proattività dei ragazzi diventa al tempo stesso sia fonte di ispirazione nel reperimento di soluzioni e idee “out of the box”, sia una preziosa opportunità di apprendimento attivo (learning by doing). Infine, non da ultimo, genera nei più giovani un senso di appartenenza alla comunità, lavorando sulla loro cittadinanza attiva, che è uno fra gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Il passaggio successivo è l’impatto che le riflessioni appena esposte, in relazione al “sistema società FVG”, possono generare sul sistema dell’Istruzione. Nell'era delle crisi globali, costruire un sistema educativo resiliente è essenziale per garantire la continuità dell’apprendimento e la sicurezza di studenti e docenti nella loro quotidianità.

La Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso il Servizio Istruzione, Orientamento e Diritto allo Studio ha promosso la prima sperimentazione del toolkit “Edures”, elaborato dall’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (ISIG) per il Consiglio d’Europa, in linea con i Principi di Resilienza dell’Educazione adottati dal Consiglio durante la 26a sessione della Conferenza dei Ministri dell’Istruzione, tenutasi il 28-29 settembre 2023. I principi sono stati concepiti per migliorare la resilienza degli ecosistemi educativi attraverso un approccio di governance multilivello, che consenta una valutazione sistematica delle vulnerabilità e dei punti di forza.

Il toolkit “Edures” propone un modello di ecosistema educativo che sappia reagire, adattarsi e trasformarsi per affrontare emergenze e cambiamenti, mantenendo al centro la qualità e l'accessibilità dell'istruzione.

La sua sperimentazione ha previsto un protocollo operativo che coinvolge le Scuole e le Istituzioni dei Comuni di Cividale del Friuli e di Tolmezzo. In un’ottica partecipativa, le autorità regionali del Friuli Venezia Giulia hanno interagito con le massime cariche in ambito educativo delle aree di Cividale del Friuli e Tolmezzo, segnando un passo significativo verso il rafforzamento della resilienza e della preparazione negli ambienti educativi. Gli incontri, avvenuti sotto l’egida del Consiglio d’Europa, hanno messo in mostra la dedizione della Regione FVG nell’implementare il toolkit “Edures” e nell’allinearsi con le strategie globali di gestione delle crisi educative. Il Consiglio d’Europa ha evidenziato diversi punti focali, tra cui l’identificazione delle lacune legislative nell’istruzione durante le crisi, la definizione degli stakeholder fondamentali per la risposta alle crisi educative e strategie innovative per sostenere l’istruzione durante i tempi tumultuosi.

 

Sicurezza nelle Scuole

La Regione Friuli Venezia Giulia ha da tempo sviluppato un sistema formativo e informativo che ha l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere attivamente gli studenti delle Scuole secondarie del FVG sui temi della sicurezza e salute, anche attraverso l'uso di tecnologie avanzate basate sulla realtà virtuale. Diversi sono i progetti messi in atto per preparare gli studenti a sviluppare una solida cultura della prevenzione e della sicurezza, per contribuire alla riduzione degli incidenti sul lavoro e promuovendo comportamenti consapevoli e responsabili.

Le iniziative trovano ispirazione nella “Carta di Lorenzo”, il documento dedicato alla memoria di Lorenzo Parelli, studente che fu vittima nel 2022 di un incidente durante il periodo di alternanza scuola lavoro. Il documento è stato sottoscritto nel 2023 dalla famiglia di Lorenzo e dall’amministrazione regionale, insieme a scuole, imprese e associazioni di categoria, sindacati e altre istituzioni su tutto il territorio nazionale, per sottolineare l’impegno comune alla creazione di una rete di formazione e lavoro più sicura e alla promozione di una cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro diffusa, partecipata e consapevole.

L’intervento regionale di punta è rappresentato dal progetto “A Scuola in sicurezza”, che promuove nelle classi terze degli istituti scolastici di secondo grado della Regione la formazione e l’informazione sulle tematiche della salute e della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro. L’obiettivo è di sviluppare la sensibilizzazione verso la cultura della prevenzione dei rischi e della tutela della salute, anche attraverso azioni di ampia ricaduta da proporre a tutte le classi ed i docenti degli istituti di istruzione superiore.

Nell’ambito del progetto ha un ruolo fondamentale il Virtual Safety Training (VST), sviluppato dal Lean Experience Factory (LEF) di San Vito al Tagliamento. Il VST è una soluzione virtuale immersiva che pone l'utente al centro dell'esperienza permettendo di vivere in prima persona differenti scenari e situazioni. È uno strumento multipiattaforma e dinamico, facilmente accessibile via web, pensato per evolvere nel tempo e crescere adattandosi alle diverse esigenze di ogni scenario. Ai giovani vengono proposte situazioni in cui tenere un comportamento attivo, come ad esempio un contesto industriale disseminato di rischi e minacce per la loro sicurezza. Tale esperienza permette loro di comprendere come nelle aziende possano annidarsi rischi sottovalutati o non presi in considerazione, come quelli comportamentali, tra i fattori causali primari negli incidenti sul lavoro. La sperimentazione attraverso la realtà virtuale comporta enormi vantaggi: riduce drasticamente i costi della formazione aumentando il numero di scenari di addestramento, consente agli allievi di apprendere nel comfort del proprio spazio personale e fornisce un ambiente sicuro per la formazione con una minima esposizione a situazioni pericolose, ricreando situazioni di pericolo non simulabili con metodologie classiche.

Il VST, nell’esperienza proposta nel progetto della Regione, ha consentito agli studenti di navigare in prima persona, utilizzando strumenti hardware come gli Oculus Quest, in spazi scolastici ricostruiti in 3D arricchiti da oggetti e situazioni di pericolo/errore che hanno permesso ai ragazzi di testare le proprie conoscenze sulla sicurezza e i comportamenti corretti da adottare. Durante la fase di formazione, una serie di avatar li ha assistiti illustrando le buone norme e le regole da seguire in materia di sicurezza.

Gli approcci innovativi delle iniziative per incentivare l’educazione dalla sicurezza nelle scuole si sono dimostrati vincenti, portando a rendere la formazione non solo più coinvolgente, ma anche più pratica e applicabile nella vita reale. In più sono un fondamentale veicolo di preparazione per i giovani, che, attraverso un coinvolgimento personale e proattivo, allenano la propria “readiness” nel riconoscere e gestire i potenziali rischi lavorativi futuri.