News dall'Europa - Quaderno del 30 settembre 2016

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Discorso sullo stato dell'Unione 2016: una nuova Europa per i cittadini

Commissione europea - Rappresentanza in Italia

di Rappresentanza in Italia della Commissione europea

Il 14 settembre, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha pronunciato il discorso sullo stato dell'Unione 2016 dinanzi al Parlamento europeo. Un appuntamento annuale per fare il punto sui risultati conseguiti dalle politiche dell'Unione e definire gli obiettivi da perseguire per potenziare il processo di integrazione e risolvere le criticità.

Il presidente Juncker ha fornito una descrizione critica e oggettiva della condizione della UE; un'Unione che spesso fatica a dimostrare unità di intenti a causa del prevalere dei particolarismi nazionali e che sembra non riuscire a trovare soluzioni di lungo periodo per gestire la pressione migratoria, l'integrazione dei profughi, gli elevati tassi di disoccupazione e di debito pubblico, la diseguaglianza sociale e le minacce alla sicurezza interna ed esterna.

Una fotografia chiara e nitida dell'Unione europea oggi. Il realismo del discorso del presidente Juncker è tuttavia accompagnato dalla volontà e dall'auspicio di potenziare l'integrazione europea, sciogliendo i nodi che ostacolano l'incisività e l'efficacia delle politiche dell'Unione. In vista del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, il 25 marzo 2017, e per i prossimi dodici mesi, la Commissione europea sarà impegnata nella costruzione di una nuova Europa per le generazioni future: "Un'Europa che preservi il loro modo di vivere, un'Europa che le difenda e dia loro forza, un'Europa che le protegga".

Le proposte contenute nel discorso sullo stato dell'Unione 2016 toccano diversi temi: crescita e occupazione, Unione dei mercati dei capitali, mercato unico digitale, migrazione, sicurezza.

A sostegno della crescita e dell'occupazione in Europa e nel mondo, la Commissione europea propone di estendere la durata e la capacità finanziaria del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), fulcro del Piano di investimenti per l'Europa, il cosiddetto "Piano Juncker". Il FEIS fornirà 500 miliardi di euro entro il 2020 e 630 miliardi entro il 2022. Inoltre, la Commissione propone di adottare un nuovo piano europeo per gli investimenti esterni volto ad incoraggiare gli investimenti in Africa e nel vicinato della UE nell'ottica dello sviluppo sostenibile. In materia di occupazione, il presidente ha posto grande enfasi sull'importanza di investire nei giovani. Pur riconoscendo che garantire l'occupazione giovanile è compito dei singoli Stati, non ha voluto esimere l'Unione europea dalla responsabilità di affiancare e sostenere gli Stati membri, ad esempio, tramite la garanzia della UE per i giovani o i programmi Erasmus che sono canali d'ingresso al mondo del lavoro per un giovane su tre in Europa. "Non posso e non voglio accettare che l'Europa sia e rimanga il continente della disoccupazione giovanile", ha dichiarato il presidente.

Juncker ha anche presentato le prossime tappe verso il mercato unico digitale e il completamento dell'Unione dei mercati dei capitali (UMC). Per quanto riguarda il primo, sarà avviata un’ambiziosa riforma delle norme UE in materia di telecomunicazioni per soddisfare il crescente bisogno di connettività dei cittadini europei e rafforzare la competitività dell’Europa grazie ad investimenti nelle reti ad altissima capacità. È inoltre prevista la modernizzazione delle norme sul diritto d’autore al fine di aumentare la diversità culturale in Europa e i contenuti disponibili online. Relativamente all'UMC, la Commissione ha chiesto al Parlamento europeo di intraprendere le azioni necessarie per completarla entro il 2019. Consentendo ai capitali di circolare più liberamente nel mercato unico, l'UMC sosterrà le imprese e offrirà ai cittadini europei maggiori opportunità di investimento.

La gestione della crisi dei rifugiati e la sicurezza non potevano mancare nel discorso del presidente. Con riferimento alla prima, Juncker ha proposto l'istituzione di un corpo europeo di solidarietà entro la fine dell'anno, che coinvolgerà 100.000 giovani europei entro il 2020. Riguardo alla sicurezza, il presidente ha ribadito la volontà di aumentarla preservando il pluralismo e la diversità culturale. "La tolleranza – ha affermato il presidente – non può mettere a rischio la nostra sicurezza". Le proposte avanzate in quest'ambito comprendono una rapida entrata in funzione della guardia costiera e di frontiera europea, l'adozione e l'attuazione in tempi brevi di un sistema di ingressi/uscite della UE, la presentazione di proposte volte a creare un sistema europeo di informazioni e di autorizzazione per i viaggi, il potenziamento del Centro europeo antiterrorismo di Europol.

I messaggi e le proposte del discorso sullo stato dell'Unione 2016 sono rivolti principalmente ai cittadini europei, che sono fautori e al tempo stesso beneficiari del nuovo volto dell'Unione europea. Il presidente Juncker ha infatti parlato di una nuova Unione costruita per e con i cittadini europei. I prossimi dodici mesi saranno dunque cruciali per la definizione di un'Europa migliore, in cui ogni singolo cittadino percepisca il valore aggiunto dell'essere parte del grande progetto europeo.

 

 

 

 

Ascolta le puntate di "22 minuti" la trasmissione radiofonica curata dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

 


In collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea



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