prima pagina indice del numero stampa questa pagina esporta in pdf Quaderno del 30 giugno 2020

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Il contesto attraverso l’analisi delle comunicazioni della Commissione europea


Il contesto attraverso l’analisi delle comunicazioni della Commissione europea

Alla pubblicazione delle CSR all’Italia del 20 maggio scorso ha fatto seguito, una settimana dopo, il lancio del piano europeo proposto nella Comunicazione della CE “Il Momento dell’Europa: riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazione” (Next generation EU) (3). Ne deriva l’opportunità di effettuare una lettura integrata con le CSR, dando un breve quadro della proposta concernente il piano.

La proposta della Commissione al Consiglio, su cui gli Stati membri devono esprimersi all’unanimità (4), verte su di un piano di investimenti risultante da un mix di prestiti ed aiuti a fondo perduto. La Commissione ha proposto un piano europeo di ripresa dotato di uno stanziamento pari a 1.850 miliardi di euro: nelle intenzioni della CE dovrà contribuire non solo a rilanciare l'economia e a sostenere i lavoratori, le imprese e le regioni, ma servirà anche per il futuro per rendere l’Unione nel suo insieme più resiliente, più forte e lungimirante. Dopo un pacchetto di primo intervento (500 miliardi di euro) per sostenere lavoratori, PMI e le economie degli SM, il nuovo bilancio UE è stato strutturato come uno strumento capace di garantire coesione, convergenza e solidarietà e pensato per investire i fondi europei in programmi e priorità come segue:

- una mobilitazione di fondi, innalzando temporaneamente il massimale delle risorse proprie al 2% del reddito nazionale lordo della UE e prevedendone di nuove. I fondi ottenuti dovranno essere rimborsati - a fronte del debito contratto per finanziare le azioni straordinarie della UE - attraverso i futuri bilanci della UE non prima del 2028, ma non oltre il 2058 (pesante fardello che graverà sulle generazioni future);

- l’erogazione di fondi investiti sulla base di tre pilastri: (1) sostegno agli SM per investimenti e riforme nonché ad una giusta transizione, mediante Recovery and Resilient Facility, Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe - REACT-EU, Just Transition Fund (JTF); (2) incentivazione degli investimenti privati per rilanciare l’economia, settori chiave e catene di valore nonché tecnologie, attraverso Solvency Support Instrument, InvestEu, uno strumento per investimenti strategici; (3) nuovi programmi di sostegno per future crisi mediante Eu4Health , RescEu e rafforzamento degli strumenti di cooperazione esterna. A corredo, il potenziamento di programmi supplementari rispetto a quanto previsto a febbraio 2020 e contenuti nel nuovo bilancio UE (PAC, CEF, FEAMP, FEAD, ecc);

- la delineazione degli elementi fondamentali delle nuove politiche europee, confluenti nel Green Deal europeo: è questa la strategia di crescita dell’Europa che guiderà la sostenibilità competitiva europea. Per conseguirne gli obiettivi, gli investimenti pubblici di ogni Stato membro per superare la crisi non dovranno nuocere all’ambiente; inoltre le scelte delle priorità di investimento degli SM dovranno essere individuate entro tre contesti strategici di governance: Semestre europeo + piani nazionali per l’energia ed il clima (PNEC) + il Fondo per una transizione giusta (JTF). Sono state inoltre delineate specifiche politiche per un mercato unico più approfondito e digitale, strumenti per una ripresa equa ed inclusiva;

- la strategia per ecosistemi industriali più integrati, innovativi, fondati su nuove catene di valore, nonché un maggior coordinamento su nuovi temi, in primis sanità pubblica e gestione delle crisi a livello europeo;

- la ripresa basata sullo Stato di diritto ed i diritti fondamentali;

- una leadership responsabile nel mondo, mediante cooperazione internazionale e soluzioni comuni nei confronti delle sfide globali.

Questi gli elementi costitutivi della grande sfida per l’Europa; le Raccomandazioni - che pertengono al contesto di governance del Semestre europeo - tengono conto della necessità di far fronte alla pandemia e facilitare la ripresa economica come primo passo necessario per consentire un aggiustamento degli squilibri. Valutare le politiche e gli strumenti alla luce di tutte le Raccomandazioni potrà aiutare ogni SM a trarre le opportune considerazioni per operare le scelte ed impiegare i fondi europei disponibili non solo per ripartire, ma anche prevedere contesti strategici di medio-lungo periodo e auspicabilmente nell’ambito del coordinamento tra Stati più coeso ed armonico. Il piano Next Generation EU servirà per ancorare la risposta alla crisi ad una visione di lungo periodo, in favore di un’economia che lavori per i cittadini europei e per il pianeta, realizzando la transizione verde col Green Deal europeo e conseguendo più produttività, equità e stabilità per la sostenibilità competitiva dell’Unione.


Note:

(3): COM (2020) 456 final del 27 maggio 2020.

 

(4): Mentre si scrive è in corso il Consiglio europeo che apre il negoziato prima del voto.