prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 20 dicembre 2013

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Italia e Bulgaria, una cooperazione per la promozione del benessere dei bambini

di Roberta Giangiorgi
Settore Comunicazione - Tecnostruttura

Si sono svolte in Toscana e Calabria, nel mese di dicembre, le prime giornate di studio della delegazione bulgara venuta per conoscere le diverse esperienze territoriali in tema di promozione del benessere dei bambini.

In linea, infatti, con quanto previsto dall’accordo del 2012, l’Italia coopera con la Bulgaria per sviluppare una rete transnazionale per il trasferimento delle conoscenze e delle esperienze, la promozione di azioni innovative e lo sviluppo della collaborazione tra le autorità pubbliche sul processo di prevenzione dall’allontanamento dalla famiglia e di deistituzionalizzazione dei bambini, nonché sulle misure a lungo termine di protezione sociale e di inclusione sociale dei bambini deistituzionalizzati. Le autorità di gestione del Fse della Bulgaria e dell’Italia hanno quindi iniziato questi primi scambi che proseguiranno nei prossimi mesi in altre Regioni italiane.

Questa esperienza è iniziata a Firenze presso l’istituto degli Innocenti, la più antica istituzione pubblica italiana dedicata alla tutela dei bambini, in cui sono stati presentati le politiche e gli interventi condotti dalla Regione Toscana sul tema e, in un secondo momento, le norme nazionali e le buone prassi finanziate dal ministero del Lavoro italiano. La delegazione ha potuto visitare le strutture, conoscere e intervistare direttamente gli operatori impegnati nelle attività di assistenza ai fanciulli e alle loro madri.

Arrivati in Calabria, poi, i rappresentanti bulgari hanno potuto visitare due strutture - un centro socio-educativo residenziale per i minori e un centro per minori disabili - ed approfondire le azioni condotte dalla Regione.

La Bulgaria ha colto l’occasione per presentare il proprio progetto, approvato nell’ambito dell’accordo di cooperazione, e confrontarsi con i partner italiani sulle modalità per la realizzazione.

La Commissione europea, che ha seguito l’intera visita studio, ha sostenuto da sempre questa iniziativa. Come ha ribadito Philippe Hatt, Capo Unità F5 DG Occupazione, Affari sociali e Inclusione, nel corso di questi incontri: “Gli aspetti relativi alla deistituzionalizzazione dei bambini sono presenti sempre di più al centro dell'attenzione della politica sociale dell'Unione europea. Tutti abbiamo bisogno di dimostrare che la completa deistituzionalizzazione è vantaggiosa non soltanto per i diretti interessati, ma avrà anche un impatto positivo sulla società nel suo complesso, sull’economia e, più in generale, sulla vita delle persone in tutta Europa”.

L’accordo per la promozione del benessere dei bambini, dei servizi sociali basati sulla comunità e della deistituzionalizzazione è stato siglato a Roma nel maggio 2012 tra i ministeri del Lavoro e delle Politiche sociali bulgaro e italiano, le Regioni Siciliana, Calabria, Puglia, Sardegna e la Provincia autonoma di Bolzano. A livello operativo, l’accordo mira a sviluppare linee guida comuni, la raccolta di buone pratiche in tema di formazione, assistenza sanitaria, istruzione e servizi sociali, per la prevenzione e la reintegrazione dei bambini nel contesto familiare e sociale; realizzare azioni di sensibilizzazione e scambio di modelli e metodologie per azioni a livello nazionale ed europeo circa i benefici delle misure di prevenzione e di deistituzionalizzazione dei bambini; attuare programmi di formazione per operatori e intership per i rappresentanti delle pubbliche autorità, delle ONG e, in generale, degli stakeholders; organizzare seminari e visite di studio delle esperienze.

Le iniziative previste dall’accordo saranno realizzate principalmente con i fondi dei Programmi operativi Fse, a ulteriore testimonianza del ruolo fondamentale del Fse nel sostenere l’inclusione sociale attraverso lo sviluppo delle risorse umane impegnate nell’assistenza e la cooperazione e lo scambio di buone pratiche tra i paesi europei ai fini di migliorare la qualità dei servizi sociali e il loro sviluppo e modernizzazione.

 

Per consultare gli interventi svolti durante la visita studio clicca qui.

In allegato il testo dell'Accordo sottoscritto nel maggio 2012.

 

Documento allegato: Accordo-ITALIANO-DEF