prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 20 dicembre 2013

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La Raccomandazione sulle politiche economiche dell'Italia per il 2013

In questa sezione:


Le Raccomandazioni e la programmazione fondi SIE per il periodo 2014-2020


Glossario:

Per fondi SIE s’intendono sia i fondi che forniscono sostegno nell'ambito della politica di coesione, cioè il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo di coesione (FC), sia i Fondi per lo sviluppo rurale e per il settore marittimo e della pesca, rispettivamente il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Il FESR e il FSE insieme costruiscono i “fondi strutturali”.

Fonte: Considerando 2 e art. 1 del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE



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Nel giugno 2010 il Consiglio europeo ha adottato la Strategia Europa 2020 al fine di stimolare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. La strategia individua gli obiettivi principali della UE per la ricerca e l'innovazione, il cambiamento climatico e l'energia, l'occupazione, l'istruzione e la riduzione della povertà per il 2020, che debbono tradursi in obiettivi nazionali. Gli orientamenti integrati Europa 2020 e sette iniziative quadro delineano in modo preciso il percorso verso una crescita sostenibile e in grado di creare nuovi posti di lavoro.

La strategia s'impernia su cinque obiettivi riguardanti l'occupazione, la ricerca, l'istruzione, la riduzione della povertà e i cambiamenti climatici/l'energia.
Perché la strategia Europa 2020 dia i frutti sperati, è stato istituito un forte ed efficace sistema di governo dell'economia per coordinare le azioni a livello UE e a livello nazionale.

I 5 obiettivi (Target) che la UE è chiamata a raggiungere entro il 2020 sono:
1. Occupazione: innalzamento al 75% del tasso di occupazione (per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni);
2. R&S: aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL dell'UE ;
3. Cambiamenti climatici e sostenibilità energetica: riduzione delle emissioni di gas serra del 20% (o persino del 30%, se le condizioni lo permettono) rispetto al 1990; 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili; aumento del 20% dell'efficienza energetica
4. Istruzione: Riduzione dei tassi di abbandono scolastico precoce al di sotto del 10% ; aumento al 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria;
5. Lotta alla povertà e all'emarginazione: almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione in meno.



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Insieme di disposizioni che fornisce a tutti gli Stati membri gli “orientamenti strategici per agevolare il processo di programmazione e il coordinamento settoriale e territoriale degli interventi dell’Unione nel quadro dei fondi SIE con altre politiche e strumenti pertinenti dell'Unione”.
Il Quadro strategico Comune è contenuto nell’allegato I del Regolamento (UE) 1303/2013.

Fonte: Artt. 10, 11, 12 e Allegato I del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE



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A tutt’oggi governo, Regioni e Province autonome italiane sono impegnati nel processo di negoziato con la Commissione europea in merito alla programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei (SIE) del Quadro strategico comune (QSC) per il periodo 2014-2020.
Il contesto entro il quale le istituzioni italiane si stanno muovendo è imperniato, dunque, sulla analisi della coerenza dei documenti strategici e programmatici nazionali con le raccomandazioni specifiche del Consiglio, il pacchetto legislativo relativo alla Politica di Coesione (ancora in bozza al momento in cui si scrive ndr), in concordanza e attuazione con la Strategia Europa 2020.

Nelle Raccomandazioni 2013 viene specificamente puntualizzata la necessità di adottare misure strutturali in relazione ai fondi SIE, in maniera da migliorarne la gestione soprattutto nelle Regioni del Mezzogiorno in vista del periodo di programmazione 2014-2020.

Una delle sfide maggiori su cui è chiamata ad intervenire l’Italia risiede nel miglioramento e rafforzamento della capacità amministrativa. Pertanto al Paese è stato richiesto di fronteggiare ulteriormente quelle che vengono indicate come debolezze nell’efficienza della pubblica amministrazione in termini di norme e procedure, qualità della governance e capacità amministrativa; ciò soprattutto per evitare di vanificare il lavoro finora svolto dal Paese, riportando ripercussioni sull’attuazione delle riforme e sul contesto in cui operano le imprese.

In più occasioni rispetto alle decisioni strategiche – quindi rispetto anche a questo ultimo specifico tema - gli organi di governo hanno risposto affermando che i fondi SIE saranno chiamati a svolgere un ruolo decisivo e propulsivo per alimentare un percorso di crescita e di rafforzamento del Paese, e dovranno affiancare le politiche ordinarie con interventi volti allo sviluppo.



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